📌 Il contesto: una petizione virale e un troll ben orchestrato
Nel 2016, dopo il referendum che sancì l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, una petizione online per richiedere un secondo voto iniziò a raccogliere firme a ritmo vertiginoso. Ma tra le milioni di sottoscrizioni, oltre 77.000 risultarono false, generate da bot automatizzati e provenienti da località improbabili: 11.000 firme dal Vaticano, che conta meno di 500 abitanti, e quasi 24.000 dalla Corea del Nord, uno dei paesi meno connessi al mondo.
Il tutto orchestrato da utenti di 4Chan, che — con la consueta ironia — decisero di trollare il sistema puntando ai microstati per rendere evidente la manipolazione. Un’azione che, se da un lato ha fatto sorridere, dall’altro ha sollevato interrogativi seri sulla validità delle petizioni digitali e sulla vulnerabilità dei sistemi democratici online.
🧠 Cosa ci insegna questo episodio?
Il caso 4Chan-Brexit è un esempio perfetto di manipolazione algoritmica e influencing non convenzionale. Non si tratta di fake news in senso stretto, ma di una distorsione del segnale sociale: alterare i numeri per influenzare la percezione pubblica e i media.
E il fatto che molti giornalisti abbiano riportato la petizione come “spontanea e popolare” senza verificare la provenienza delle firme dimostra quanto sia facile pilotare la narrativa quando i dati non vengono analizzati con rigore.
🔍 Manipolazione online: oltre gli influencer
Ho già scritto degli articoli sugli influencer, che si concentrano su come si costruisce l’autorità digitale, questo caso ci mostra come si può sabotarla. È il lato oscuro della social proof: quando i numeri non riflettono la realtà, ma una strategia.
E non serve una campagna pubblicitaria o un esercito di follower: bastano un bot, un’idea ironica e una piattaforma aperta. È una forma di keyword squatting sociale, dove si occupa uno spazio semantico (la petizione) per indirizzare il discorso pubblico.
La "dead internet theory" ipotizza che la maggior parte delle attività online siano frutto di bot o comunque artificiali.
Non si discosta molto dalla realtà: quasi metà dell'attività online è artificiale: frutto cioè di manipolazioni o bot automatici.
Prima di fidarci dei grandi numeri online teniamo a mente questo fatto incontrovertibile.
Perché questo caso è rilevante oggi
Perché il fenomeno negli anni è solo peggiorato, come accennavo prima con la "dead internet theory".
Quel che è più inquietante è che questo tipo di manipolazione non vive solo nel folklore dei meme o nei thread di 4Chan. È una dinamica tuttora attuale: bastano pochi dati falsati per deviare l’attenzione di giornali, utenti e perfino la politica di intere nazioni. Oggi siamo immersi in una rete dove i numeri — con le giuste virgolette — diventano narrazione, i trending diventano verità, e un’iniziativa con 100.000 firme può sembrare uno tsunami… anche se è solo un secchio d’acqua sollevato da uno script in loop. Il caso 4Chan-Brexit ne è la dimostrazione: quella petizione era quasi più fiction algoritmica che istanza democratica.
🎯 Conclusione: tra satira e strategia
Il caso della petizione Brexit trollata da 4Chan è più di una burla: è un manuale di manipolazione digitale in miniatura. Ci ricorda che i numeri online non sono sempre verità, e che la viralità può essere costruita artificialmente con mezzi semplici ma efficaci.
E sì, è anche un invito a non prendere troppo sul serio le metriche digitali senza verificarne la provenienza. Perché se il Vaticano firma in massa una petizione britannica, forse — dico forse — c’è qualcosa che non torna.
Fonti Verificate
Domande Frequenti
La petizione Brexit è stata manipolata?
Sì. Oltre 77.000 firme false furono generate da bot, molte provenienti da microstati come Vaticano e Corea del Nord.
Cosa c’entra 4Chan con la petizione?
Utenti anonimi di 4Chan hanno orchestrato il troll, usando script per firmare la petizione da località improbabili.
Perché questo caso è importante oggi?
Mostra come sia facile alterare la percezione pubblica online e come i dati possano essere usati per deviare il discorso democratico.
Le petizioni digitali sono affidabili?
Non sempre. Senza verifiche automatiche e tracciabilità, possono essere soggette a manipolazioni come quella del caso Brexit.