Studenti dell'università di Manchester sanciscono che gli applausi sono problematici

Gli studenti dell'università di Manchester che riunitisi hanno avuto l'illuminazione di definire così la pratica di applaudire di un qualsivoglia pubblico di spettatori. Per "problematico" intendono che "potrebbe mettere a disagio la gente". Secondo loro è un modo troppo "violento" di dimostrare approvazione, troppo rumoroso e chiassoso, e la cosa potrebbe scatenare ansia in certi soggetti con turbe psicologiche.
Invece di spedire questi soggetti in cura da uno psicologo, perché è evidente che se hanno attacchi di panico da un applauso hanno bisogno di aiuto, sono giunti alla conclusione che è meglio non applaudire.

Agitare la mano è più inclusivo

Ovviamente essendo questi studenti dei dritti hanno subito pensato ad una alternativa per manifestare i propri sentimenti durante una conferenza o altre occasioni: la "jazz hand".

In pratica consiste nel sollevare la mano e agitarla, qua un esempio a fine clip.
Quando ho scoperto la cosa ho subito catalogato la cosa come un delirio, appunto perché come dicevo se ci sono persone con traumi e problemi tanto gravi da vedersi scatenare crisi per un applauso è bene che queste persone vengano aiutate da un professionista abilitato, un dottore insomma.

Non applaudire per essere più "inclusivi" con chi ha dei problemi con i rumori forti è un'emerita boiata, anche perché là fuori potrebbero esserci persone con strane fobie che si vedrebbero terrorizzati dal movimento delle mani all'unisono al posto dell'applaudire.

Non esagero, una fobia simile esiste e si chiama kinesiofobia, o kinetofobia. Si tratta di una paura costante e irragionevole del movimento, proprio o altrui. Paura di muoversi o del movimento.
Se qualcuno ha una fobia del genere vedere tutte quelle mani muoversi insieme probabilmente ne risulterebbe quantomeno stressato. Lieve perché fosse grave non credo riuscirebbe ad uscire di casa.

Con questi presupposti che chiunque sano di mente potrebbe pensare è normale pensare che questa cosa della "jazz hand" sia rimasta relegata all'università di Manchester e basta.
E invece no, in praticamente tutte le università anglosassoni gli studenti hanno smesso di applaudire.

E infatti se si guardano i raduni di questa gentaglia si noterà che a volte chi parla spesso ripete "può sembrare che nessuno concordi con me ma è solamente perché invece di applaudire stanno facendo la jazz hand.". Che è di una tristezza infinita. Gente così insicura da dover ripetere in continuazione cose che tutti vedono.

Un'altra "soluzione" per sostituire gli applausi è anche lo schiocco delle dita, metodo indicato ma che pochi hanno iniziato ad usare. Forse perché comunque rumoroso.
Anche se vorrei ricordare che si parla di studenti, non di reduci della guerra che hanno realmente traumi post traumatici. Questi manco hanno finito di bere il latte e si inventano di avere chissà quali e quante turbe, tutte autodiagnosticate ovviamente. Sia mai che un medico maschilista o patriarcale gli dica che sono soltanto in cerca di attenzioni.

Personalmente non ho mai sentito nessuno lamentarsi degli applausi (tranne ai funerali, ma solamente per il momento e posto sbagliato dove applaudire), ma il non fare qualcosa perché qualcuno chissà dove potrebbe trovarlo ansiogeno beh, mi pare una cretinata bella e buona. Equivale al fasciarsi la testa prima di ferirsi.

Notizia