📈 Oggi si guarisce molto di più: i dati generali
In Italia, la sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi ha superato il 60%. E se parliamo di guarigione completa (cioè quando la probabilità di morte torna uguale a quella della popolazione generale), siamo attorno al 50%. Un dato che solo vent’anni fa sarebbe sembrato utopico.
🥇 I tumori che si curano sempre meglio
🔬 Tumore alla prostata
Sopravvivenza: oltre 91%
Diagnosi precoce con test PSA evoluti e biomarcatori urinari
Terapie innovative come radiofarmaci e immunoterapia
🎗️ Tumore al seno
Sopravvivenza: 88-95% (per tumori localizzati)
Screening anticipato dai 45 anni
Farmaci mirati e biopsia liquida: la guarigione è sempre più frequente
🌞 Melanoma
Sopravvivenza: oltre 85%
Immunoterapie e vaccini personalizzati in fase avanzata
Diagnosi precoce e terapie mirate salvano vite ogni giorno
🧬 Leucemie e linfomi
Sopravvivenza in molti casi: oltre 90%
Terapie combinate e anticorpi coniugati
Strategie personalizzate che riducono gli effetti collaterali
⚠️ I tumori più insidiosi: quelli che abbassano la media
🫁 Polmone
Sopravvivenza: circa 20%
Diagnosi ancora troppo tardiva
Le nuove terapie stanno migliorando i numeri, ma ci vorrà tempo
🧠 Pancreas
Sopravvivenza: tra 10% e 15%
Tumore silenzioso e aggressivo
I trial su vaccini e terapie neoadiuvanti sono promettenti
🧻 Colon-retto
Sopravvivenza: 65-70%
In aumento tra i giovani under 50
Occorre potenziare gli screening e superare la paura del test
🧠 Tumore al pancreas: da condanna certa a spiraglio concreto
Per anni è stato considerato il tumore più letale, con una sopravvivenza a 5 anni che non superava il 2%. Oggi, grazie alla ricerca, siamo arrivati a sopravvivenze tra il 10% e il 15%, e in alcuni casi oltre il 30% nei pazienti operabili trattati con protocolli innovativi.
📌 Novità 2025
Lo studio italiano CASSANDRA, presentato all’ASCO, ha dimostrato che la chemioterapia preoperatoria con schema PAXG migliora significativamente la sopravvivenza rispetto al protocollo standard mFOLFIRINOX.
I pazienti trattati con PAXG hanno mostrato risposte patologiche più forti, meno recidive e una maggiore probabilità di guarigione.
Sono in corso trial clinici con farmaci a bersaglio molecolare e CAR-T sperimentali per le metastasi epatiche.
💡 Non è ancora una rivoluzione, ma è una svolta concreta. E il fatto che lo studio sia stato finanziato interamente da associazioni di pazienti dimostra che la ricerca è anche una questione di volontà collettiva.
🫁 Tumore al polmone: il più diffuso, ma non più senza speranza
Il tumore al polmone resta tra i più aggressivi, con una sopravvivenza a 5 anni sotto il 20% nei casi avanzati. Ma anche qui, la curva sta cambiando.
📌 Novità 2025
Il farmaco Tarlatamab, approvato in via accelerata, ha raddoppiato la sopravvivenza nel carcinoma a piccole cellule: da 8,3 a 14 mesi, con pazienti che vivono oltre 3 anni.
L’immunoterapia neoadiuvante (prima dell’intervento) ha mostrato risposte patologiche complete in molti pazienti con tumore non a piccole cellule.
È stata scoperta una mutazione genetica (DNMT3A) che rende il tumore più vulnerabile all’immunoterapia.
💡 Non si contano più solo le settimane: oggi si contano i mesi, e in alcuni casi gli anni. E questo, per chi riceve una diagnosi, fa tutta la differenza.
🧻 Tumore del colon-retto: in crescita tra i giovani, ma con nuove armi
La sopravvivenza media è attorno al 65-70%, ma il tumore del colon-retto è in aumento tra gli under 50, e le forme metastatiche restano complesse.
📌 Novità 2025
Il farmaco Fruquintinib, appena approvato da AIFA, migliora la sopravvivenza globale nei pazienti con tumore metastatico.
Nuove terapie CAR-T per le metastasi epatiche mostrano risultati promettenti.
L’immunoterapia neoadiuvante ha portato a sopravvivenza libera da malattia del 100% a 3 anni in alcuni sottotipi.
Una combinazione di cisplatino + temozolomide riesce a “addestrare” il tumore a diventare visibile al sistema immunitario.
💡 Anche qui, la ricerca sta trasformando il paradigma: da tumore invisibile a bersaglio attaccabile. E questo è un cambio di rotta epocale.
💡 Conclusione: la ricerca è vita. E riguarda tutti noi
I numeri non mentono: la scienza funziona. Eppure, troppo spesso, la ricerca viene ostacolata da disinformazione, ideologie travestite da etica e opposizioni cieche alla sperimentazione animale — che, lo ricordo, ha contribuito a salvare milioni di vite umane e animali.
Se possiamo permettercelo, doniamo: anche pochi euro aiutano i centri di ricerca, le oncologie pubbliche, le fondazioni mediche. Ma soprattutto, difendiamo la verità scientifica: smascheriamo fake news, mettiamo in discussione le fonti sospette, e riconosciamo il valore della medicina sperimentale.
Perché dietro ogni percentuale c’è una vita. E dietro ogni guarigione, c’è uno scienziato che ha potuto lavorare — anche grazie al nostro sostegno.
Detto questo, anche la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Ad esempio il tumore al colon-retto è in aumento nei giovani perché il loro stile di vita è diventato insalubre: poca attività fisica, troppo cibo spazzatura. La vita sedentaria e l'alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di cibi di bassa qualità (come ad esempio quello dei fast food) stanno chiedendo un pesante prezzo sulla loro salute.
Dieta sana (come quella mediterranea) e attività fisica sono i nemici numero uno dei tumori, e non solo: secondo uno studio coordinato dal Massachusetts General Hospital, fino al 60% degli ictus, il 40% dei casi di demenza e il 35% delle depressioni tardive potrebbero essere evitati con abitudini sane.
📚 Fonti e approfondimenti
❓ Domande frequenti (FAQ)
Qual è la percentuale di guarigione dal cancro nel 2025?
In Italia, circa il 60% dei pazienti oncologici vive oltre 5 anni dalla diagnosi. La guarigione completa è stimata attorno al 50%, con variazioni significative in base al tipo di tumore.
Quali tumori hanno le migliori percentuali di sopravvivenza?
Tumore alla prostata, al seno, al testicolo, alla tiroide e alcuni linfomi superano l’80-90% di sopravvivenza a 5 anni, grazie a diagnosi precoce e terapie mirate.
Il tumore al pancreas è ancora una condanna?
Non più. La sopravvivenza è salita dal 2% storico al 10-15%, e in alcuni casi oltre il 30% grazie a protocolli innovativi come PAXG e agli studi su immunoterapia e CAR-T.
Perché il tumore del colon-retto è in aumento tra i giovani?
A causa di stili di vita insalubri: sedentarietà, alimentazione povera di fibre e ricca di cibi ultra-processati. Inoltre, i giovani non rientrano nei programmi di screening standard.
La sperimentazione animale è ancora necessaria nella ricerca oncologica?
Sì. La sperimentazione animale ha contribuito allo sviluppo di terapie salvavita e vaccini. Ostacolarla rallenta il progresso medico e mette a rischio vite umane e animali.
