Zara e la campagna unisex sessista
Come diavolo farà, vi starete chiedendo, l'unisex ad essere sessista? La risposta vi lascerà più segnati dei soldati americani tornati dal Vietnam, per cui siete avvisati:Vediamo cosa scrive Clio:
"Zara ha fatto arrabbiare – non poco – il web"
"La sua linea Ungendered, nata con l’intenzione di assecondare la tendenza a non riconoscere più il sesso come necessariamente maschio o femmina, ha condannato l’azienda spagnola di abbigliamento low cost ad una polemica molto accesa su come l’operazione si sia rivelata, in realtà, profondamente sessista"
Il fail di Zara lo dimostra, anzi lo ribadisce in modo inequivocabile.
"Sono state soprattutto le donne e chi sostiene la parità di genere ad inferocirsi: che passo falso ha fatto Zara? Cosa ha comunicato, al posto del rispetto verso ogni tipo di sessualità? Vi diamo un assaggio: 1) Che tutto, alla fine si riconduce al sesso maschile 2) che una sola fisicità, mascolina, è possibile 3) Che è più facile negare ogni personalità, piuttosto che accettarne tante diverse"
Ma tu guarda che roba, sul serio...
"Il tema è la fine dell’idea della sessualità binaria (che vincola a un’appartenenza alla categoria di maschio o di femmina) e la volontà di rivolgersi ad un “genere fludio” attraverso una linea di abbigliamento che contenga capi non legati ad uno dei due sessi tradizionali."
"Felpe con e senza cappuccio, jeans strappati e dritti, magliette non sciancrate e monocolore. Il tutto, leggermente oversize. Nulla che indichi, insomma, una sessualità diversa da quella tipicamente maschile. “Unisex”, si diceva negli anni ’90, e di questo si tratta: invece di togliere il senso di “genere” – come il nome Ungendered suggeriva – la collezione indica e fa riferimento ad un unico genere: quello maschile"
E invece no, NO, secondo loro è sessista perché quell'abbigliamento è tipicamente maschile.
Dove starà scritto non lo so, ma a loro tanto basta per berciare come babbuini affamati. Questa gente non è mai contenta. Possono inventarsi un sacco di iuta da mettere addosso, per essere veramente unisex, e urleranno comunque alla misantropia perché il sacco lo indossavano i frati, uomini, quindi stanno mascolinizzando la donna, anche se la donna non deve essere sessualizzata e costretta dalla società a vestirsi da donna, anche se la donna deve potersi vestire come un uomo senza sentirsi dare del maschiaccio, anche se ormai ho perso il contro delle contraddizioni e delle stronzate che dicono pur di andare contro a tutto.
Ma mica è finita, c'è la seconda pagina!
"Come se non bastasse, tra l’altro, la collezione ignora totalmente il
fatto che il corpo possa presentare delle tipicità: la linea Ungendered contempla solo una fisicità senza forme, rivelandosi adatta solo a chi è magro e non accenna fianchi, seno o cosce."
"Un’altra cosa che ha fatto imbestialire il web – il quale si è
rapidamente riempito di tweet polemici, articoli critici ecc. – è che la
linea appaia, sul sito, come voce della macrocategoria TRF, linea
giovanile, poco impegnativa…e al 100% costituita da abiti femminili"
"Ultima nota dolente della collezione “saccagnata” è il fatto di essere totalmente anonima.
Più basic del basic, ogni capo proposto è pensato per non trasmettere
carattere o personalità: il tentativo sembra quello di apparire “neutri”"
Ma non lo capiscono che è quello il punto? Qualsiasi cosa sarebbe presa per facente parte di un sesso o l'altro, rendendola non unisex. Oddio no, dai, sembra di avere a che fare con delle capre tibetane.Santo Sgarbi aiutami tu...
Mi fa male il cervello dopo aver letto queste cretinate, seriamente. La società occidentale sta andando letteralmente a farsi friggere