I cinque peggiori fallimenti "femministi" del 2015

Il 2015 è stato l’anno delle campagne digitali, delle hashtag emancipatorie e delle crociate ideologiche... ma anche di alcune uscite talmente assurde da diventare evergreen della satira online. Ecco le 5 “migliori” — cioè, le peggiori — battaglie femministe partorite in quell’anno che ancora oggi fanno scuola. Satirica, ovviamente.

🕺 5 — Ascelle glitterate per la libertà

Lotta al patriarcato? Via i rasoi! E avanti con il glitter! Nel 2015, alcune attiviste decisero di non depilarsi più le ascelle — e di decorarle con brillantini luccicanti per celebrare l’orgoglio pilifero. Il messaggio? Ribellarsi alla società che impone standard estetici alle donne. Il risultato? Una gallery social memorabile e una quantità di commenti sarcastici degni della miglior stand-up comedy.

Inoltre non ho studiato legge ma non mi pare ci sia l'obbligo formale di depilarsi, ho cercato e non l'ho trovato.



❄️ 4 — Il climatizzatore è sessista

Secondo una polemica ripresa anche da un paper scientifico, l’aria condizionata negli uffici sarebbe ottimizzata per il metabolismo maschile, costringendo le donne a coprirsi e soffrire in silenzio.

Soluzione proposta? Alzare la temperatura, così gli uomini sudano, ma le donne stanno bene. Chissà perché nessuna lamentela sulle temperature dei cantieri…

💦 3 — Sudare è reato sociale: nasce lo "sweat shaming"

Una giornalista del Guardian racconta di essere entrata in uno Starbucks sudata post corsa, e di essere rimasta traumatizzata quando una cliente le ha chiesto — con gentilezza — se avesse appena corso o nuotato. Da lì racconta di aver avuto un meltdown psicologico indimenticabile, e realizza di aver subito un grave torto! Da lì parte la denuncia: far notare che una donna suda è offensivo, sessista, e psicologicamente abusivo. La caffeina ha ispirato l’articolo. Ma forse sarebbe servita una doccia e meno drammi. E un appuntamento dallo psicologo.

📏 2 — “Troppo” è una parola sessista!

Nuova crociata semantica: la parola “troppo” (in inglese, too) sarebbe usata sistematicamente contro le donne, ma mai contro gli uomini. Peccato che la frase “sei troppo basso per me” venga ripetuta come un mantra in milioni di dating app. Ma quando il femminismo diventa grammaticale, ogni aggettivo è sospetto.

🚨 1 — Sedurre è stupro (se menti)

Eccoci al capolavoro del 2015: una proposta di legge in cui si afferma che fare sesso dopo aver raccontato una bugia è equivalente allo stupro. Un blogger ha teorizzato che servano documenti, passaporto, cartelle cliniche e bilancio patrimoniale prima del consenso sessuale.

Quindi, se ti spacci da rockstar milionaria e poi non lo sei... carcere. Se non hai la Lamborghini promessa, la cella è pronta. È l'amore secondo Excel.

Da non confondere con il "rape by deception" che è una cosa seria.

🔚 Tu quale avresti messo al primo posto?

Quelle campagne sono sparite dai radar, ma Internet ha buona memoria. Che siano deliri digitali o slogan troppo cresciuti, questi momenti restano scolpiti come monumenti al cortocircuito ideologico. Per fortuna possiamo ancora riderci su — o almeno, rileggerli con lucidità.

📚 Fonti e approfondimenti

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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.