📊 Guadagni stimati: quanto rende davvero un canale?
Da quando è nato SocialBlade, tutti si sono fiondati a stimare i guadagni degli YouTuber. Ma le cifre che offre sono spesso gonfiate o poco realistiche: prendendo il caso di uno Youtuber che disse pubblicamente quanto guadagnava in un mese, mi accorsi che il massimo della stima di SocialBlade era meno della metà del reale. Quindi dobbiamo analizzare molti fattori per capire quanto si guadagna da Youtube, e non è solo pubblicità.
Nel 2025, il RPM medio (ricavo per mille visualizzazioni) oscilla tra 0,25€ e 4€, con picchi fino a 10€ in nicchie come finanza o tecnologia.
Esempio: 1 milione di visualizzazioni può fruttare tra 1000€ e 5000€, a seconda del pubblico, della nicchia e del coinvolgimento.
🧮 Come funziona la monetizzazione?
YouTube paga tramite il Programma Partner (YPP), che richiede:
Almeno 1000 iscritti
4000 ore di visualizzazione negli ultimi 12 mesi Oppure: 10 milioni di visualizzazioni di Shorts in 90 giorni
I guadagni derivano da:
Annunci pubblicitari (pre-roll, mid-roll, banner)
YouTube Premium (una quota degli abbonamenti)
Super Chat, Super stikers e Super grazie e abbonamenti al canale
Sponsorizzazioni e affiliazioni
Vendita di prodotti o corsi
🎯 Tipi di annunci e quanto pagano
Tipo di annuncio | CPM medio (2025) | Note |
---|---|---|
Pre-roll skippabile | 1–5 € | Pagato solo se visto ≥30 sec |
Pre-roll non skipp. | 5–10 € | Più invasivo, ma redditizio |
Mid-roll (video >8m) | 2–6 € | Solo per video lunghi |
Banner cliccabili | 0,01–0,20 € | Serve clic, non solo view |
➡️ Solo una parte delle visualizzazioni è monetizzata: in media 40–80%
Gli shorts pagano molto meno: avendo una pubblicità "condivisa", cioè che compare fra un video e l'altro, Youtube fa una media generale e spalma i guadagni in base alle proprie visualizzazioni, la propria quota corrisponde al 45% del guadagno totale.
1000 visualizzazioni di shorts possono generare appena da 1 fino a 6 centesimi, e se usi musica parte di essi vanno a coprire i diritti d'autore.
📉 Guadagni reali per piccoli canali
Se hai pochi iscritti, monetizzare è dura.
Quando il mio canale era attivo, per 30.000 visualizzazioni ho guadagnato circa 90 centesimi. Non tutti i video erano monetizzabili quindi è una cifra da prendere con le pinze. Ma nel 2025, la situazione è simile: senza pubblico fidelizzato, il CPM resta basso.
Per uno stipendio decente servono almeno 500.000 visualizzazioni monetizzate al mese, e anche lì dipende dalla nicchia.
🔁 Guadagni indiretti: le vere opportunità
YouTube non è solo AdSense. Ecco i metodi “trasversali”:
🛒 Affiliazioni
Amazon, eBay, negozi online
Guadagni variabili (3–10% del prezzo venduto)
Richiede fiducia e contenuti mirati come recensioni o consigli da parte di un'autorità del settore.
Bisogna parlare del prodotto, quindi conoscerlo, e farlo in modo convinto, e proporlo al pubblico.
🤝 Sponsorizzazioni
Solo per canali con 30.000+ iscritti e buon engagement
Pagano molto più degli annunci
Richiedono coerenza e reputazione
Lui, con un canale Twitter - X da oltre 50 mila follower ha accettato uno sponsor che gli ha pagato 2500 dollari per l'esposizione, curioso, dopo la campagna, gli ha domandato quante vendite ha generato il suo link personalizzato. Avrà generato 500 vendite? Il 10% di conversione? (le conversioni medie di solito vanno dal 1% al 3% in questi casi) Quindi sono state 50, l'1%? Nemmeno.
📚 Prodotti e corsi
Libri, ebook, schede di allenamento, ricette. Ma solo se hai ottime capacità e ti sei imposto come punto di riferimento nel settore.
Richiede tempo e qualità. E tanta pazienza.
🧨 Si diventa ricchi con YouTube?
Difficile. La concorrenza è spietata, l’algoritmo è imprevedibile, e distinguersi richiede lavoro, strategia e fortuna.
Se segui Youtube Italia avrai notato che molti creator storici hanno pubblicato video dal titolo "Ho fallito?" in cui parlano della loro situazione di poche decine di migliaia di visualizzazioni ai video a fronte di milioni di iscritti. Anche se "ce la fai" rimane una piattaforma in continuo mutamento.
L'arrivo degli shorts ha ridotto di molto l'utenza sui video più lunghi, quindi chi fa i video lunghi deve adattarsi al "nuovo pubblico", e creare più shorts che generano introiti molto inferiori come ho già detto prima. Insomma: è una lotta continua, né più né meno di un'altra impresa come aprire un negozio.
Nel 2025, il mercato è cresciuto del 4% ma i compensi medi sono in calo per i piccoli creator.
📺 Confronto con la TV: il divario è abissale
Uno spot da 30 secondi su Canale 5 dopo Striscia la Notizia (esempio, può essere qualsiasi programma), in cui gli spettatori medi sono cinque milioni circa costa 80.000€. Con 5 milioni di visualizzazioni di uno spot di 30 secondi, uno YouTuber guadagna circa 6000€.
Stesso pubblico, stessa durata, 13 volte meno guadagno.
⚠️ Adpocalypse, semafori gialli e contenuti “non monetizzabili”
YouTube ha regole sempre più severe:
Contenuti controversi, politici, sessuali o violenti → semaforo giallo
Monetizzazione limitata o nulla
Contestazioni possibili, ma lente
➡️ Serve attenzione al linguaggio, alle immagini e ai temi trattati.
Conclusioni:
Vuoi usare Youtube per guadagnare?
Preparati a lavorare tanto, a studiare anche di più, a investire tempo e denaro, a reinventarti continuamente, a studiare nuovi modi di affrontare i cambiamenti in arrivo.
E devi avere anche un bel colpo di fortuna, perché puoi essere il più bravo al mondo in quello che fai, mostri o dici che se non ti vede nessuno, nessuno potrà sapere che sei il migliore!
Insomma, se pensi che stare su Youtube equivalga a fare soldi facili ti sbagli di grosso.
Ma se hai una passione, competenza, sale in zucca e tanta ostinazione puoi imbarcarti: nonostante tutto la piattaforma continua a rappresentare un'opportunità.
Ma non lasciare lo studio o il lavoro!
🔗 Fonti e approfondimenti esterni
FAQ:
Quanto si guadagna su YouTube nel 2025?
Il RPM medio va da 0,25€ a 4€, con picchi fino a 10€ in nicchie specifiche. Con 1 milione di visualizzazioni si guadagnano tra 1000€ e 5000€.
Come si monetizza su YouTube?
Tramite annunci pubblicitari, Premium, Super Chat, abbonamenti, sponsorizzazioni e vendita di prodotti o corsi.