Uno dei casi più controversi riguarda l’organizzazione animalista PETA, nota per le sue campagne shock e le indagini infiltrate in laboratori, allevamenti e strutture circensi. Nel 2015, la famiglia di Hubbard Johnson, giovane dipendente di una scuderia americana, ha accusato PETA di aver contribuito al suo suicidio. Il ragazzo, coinvolto in un’indagine sotto copertura condotta da un’attivista dell’organizzazione, avrebbe vissuto un forte stress psicologico dopo la pubblicazione di un articolo che, pur non nominandolo direttamente, lo rendeva riconoscibile.
🧪 Il problema delle indagini “a tesi”
Molte investigazioni animaliste — non solo di PETA — partono da una convinzione ideologica e cercano conferme, più che verità. Il materiale raccolto viene spesso montato, drammatizzato, accompagnato da effetti sonori e filtri visivi per creare un impatto emotivo. In alcuni casi, come quello dei laboratori inglesi o dello stabulario di Modena, le immagini mostrano procedure standard o animali impauriti, ma vengono presentate come “orrore assoluto” senza contesto scientifico.
Nello specifico del laboratorio inglese di ricerca medica ricordo che l'indagine durò ben tre mesi, tre lunghi mesi a raccogliere materiale che si è tradotto in un video brevissimo (tre minuti) in cui appena si vedevano procedure standard degli stabulari, qualche cucciolo con gli occhioni "spaventati" e un cucciolo in un angolo senza alcun contesto. Il tutto ovviamente condito con effetti sonori, filtri cromatici e altri espedienti da film horror, come accennavo poco fa.
Questo approccio distorce la realtà, demonizza interi settori e rovina la reputazione di persone che operano legalmente. L’obiettivo non è informare, ma colpire — e raccogliere fondi.
🐾 PETA oggi: dati aggiornati e controversie
Secondo i dati ufficiali del Dipartimento dell’Agricoltura della Virginia, nel 2022 PETA ha eutanasizzato il 74% degli animali affidati ai suoi rifugi. Su 2.150 animali presi in carico, solo 58 sono stati adottati. Dal 1998, l’organizzazione ha ucciso quasi 50.000 animali, spesso entro 24 ore dall’arrivo.
PETA si difende sostenendo che si tratta di animali malati, feriti o non adottabili. Tuttavia, il tasso di soppressione è nove volte superiore alla media statale, e un ispettore ha paragonato il rifugio a una “clinica per eutanasia”.
Dovrei forse pendere dalle loro labbra quando dicono di avere a cuore il destino degli animali? Quando vedo filmati montati ad arte che nemmeno Dario Argento?
🔍 Conclusione: serve trasparenza, non propaganda
L’attivismo ha un ruolo fondamentale nel denunciare abusi e promuovere il rispetto per gli animali. Ma quando le indagini sotto copertura diventano strumenti di pressione mediatica, e non di ricerca della verità, si rischia di perdere credibilità — e di fare danni. Anzi i danni li fanno certamente e ne siamo testimoni.
Serve una riflessione seria su come raccogliere prove, come proteggere le persone coinvolte, e come comunicare i risultati. Perché il fine non giustifica sempre i mezzi. E perché la giustizia, anche quella animale, ha bisogno di rigore — non solo di emozione.
Inoltre vorrei ripetere la mia solita considerazione: perché se hanno prove di abusi su animali non denunciano alle autorità ma pubblicano video con pochissimi contenuti, montati come film horror e li danno in pasto al pubblico chiedendo donazioni?
Le donazioni poi a cosa servono? Nel caso di PETA a continuare a uccidere animali nove volte più di chiunque altro e a montare video in cui la peggiore illegalità vista sono i sandali con i calzini?
📚 Fonti e approfondimenti
Nota: alcune fonti riportano opinioni critiche o dati contestati. L’articolo mantiene un approccio analitico e documentato, senza attribuire verità assolute.
❓ FAQ sull’attivismo animalista e le indagini PETA
PETA è ancora coinvolta in indagini sotto copertura?
Sì. L’organizzazione animalista continua a condurre investigazioni sotto copertura in allevamenti, circhi, laboratori e industrie alimentari. Tuttavia, molti di questi video sono stati contestati per editing drammatico e contenuti poco verificabili.
Le indagini animaliste sono sempre affidabili?
No. Alcuni contenuti diffusi da organizzazioni animaliste sono stati criticati per sensazionalismo, mancanza di contesto scientifico e manipolazione visiva. È importante verificare le fonti e distinguere tra denuncia e propaganda.
Quanto è alto il tasso di eutanasia nei rifugi PETA?
Nel 2022, PETA ha sopresso circa il 74% degli animali affidati ai suoi rifugi, secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura della Virginia. L’organizzazione sostiene che si trattasse di animali malati o non adottabili, ma il dato resta molto discusso.
Esiste un caso in cui PETA è stata accusata di causare un suicidio?
Nel 2015, la famiglia di Hubbard Johnson ha accusato PETA di aver influito sul suo stato mentale dopo un’indagine sotto copertura in cui era coinvolto. Il caso è controverso e non ci sono prove ufficiali che colleghino direttamente l’organizzazione al tragico gesto.
Perché gli animalisti non denunciano direttamente alle autorità?
Molti gruppi animalisti preferiscono diffondere i video pubblicamente per generare attenzione mediatica e raccogliere donazioni. Tuttavia, questa strategia solleva dubbi etici sul reale obiettivo: ottenere giustizia o ottenere visibilità?