Diritti civili: il dibattito sporcato dal tifo da stadio
Si sta facendo tanto ciarlare dei figli delle coppie gay, step child adoption e adozioni vere e proprie, e per quanto io sia inequivocamente a favore dei diritti civili posso forse fregiarmi del vantaggio di guardare il dibattito dall'esterno.
Non sto né da una parte né dall'altra della barricata, ma vedo entrambi i fronti sparare le peggiori boiate e commettere errori che non porteranno mai da nessuna parte.
Perché i primi sono in errore? Perché si fanno soggiogare dalla paura dell'ignoto, del nuovo, del cambiamento e si accontentano dei pregiudizi che già hanno metabolizzato.
Il dubbio è lecito, e a rispondere a questo dubbio ci ha pensato uno psichiatra, anzi il presidente della società psicoanalitica italiana, a spiegare per bene come evitare problemi:
"Che i genitori siano omo o etero non rileva: il loro sesso biologico è un elemento assolutamente inessenziale, per la buona crescita di un bambino" spiegando anche il perché: "Più che l’essere uomo o donna, quello che conta in una coppia genitoriale è l’attitudine mentale, la capacità di svolgere le funzioni paterne (la legge, l’ordine) e materne (l’accoglienza, l’affettuosità). Se una coppia funziona in una maniera mentalmente eterosessuale, se al suo interno c’è chi svolge la funzione materna e chi quella paterna, non vedo alcuna differenza che riguardi il sesso biologico dei suoi componenti. Perché non è da quello che dipende l’equilibrio complessivo della coppia, e dunque la crescita del bambino".
Non sto né da una parte né dall'altra della barricata, ma vedo entrambi i fronti sparare le peggiori boiate e commettere errori che non porteranno mai da nessuna parte.
Un dibattito sporcato dal tifo da stadio
Abbiamo da un lato gente con la paura del nuovo e dell'ignoto, e fin qua posso anche affermare senza timore di concordare con loro: se è sconosciuto ci si deve muovere con cautela.Difendono la "famiglia tradizionale" contro quello che vedono come malsano e deviato.
Dall'altro lato abbiamo quelli che difendono i diritti civili contro la mentalità vecchia di chi ritengono omofobo, bigotto, idiota, ritardato e che magari va a mignottoni trans. Dicono loro.
Riassuntino velocissimo che però mette già in risalto l'errore principale di entrambi gli "schieramenti": vedere la controparte in maniera distorta e assolutamente negativa.
Dall'altro lato abbiamo quelli che difendono i diritti civili contro la mentalità vecchia di chi ritengono omofobo, bigotto, idiota, ritardato e che magari va a mignottoni trans. Dicono loro.
Riassuntino velocissimo che però mette già in risalto l'errore principale di entrambi gli "schieramenti": vedere la controparte in maniera distorta e assolutamente negativa.
Perché i primi sono in errore? Perché si fanno soggiogare dalla paura dell'ignoto, del nuovo, del cambiamento e si accontentano dei pregiudizi che già hanno metabolizzato.
So' tutti omofobi |
Perché i secondi sono in errore? Perché si fanno accecare come fossero jihadisti e iniziano a vedere o tutto bianco o nero, vanno contro qualsiasi obiezione non rispondendo in modo sensato ma spesso e volentieri con l'accusa di essere omofobo e chiusa lì.
Ed essendo convinti della bontà del loro operato non c'è verso di fargli capire che magari qualcuno ha dei dubbi sinceri e non "dettati da odio viscerale", e non si può rispondere con "sei un co*lione".
Perché se a qualcuno viene il dubbio che un bambino crescendo con due uomini o due donne possa avere dei problemi non sta dicendo vaccate, ma sta ponendo dubbi validi.
Ed essendo convinti della bontà del loro operato non c'è verso di fargli capire che magari qualcuno ha dei dubbi sinceri e non "dettati da odio viscerale", e non si può rispondere con "sei un co*lione".
Perché se a qualcuno viene il dubbio che un bambino crescendo con due uomini o due donne possa avere dei problemi non sta dicendo vaccate, ma sta ponendo dubbi validi.
Chi risponde con "tutte ca*zate" sta commettendo un errore madornale, sta semplicemente creando un muro contro muro.
Punto primo: lo sanno pure cani e porci che chi cresce senza un padre ha grosse ripercussioni nella vita, ne vogliamo vedere alcune?
Negli States il 63% dei giovani suicidi era senza un padre (5 volte più alto della media)
L'85% dei bambini che dimostrano disturbi comportamentali è senza padre (20 volte più della media)
L'80% degli stu*ratori con problemi di rabbia è senza padre (14 volte la media)
L'85% di tutti i giovani in carcere è senza padre (20 volte la media)
Punto primo: lo sanno pure cani e porci che chi cresce senza un padre ha grosse ripercussioni nella vita, ne vogliamo vedere alcune?
Negli States il 63% dei giovani suicidi era senza un padre (5 volte più alto della media)
L'85% dei bambini che dimostrano disturbi comportamentali è senza padre (20 volte più della media)
L'80% degli stu*ratori con problemi di rabbia è senza padre (14 volte la media)
L'85% di tutti i giovani in carcere è senza padre (20 volte la media)
Insomma, la lista e lunga e lascio un link per seguirla tutta, ma il quadro è chiaro, tondo, cristallino e innegabile: crescere senza il padre ha delle ripercussioni.
Ci sono ovviamente conseguenze anche per chi cresce senza madre:
I bambini senza una madre hanno difficoltà a creare legami con le persone che non siano il loro padre.
I bambini senza la madre hanno maggiori problemi di paura e ansia, perché temono un altro abbandono.
I bambini senza la madre tendono ad isolarsi perché si sentono a disagio in mezzo ai bambini che parlano delle loro madri.
La lista completa, idem come sopra.
Negare che queste situazioni possono portare problemi, dare del co*lione a chi solleva questi dubbi e urlare "e le coppie normali non lo fanno?" è semplicemente cretinaggine.
Ci sono ovviamente conseguenze anche per chi cresce senza madre:
I bambini senza una madre hanno difficoltà a creare legami con le persone che non siano il loro padre.
I bambini senza la madre hanno maggiori problemi di paura e ansia, perché temono un altro abbandono.
I bambini senza la madre tendono ad isolarsi perché si sentono a disagio in mezzo ai bambini che parlano delle loro madri.
La lista completa, idem come sopra.
Negare che queste situazioni possono portare problemi, dare del co*lione a chi solleva questi dubbi e urlare "e le coppie normali non lo fanno?" è semplicemente cretinaggine.
Il dubbio è lecito, e a rispondere a questo dubbio ci ha pensato uno psichiatra, anzi il presidente della società psicoanalitica italiana, a spiegare per bene come evitare problemi:
"Che i genitori siano omo o etero non rileva: il loro sesso biologico è un elemento assolutamente inessenziale, per la buona crescita di un bambino" spiegando anche il perché: "Più che l’essere uomo o donna, quello che conta in una coppia genitoriale è l’attitudine mentale, la capacità di svolgere le funzioni paterne (la legge, l’ordine) e materne (l’accoglienza, l’affettuosità). Se una coppia funziona in una maniera mentalmente eterosessuale, se al suo interno c’è chi svolge la funzione materna e chi quella paterna, non vedo alcuna differenza che riguardi il sesso biologico dei suoi componenti. Perché non è da quello che dipende l’equilibrio complessivo della coppia, e dunque la crescita del bambino".
Quasi lacrimo sangue nel leggere una risposta sensata e anche un consiglio implicito su come dovranno educare il bimbo le coppie omosessuali.
Vogliamo vedere due scenari ipotetici?
"Si ma, i bambini come cresceranno?"
"Cresceranno benissimo omofobo di me*da, cattobigotto del ca*zo vatti a sui**dare"
Mi sembra una risposta molto poco educata e ponderata
"Si ma, i bambini come cresceranno?"
"Se i genitori si impegneranno ad educare il bimbo uno con funzioni paterne e l'altro con funzioni materne non ci sarà alcuna differenza di sorta"
Secondo voi, a mente lucida, quale delle due risposte può ottenere il risultato migliore?
Insomma, molti personaggi che difendono i diritti degli omosessuali non stanno facendo un grosso lavoro sul modo in cui l'opinione pubblica vede la cosa, se ad ogni obiezione rispondono con insulti e pregiudizi, perché presupporre che ogni dubbio palesato nasconda omofobia e odio è una vaccata, non sono tutti omofobi là fuori.
Capisco che fa comodo etichettare e categorizzare un "nemico", come hanno fatto dall'altra parte inventandosi "la teoria gender", ma non è esattamente razionale.
Vogliamo vedere due scenari ipotetici?
"Si ma, i bambini come cresceranno?"
"Cresceranno benissimo omofobo di me*da, cattobigotto del ca*zo vatti a sui**dare"
Mi sembra una risposta molto poco educata e ponderata
"Si ma, i bambini come cresceranno?"
"Se i genitori si impegneranno ad educare il bimbo uno con funzioni paterne e l'altro con funzioni materne non ci sarà alcuna differenza di sorta"
Secondo voi, a mente lucida, quale delle due risposte può ottenere il risultato migliore?
Insomma, molti personaggi che difendono i diritti degli omosessuali non stanno facendo un grosso lavoro sul modo in cui l'opinione pubblica vede la cosa, se ad ogni obiezione rispondono con insulti e pregiudizi, perché presupporre che ogni dubbio palesato nasconda omofobia e odio è una vaccata, non sono tutti omofobi là fuori.
Capisco che fa comodo etichettare e categorizzare un "nemico", come hanno fatto dall'altra parte inventandosi "la teoria gender", ma non è esattamente razionale.
E purtroppo vedo sempre più gente sputare vere e proprie valanghe di odio verso la "famiglia tradizionale" o perfino i semplici eterosessuali.
Ma da quando è diventata una guerra?