Il femminismo e la meritocrazia
Una delle ingiustizie che mi fanno infuriare è la distruzione della meritocrazia a favore di nepotismo, raccomandazioni, simpatie o semplicemente interessi. E a questo punto qualcuno potrebbe pensare: "oh bene, sta per scrivere riguardo le donne silurate nei posti di lavoro e del grande servizio reso dal femminismo per sensibilizzare gli animi", e qua dico subito no...
Andiamo per gradi e vediamo due fatti più o meno recenti che mi sono giunti alle orecchie:
Il primo è la polemica nata riguardo l'Oscar del fumetto in Francia.
Questo Oscar è un premio alla carriera che viene insignito al fumettista più votato, la selezione era di trenta nomi e fra questi c'era Stan Lee, il leggendario creatore di numerosi supereroi che oggi fanno fortuna in fumetteria e al cinema, che ha iniziato la sua carriera nel 1941. Non sono noccioline 75 anni di carriera, e che carriera!
In ogni caso nella lista di 30 nomi, fatta dai fumettisti e artisti stessi, non è figurata nemmeno una donna. Erano tutti uomini, 30 nomi 30 uomini. E la cosa, inutile dirlo, fece inalberare non poco le femministe che sono insorte come i minatori britannici nell'85 e hanno fatto caciara e urlato finché non gli hanno dato retta, con alcuni fumettisti in lizza per il premio che hanno colto la palla al balzo per fare bella figura e guadagnare punti con gente che li odierà sempre e comunque.
Tornando all'esempio di Stan Lee, lui ha 75 anni di grandiosissima carriera alle spalle.
Ora, se si da un premio alla carriera ma donne con una lunga carriera non ce ne sono al momento (in passato una ha vinto quel premio), non c'è altro che possano fare...
Andiamo per gradi e vediamo due fatti più o meno recenti che mi sono giunti alle orecchie:
Il primo è la polemica nata riguardo l'Oscar del fumetto in Francia.
Questo Oscar è un premio alla carriera che viene insignito al fumettista più votato, la selezione era di trenta nomi e fra questi c'era Stan Lee, il leggendario creatore di numerosi supereroi che oggi fanno fortuna in fumetteria e al cinema, che ha iniziato la sua carriera nel 1941. Non sono noccioline 75 anni di carriera, e che carriera!
In ogni caso nella lista di 30 nomi, fatta dai fumettisti e artisti stessi, non è figurata nemmeno una donna. Erano tutti uomini, 30 nomi 30 uomini. E la cosa, inutile dirlo, fece inalberare non poco le femministe che sono insorte come i minatori britannici nell'85 e hanno fatto caciara e urlato finché non gli hanno dato retta, con alcuni fumettisti in lizza per il premio che hanno colto la palla al balzo per fare bella figura e guadagnare punti con gente che li odierà sempre e comunque.
Meritocrazia portale via
Non è tanto strano che ci fossero stati solo uomini visto e considerato che loro stesse hanno ammesso che le donne si sono affacciate nel mondo del fumetto solo dopo molti anni rispetto gli uomini, non è difficile collegare le due cose.Tornando all'esempio di Stan Lee, lui ha 75 anni di grandiosissima carriera alle spalle.
Ora, se si da un premio alla carriera ma donne con una lunga carriera non ce ne sono al momento (in passato una ha vinto quel premio), non c'è altro che possano fare...
Tranne, e qua ci ricolleghiamo al titolo, abbassare gli standard per far rientrare come papabili una o due artiste per il solo fatto che sono donne.
Piccola nota: tante persone a riguardo la faccenda non hanno fatto altro che citare Rumiko Takahashi fra le autrici che avrebbero messo fra i 30. Lei per quanto indubbiamente capace e brava ha alle spalle 35 anni di carriera, non 75.
E come al solito urlare come scimmie ha fatto ottenere delle nomination anche a delle donne, anche se non stanno al culmine della loro carriera. Hanno abbassato lo standard, per le donne ovviamente, cosa che fa schifo sotto tutti i punti di vista. Una cosa simile equivale a regalare il diploma di maturità a chi sta ancora in prima superiore solo perché un imbecille ha affermato che alla maturità hanno ammesso solo persone delle quinte. E non la sto tirando per i capelli: ricordo che le donne nel mondo dei fumetti ci sono entrate dopo tantissimi anni, è normale che ci siano moltissimi uomini con carriere molto più longeve di loro.
E come al solito urlare come scimmie ha fatto ottenere delle nomination anche a delle donne, anche se non stanno al culmine della loro carriera. Hanno abbassato lo standard, per le donne ovviamente, cosa che fa schifo sotto tutti i punti di vista. Una cosa simile equivale a regalare il diploma di maturità a chi sta ancora in prima superiore solo perché un imbecille ha affermato che alla maturità hanno ammesso solo persone delle quinte. E non la sto tirando per i capelli: ricordo che le donne nel mondo dei fumetti ci sono entrate dopo tantissimi anni, è normale che ci siano moltissimi uomini con carriere molto più longeve di loro.
Questo non è progresso, sono cretinate che hanno fatto in molti per molto tempo, solo che ora se ne sta avvantaggiando un gruppetto che si definisce "femminista", mentre prima le etichette erano diverse.
Hai mai ascoltato il "canto di gola mongolo"? una volta una mia amica mi ha fatto passare una serata ad ascoltarlo...forse era un modo per dire che non ci stava ma avrei preferito un no :).
RispondiEliminaSe non è quello dove dopo un po' sembrano fischiare o suonare uno strano strumento credo di non conoscerlo, ma ascoltare una sera intera qualcosa è una tortura... se lo scoprono la processano pure!
EliminaSembra un infallibile modo per mettere qualcuno nella friendzone
EliminaPer la questione del Oscar del fumetto, io avevo una soluzione molto più semplice: creare un secondo premio dedicato alle sole autrici o in generale agli autori di ambo sesso per aver avuto, la butto lì, una fiorente carriera in breve tempo o che nonostante le difficoltà hanno portato avanti le loro opere. Proprio a darle il contentino, fare tutti felici e buonanotte ai suonatori.
RispondiEliminaPure i contentini sono discriminazioni. Più che dare contentini bisognerebbe iniziare a rispondere a tono e togliere potere ai piagnistei, altrimenti non se ne esce più. Anzi si incentivano le merdate.
EliminaIl problema è il buonismo che alimenta questa gente. Secondo me starebbero buoni e zitti se sapessero che non otterrebbero nulla se non figure di merda.
Anche quello è vero però, almeno in uno dei miei hobby preferiti, non vorrei questi battibecchi da quattro soldi beceri e sterili. Dopo un po'(le femministe adorano scagliarsi contro i fumetti e i videogiochi) uno perde anche la voglia di parlarci.
EliminaMa perché girano il copione mentre urlano come scimmie? Hanno paura di dimenticare le battute?
RispondiEliminaScherzi? Se urlassero a caso non sarebbe femminismo! Metti che c'è da urlare AAAAAAA e invece urlano IIIIII, stravolgerebbero tutto, distruggerebbero i ruoli, sarebbe il fallimento della donna con l'unica conseguenza che l'uomo maschilista riprenderebbe subito il controllo! Undici centoundici e pure uno.
EliminaA proposito di femminismo, ecco la Svezia, una nazione che più femminista non si può, cosa intende per stupro :un uomo che si rifiuta di mettere il preservativo...giusto per ricordarci quanto migliora una società in mano a delle donne acide che non si capacitano di non avere il pene
RispondiEliminahttp://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/svezia-poliziotta-accusatrice-lesbiche-complotto-assange-783791/
http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/01/22/news/la_dirigente_gtt_licenziata_tutto_falso_cacciata_perche_l_ad_e_un_maschilista_-131848104/?ref=fbpr
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