Sibilia: Omicidio Falcone e Borsellino fatto rivoluzionario

Carlo Sibilia, all'epoca deputato dei Cinque Stelle, ha definito l'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino come "un fatto rivoluzionario". Con questa volta è stato allegramente mandato in tilt lo stupidometro oltre ogni speranza di riparazione.

Un fatto rivoluzionario?!

Ad essere un fatto rivoluzionario sarebbe l'abolizione dell'ignoranza dal mondo, visto che quando parla un ignorante fa sempre qualcosa di sbagliato. Carlo Sibilia è l'esempio perfetto, infatti nel 2013 ha detto:
"Cosa dire una stampa che oscura il Restitution Day? L’evento più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino?"
Lo ha detto veramente, ha veramente definito l'omicidio di mafia che ricordiamo tutti "rivoluzionario"...
Come se uccidere i due giudici antimafia abbia cambiato completamente il tessuto sociale del paese o portato "cambiamenti epocali".

Mettiamo in chiaro le cose: rivoluzione è un termine ambivalente, può essere sia in positivo che in negativo. Ma in quel contesto Sibilia parlava di una iniziativa del suo partito che sicuramente vedeva in modo positivo, quindi "atto rivoluzionario" prendeva l'accezione positiva nella sua frase. Quindi perché ha tirato in ballo gli omicidi di mafia?

Uno scivolone comunicativo da studiare.

Ovviamente gli è arrivato addosso uno tsunami di melma che nemmeno il faraone nel mar rosso quando Mosè chiuse le acque.

A questo punto Sibilia ha colto l'occasione per spiegare meglio cosa intendeva...

"Non era mia intenzione mancare di rispetto alla memoria dei due padri dell’Antimafia. Mi rendo conto che il post nel quale sottolineavo la portata storica del Restitution Day richiamava un’immagine molto forte. Non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno, tantomeno ai Padri dell’Antimafia che personalmente ho chiesto di ricordare in aula per tutto ciò che hanno fatto. Il senso voleva essere quello di aver riportato l’onestà nel parlamento. Onestà per cui Falcone e Borsellino hanno dato la vita. La loro scomparsa ha dato seguito ad un periodo buio nel nostro paese. Speriamo di poter contribuire alla costruzione di un periodo migliore con tutte le nostre forze. Non me ne vogliate per questo"

Onestà onestà onestà... Saranno pure onesti, ma senza un cervello dietro si fanno solo danni.

Non basta l'onestà

L'onestà a dire il vero dovrebbe essere il minimo sindacale perché qualcuno ricopra ruoli pubblici, ma da solo non è assolutamente sufficiente. Perché si possono avere le migliori intenzioni al mondo che se vengono applicate male o in modo stupido il risultato non sarà mai buono.

Per assurdo un disonesto che sa come muoversi fa meno danni di un onesto che agisce alla cieca!

Una frase simile è l'emblema di quanto dico: non è una svista, è proprio un disastro. Perfino delle scimmie riescono ad esprimersi meglio, errori da ragazzino di 12 anni, imperdonabili se provengono da un parlamentare che si rivolge alla cittadinanza. 

Ora la demolizione del prestigio delle istituzione non è iniziato con i cinque stelle e non finirà con loro, ma dobbiamo assolutamente farci un auto esame: ma chi diavolo stiamo mandando in parlamento?
Sfido che l'affluenza alle urne cala di volta in volta, chi si fida più della politica?

Non riescono a scrivere una frase e pretendono di governare il paese.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.