Massimo Boldi insulta recensore: Quando la critica diventa reato

Quando un recensore di cineblog.it, al secolo Federico Boni, ha stroncato di netto la pellicola di massimo boldi intitolata "Matrimonio al Sud" definendola come poco originale (non testuali parole) Massimo Boldi si è distinto nel peggio definendo il recensore "Fallito, imbecille e maleducato" sul suo account Twitter.

Fai tesoro delle critiche 

Non tutte le critiche sono distruttive e gratuite, alcune possono insegnare. Quando scriviamo un testo, ad esempio, possiamo leggerlo e rileggerlo decine di volte che non ci accorgeremo mai di eventuali errori, è capitato a me come può capitare a tutti. Per questo motivo lo si fa leggere a terze parti.

Ma qui ci troviamo di fronte il comportamento di un personaggio che a conti fatti si è adagiato nella mediocrità, e lo si vede nei suoi film da parecchi anni a questa parte. Massimo Boldi non fosse stato per Cristian De Sica non avrebbe avuto vita facile. Ho rivalutato parecchi comici degli anni passati: Nino Frassica, Andrea Roncato (non solo comico), Renato Pozzetto, Lino Banfi. Tutti hanno talento e hanno creato sketch molto divertenti. Boldi? Ha fatto qualcosa di buono (contrariamente a quanto pensavo in passato, abituato agli ultimi cinepanettoni mediocri), se ci si mette di impegno. Ma si è adagiato troppo su un solo personaggio: quello peggiore. Il pistola, direbbe lui.

Peggio di Boldi ce ne sono pochi, probabilmente solo Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti.
Detto questo: se Boldi prendesse le critiche come segnale che si è adagiato troppo nella pigrizia forse riuscirebbe a creare sketch divertenti, o per lo meno passabili, come quelli visti in "anni 90" (non ricordo se parte prima o parte seconda, ma va bene lo stesso).

"Quando un giovane si considera già un giornalista senza esserlo fa un atto punibile con l'espulsione della categoria"

Peccato non si possa espellere Massimo dalla categoria dei comici. Quella dei comici involontari lo accoglierebbe a braccia aperte: se non è realmente giornalista come può farlo espellere dalla categoria?

Il film è oggettivamente brutto

A riprova che si è adagiato un po' troppo sugli allori, c'è la qualità oggettiva del film. Non parliamo di una recensione buttata lì a caso.

Io del film ho solo visto il trailer (lo guarderò forse quando avrò il coraggio) ma da quello che ho visto posso affermare che l'originalità non è pervenuta: matrimonio al sud, uomo di Milano che si interfaccia ad un uomo di Napoli. Il solito filone trito e ritrito nato qualche anno fa quando i francesi fecero il film "Giù al nord" e subito i mediocri hanno copiato, poi copiato la copia, copiato la copia della copia fino ad arrivare a Boldi che in un lampo di genio ha copiato la copia della copia della copia della copia portando al cinema l'originalissimo scontro fra le due culture dell'Italia.

Chiama la mamma, chiama l'avvocato (cit)

Ma poi che diavolo minaccia a fare di mettere di mezzo gli avvocati se quello ha espresso il suo parere sul film (e mi fido, visto il trailer e i lavori precedenti, se permetti) quando è un diritto sancito dalla costituzione.

Secondo la sua idea i diritti possono esistere finché non si è in disaccordo con lui?

Devo ammettere che benché le sue produzioni "cinematografiche" recenti siano scadenti, non credevo Massimo Boldi capace di toccare nuove vette di disastro... ebbene si, mi è scaduto nonostante tutto.
Che comportamento indegno...

Attaccare la critica è un comportamento molto diffuso

Massimo Boldi non è stato né il primo né l'ultimo a prestarsi a tristi comportamenti simili.

Quando la critica stroncò il film Ocean's 8 (ne ho visto un pezzo, noioso e piatto come pochi film) due delle attrici protagoniste, Mindy Caling e Cate Blanchet hanno accusato i critici di essere quasi tutti "maschi bianchi" e ne hanno minato il successo.

Come accennavo prima il film è orribile, noioso, senza mordente, con dialoghi scontati, personaggi piatti e Daniel Ocean incredibilmente diventa "Danny", come lo chiamano gli amici. Nemmeno hanno visto i tre film originali.

Il mondo del cinema non è l'unico fatto di "principesse sensibili": la ex "influencer" (che si è fatta poco da sola) Chiara Ferragni si è distinta per essersi scontrata con i giornalisti che le chiedevano informazioni sul "pandoro gate".

Da allora si è chiusa a riccio e comunica solo tramite i suoi canali social, così i giornalisti hanno approfittato della sua partecipazione all'evento "Oltre il silenzio" a Roma. Non volendo rispondere alle loro domande si è scontrata con loro, tanto che alcuni di loro sono stati allontanati dall'evento.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.