Perché Don Gino Flaim ha giustificato la pedofilia

Nel 2015, Don Gino Flaim, sacerdote della diocesi di Trento, ha rilasciato dichiarazioni scioccanti ai microfoni di Rai Uno, giustificando la pedofilia all’interno della Chiesa. Le sue parole, aberranti e prive di qualsiasi vergogna, meritano una riflessione profonda.

Pensiero pericoloso sulla pedofilia

La sua spiegazione a questa affermazione è altrettanto aberrante: secondo l'ex prete la pedofilia nella chiesa è "comprensibile" perché, parole sue, i poveri preti sono sempre esseri umani che possono sviluppare malattie. Da come parla sembra quasi che rovinare la vita a dei bambini segnandoli per sempre sia quasi ineluttabile. Incredibile.

Non pago ha anche aggiunto che molto spesso i bambini, secondo lui, a volte cercano l'affetto che non hanno in famiglia da altri, e in queste situazioni il prete "può cedere".

In pratica dice che la maggior parte delle volte è il bambino stesso a provocare il pedofilo, come se i bambini capissero qualcosa delle intenzioni che hanno sviluppato e possano avere anche un minimo di responsabilità nelle azioni di un simile deviato.

Un peccato che va accettato

Alla domanda se la chiesa dovesse condannare la pedofilia Flaim risponde:
"E' un peccato e come tale va accettato".

Gino Flaim durante l'intervista

Far passare la pedofilia come un semplice "peccato" è non solo fuori discussione, ma profondamente inaccettabile. Non ho mai dato troppo peso alle dinamiche interne della Chiesa, ma so bene cosa rappresenta un "peccato" nel suo linguaggio: qualcosa che si confessa, si perdona, e si liquida con due Ave Maria per alleggerire la coscienza.

Ma l’abuso di un minore non è un peccato. È un crimine. È una violenza che distrugge vite, che lascia ferite indelebili. Equipararlo a un insulto, a una bugia, o a qualsiasi altra colpa da confessionale è un oltraggio alla dignità delle vittime e alla giustizia stessa.

La diocesi di Trento ha immediatamente preso le distanze dall'uomo, ma ormai il danno è fatto.

Una mentalità troppo vicina a quella dei pedofili

Ma per quale motivo ha detto che è spesso il bambino a provocare l'adulto? Un aneurisma? Un ictus?
No... la mentalità del pedofilo!

Non sono un esperto, ma credo che questo triste personaggio deve aver parlato troppo spesso con diversi pedofili, chissà forse all'interno della chiesa stessa, perché quell'affermazione che "è il bambino a provocare" è esattamente l'idea distorta e malata che ha un pedofilo, e che spesso usa per giustificare le proprie nefandezze. Anche perché quello che ha detto non ha senso... un bambino ha bisogno di affetto e quello lo sevizia?
Non oso pensare se avessero voluto fargli del male cosa sarebbero riusciti a fare.

Perché ci sono più pedofili nella chiesa rispetto al resto della popolazione?

Benché ci siano alcune voci discordanti e i numeri cambiano di Paese in Paese, che fra il clero ci siano più pedofili che nel resto della popolazione è un dato di fatto.
Lungi da me dire che tutti i preti siano pedofili però: i loro numeri sono simili a quelli di altre professioni a contatto con i minori come insegnanti, allenatori sportivi, animatori, baby sitter, operatori sanitari in ambiti pediatrici o psichiatrici.

Questo succede perché questi deviati tendono a scegliere luoghi e professioni in cui hanno più probabilità di entrare in contatto diretto e solitario con i minori.

Ricordo che nei primi anni del 2010 una donna scrisse il libro "perché i preti sono pedofili" attribuendo ai corsi in seminario, il vestiario e una strategia del Vaticano di creare pedofili fra i sacerdoti per creare così un vincolo di potere fra l'abusante e l'abusato.

Tale teoria si basa sul presupposto che nella Chiesa ci siano tantissimi pedofili rispetto alla norma, ma come abbiamo visto da altre fonti non è del tutto vero. Teoria interessante comunque, ne ho parlato in un altro articolo.

Il brutto vizio di nascondere gli scandali

In passato la Chiesa ha avuto il brutto vizio di nascondere gli scandali per "salvare la faccia".
Finché possibile ignoravano i casi di bambini abusati, ma quando proprio non si poteva più nascondere si limitavano a trasferire il sacerdote in un luogo "dove non può nuocere", solitamente piccoli paesini sperduti in cui è molto più difficile nascondersi o in monasteri.

Questi errori hanno però minato la fiducia nel clero, e probabilmente alimentato l'idea malata sviluppata da Gino Flaim che abbiamo appena visto. Troppa gente simile che diffonde il suo distorto e perverso punto di vista parlando con gente che "cercava di capire", o almeno spero non fossero conversazioni fra pedofili...

L'uscita di Flaim di certo non ha aiutato a migliorare l'immagine della Chiesa, anche se è poi stato allontanato e privato del suo status clericale.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.