Il ritorno della pertosse uccide una neonata: colpa della disinformazione

La propaganda ed il terrorismo disinformatore ai danni dei vaccini nel corso degli anni ha ottenuto effetti devastanti. Ritorno di malattie in passato debellate, epidemie di malattie pericolose come il morbillo, e purtroppo tanti morti. Un caso tristissimo è quello di una bambina di un mese che è morta di pertosse (ma è solo l'ultimo in ordine cronologico).

Calo dei vaccinati nel 2015

La pertosse è una malattia che è facilmente evitabile con un semplice vaccino, ma il calo dei vaccinati all'epoca dei fatti ha portato al suo ritorno "in gran stile", insieme ad altri mali che ormai non preoccupavano più.

Il calo delle vaccinazioni non è un’opinione, è un dato di fatto e documentato. In Italia, la copertura per morbillo e rosolia è scesa all’85,3% nel 2015. Negli Stati Uniti, il tasso di vaccinazione in alcuni stati era sotto l’86%, e ha causato un’epidemia di morbillo partita da Disneyland. 
Il tasso di vaccinazione ideale per creare l'immunità di gregge è di almeno il 95%, queste cifre si sono allontanate troppo da tale soglia.

In Europa, i casi di orecchioni sono aumentati del 16% in un solo anno. Questi numeri non gridano al complotto: gridano all’urgenza di contrastare la propaganda antivaccinista.

La famiglia "salutista" della madre

La bambina è stata vittima di diverse circostanze avverse:
La madre infatti non era vaccinata: nata e cresciuta in una famiglia "salutista" fino al fanatismo, le vaccinazioni in quel contesto erano evitate come la peste perché appunto viste come dannose per la salute.

Non essendo vaccinata, e probabilmente non avendo mai contratto la malattia in prima persona, non ha trasmesso alla bambina gli anticorpi necessari durante la gravidanza perché non li aveva sviluppati, lasciando l'infante priva di difese immunitarie. La mancata immunità di gregge ha fatto il resto.

Tutto questo avrebbe dovuto suggerire agli antivaccinisti che quanto sostengono non è vero, ma quelli non demordono e hanno anzi rincarato la dose con delle affermazioni che definire campate per aria è un eufemismo:

Gli antivaccinisti e il loro complottismo

Quando un fatto di cronaca smentisce le convinzioni marmoree di certi individui questi la prendono molto male e iniziano a cercare scuse, anche complottiste, per giustificare il loro diniego della realtà.
Eccone alcuni esempi che ho raccolto:

"Guarda! Hanno notato che il numero di vaccini cala e tirano fuori queste notizie per fare terrorismo!" Perché dire che tuo figlio diventa gay e autistico per colpa del vaccino non è terrorismo, no di certo.

"Il bambino aveva un mese e il vaccino si fa a tre mesi! Stanno facendo disinformazione!!!"
Disse lo "scaltro luminare" che non si è minimamente accorto che si parla di mancata immunità trasmessa dalla madre e di immunità di gregge, che appunto protegge chi non si può ancora vaccinare.

"Proprio ora che sentono che i soldi non gli arrivano più cercano di convincerci a farli guadagnare ancora con notizie false!!"
E qua abbiamo assistito alla summa del complottismo. E' stato dimostrato che un vaccino costa mediamente diciassette volte di meno che trattare la malattia: per ogni euro speso in vaccinazioni se ne risparmiano 17 in sanità pubblica.

Insomma, secondo loro il fatto che ci sia stata una morte evitabilissima non è colpa delle loro stesse convinzioni che negano la realtà, ma rincarano la dose ripetendo tali menzogne come se in questo modo si rafforzassero, probabilmente alcuni pensano pure che la notizia è falsa!

Una morte evitabile

Ma almeno la decenza di stare zitti no? Stanno causando epidemie, morti, ritorni di malattie già debellate e continuano a gridare al complotto. Tutto questo sarebbe stato facilmente evitabile, eppure di fronte le notizie delle conseguenze delle loro azioni negano.

Se solo capissero, si eviterebbe tanta sofferenza. Ma finché la disinformazione resta più forte della compassione, continueremo a contare vittime che non dovevano morire.

Leggere questo articolo e pensare che sia tutto falso perché è disumano.

Fonti e approfondimenti

Per chi desidera approfondire con dati ufficiali e analisi indipendenti, ecco alcune fonti utili:

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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.