Ci siamo mai soffermati a pensare cosa vivono i bambini cresciuti secondo scelte alimentari vegane imposte dai genitori?
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di bambini vegani. La questione nutrizionale è stata ampiamente trattata, ma quella psicologica e sociale merita maggiore attenzione.
In questo articolo vogliamo sensibilizzare e denunciare pratiche genitoriali estreme, basandoci su testimonianze reali e osservazioni concrete. Non si tratta di un attacco ideologico, ma di una riflessione su come certe scelte, se portate all’estremo, possano compromettere il benessere dei più piccoli.
Ora, mettete un bambino al posto di un adulto. Come potrebbe mai vivere una situazione simile?
Feste di compleanno? Mai! Non potrebbe mai mangiare quello che mangiano gli altri bambini, inoltre non dovrebbero nemmeno essere tentati di assaggiare qualcosa! Guai lo facessero.
A volte i genitori vegani reagiscono ricoprendo di insulti e senso di superiorità i bulli e le loro famiglie, ma se già questo è un comportamento che la gente mal sopporta, figuriamoci quanto può essere un deterrente agli occhi del bulletto della scuola.
No! In ospedale danno le medicine! Che sono o velenose o frutto di sfruttamento animale, dicono loro, quindi non le deve assolutamente prendere. E come si cura?
Acqua, zucchero, fiorellini di campo e sclerantus (fiori di bach) come se piovesse.
E se il bimbo durante la scuola, o qualche altra istituzione, viene curato dopo che si ferisce o si sente male, il genitore vegano si altera e protesta a gran voce manco lo avessero sequestrato e portato in una nazione estera come schiavo.
Bambini vegani e una infanzia potenzialmente infelice
Avete presente quanto sia problematico invitare a cena un vegano? Se gli dai un'insalata si inalbera dicendo "ci sono alternative!", che non sono altro che soia o seitan, i piatti della cucina mediterranea senza formaggio o carne non sono abbastanza vegan, perché appunto vogliono quelle stranezze di "fiorentina" veg che a guardarla sembra rigurgito.Tutto questo solitamente porta i vegani a rifuggire la compagnia di persone non vegane. Ne abbiamo visto a centinaia di esempi simili, di discussioni nei forum di vegani poco tolleranti alla compagnia "onnivora" e via discorrendo.
Ora, mettete un bambino al posto di un adulto. Come potrebbe mai vivere una situazione simile?
Feste di compleanno? Mai! Non potrebbe mai mangiare quello che mangiano gli altri bambini, inoltre non dovrebbero nemmeno essere tentati di assaggiare qualcosa! Guai lo facessero.
Le rare volte che vanno c'è la madre che fa da sentinella e controlla che il pargolo non socializzi con i bambini normali, condividendo con loro il cibo e la convivialità che fa parte intrinseca della nostra società.
Per non parlare di altre occasioni... qualsiasi evento possa portare in tentazione il pargolo deve essere perentoriamente evitato, sempre e comunque.
Per non parlare di altre occasioni... qualsiasi evento possa portare in tentazione il pargolo deve essere perentoriamente evitato, sempre e comunque.
Arrivano anche ad abusare del home schooling per isolare completamente i loro figli dalla società, imponendogli di frequentare pochissime persone selezionate.
Se proprio non si può isolare lo terrorizzano
Ci sono però alcuni casi in cui proprio non si riesce ad isolare completamente i bambini e devono per forza misurarsi con gli altri. Perfino per lunghi periodi come nei campi estivi, colonie sul mare o mense scolastiche.
Allora che fa il genitore vegano? Terrorizza il pargolo in modo che non tocchi mai e poi mai qualcosa di diverso dai vegetali, e lo fa con storie di cancri, sofferenze e malattie incurabili.
Immagina dire cose simili ad un bambino di cinque anni per non fargli mangiare una normale pizza!
E trovi i bambini che dicono "no quello no, quello non posso, nemmeno quell'altro" e si ritrovano a mangiare praticamente la stessa cosa tutti i giorni. Presente le gattabuie medievali? I sotterranei bui e umidi dove tenevano i prigionieri? Ecco, li alimentavano con pane bagnato e vino annacquato, tutti i giorni. Quelle sono le condizioni del bimbo "felicemente allevato in modo veg e in piena armonia con il mondo"?
Sensi di colpa evitabili
A volte il bimbo va contro i diktat dei propri genitori: "ok, questo lo mangio, però non dire niente ai miei", perché se i genitori lo venissero a sapere le punizioni corporali sarebbero feroci.E non è uno scenario teorico, è successo veramente.
Ma quanto sarà triste, e anche ingiusto e frustrante, costringere un bambino a non assaggiare NIENTE o fargli sentire sensi di colpa completamente evitabili per aver ceduto alla fame?
Non è normale, anzi è praticamente impensabile. E non parliamo di religione che magari "sconsiglia" la carne di vacca perché è sacra, qua si vieta tantissimo cibo. E per non farglielo mangiare di nascosto gli stanno dietro il collo come un mastino.
Guai a sgarrare i loro dogmi!
Autoisolamento lesivo della salute mentale
Come i lockdown ci hanno tristemente insegnato, i bambini e i giovani che vengono isolati dagli altri e hanno una socializzazione molto limitata soffrono tantissimo. Per questo motivo le famiglie vegane più intransigenti stanno di fatto ledendo la salute mentale dei loro figli con questo comportamento troppo rigido.
Le proprie convinzioni non dovrebbero passare sopra la salute dei bambini, né fisica né mentale.
Perché sono entrambe a rischio in questi scenari di intransigenza oltre ogni limite.
Il bullismo
Visto che vivono isolati e ghettizzati, lontani dal resto del mondo, vengono visti dagli altri come "strani", oltre che sconosciuti. E qui parte un altro problema: essendo "diversi" da tutti gli altri e con la naturale propensione dei genitori estremisti di tenerli emarginati e farli sentire diversi, questi avranno serissimi problemi di socializzazione e verrà quasi sicuramente bersagliato dai bulli.
Si sa che ai bulli basta poco per prendere di mira qualcuno, e quel poco è che sia diverso e poco inserito socialmente. Caratteristiche che i vegani estremisti ricercano scrupolosamente. Non si tratta di conseguenze che magari si possono correggere, ma è proprio un risultato ricercato.
A volte i genitori vegani reagiscono ricoprendo di insulti e senso di superiorità i bulli e le loro famiglie, ma se già questo è un comportamento che la gente mal sopporta, figuriamoci quanto può essere un deterrente agli occhi del bulletto della scuola.
Come versare benzina sul fuoco.
Insomma una vita triste
Che infanzia è mai questa? Sempre soli, al limite insieme a un altro bambino, pallido moggio e depresso, che insieme ai genitori non fa altro che parlare di dieta, vegetali o della continua e perpetua denigrazione del loro prossimo, che chiamano molto poco elegantemente "mangia m...";Osteggiati da tutti, specialmente se i genitori lo hanno plagiato in modo che ripeta gli stessi mantra di "superiorità morale e fisica" che ha sentito fino alla nausea in casa sua, tutto per convertire gli altri bambini;
Ricordiamoci che i vegani sono pochi, specialmente in piccoli centri, quindi se questi diventano dogmatici il bambino è condannato a non frequentare praticamente nessuno, o a vedere sempre le stesse tre o quattro persone al di fuori della propria famiglia.
Non è un percorso pedagogico ottimale, nemmeno lontanamente.
Se il bambino sta male non fanno niente
Non è mica tutto... se un bambino sta molto male lo portano in ospedale, giusto?No! In ospedale danno le medicine! Che sono o velenose o frutto di sfruttamento animale, dicono loro, quindi non le deve assolutamente prendere. E come si cura?
Acqua, zucchero, fiorellini di campo e sclerantus (fiori di bach) come se piovesse.
E se il bimbo durante la scuola, o qualche altra istituzione, viene curato dopo che si ferisce o si sente male, il genitore vegano si altera e protesta a gran voce manco lo avessero sequestrato e portato in una nazione estera come schiavo.
Non è un racconto ipotetico: è realtà
Cari miei, io non avevo pensato alla questione sociale (a quella psicologica in fondo si) finché una persona non mi ha testimoniato QUESTO tipo di vita condotta da un povero bambino figlio di due disgraziati vegani, che tanto parlano di "salvare gli animali" ma ai loro figli fanno fare una vitaccia grama e dal futuro incerto.Ovviamente non faccio nomi, ma lancio questo monito: non andate verso il fanatismo, l'estremismo, non finite in quel pantano di pensieri irrazionali. A rimetterci sarebbero le persone a voi vicine.