La verità su Stop Vivisection: Françoise Barré-Sinoussi e il fallimento dell’iniziativa

Come ben sappiamo l'11/05/2015 è stato discusso "stop vivisection" nel parlamento europeo. Una iniziativa "popolare" enorme che ha raccolto oltre un milione di firme da parte di animalisti che volevano bloccare la sperimentazione senza nemmeno sapere cosa è.

Sono intervenuti diversi personaggi, fra cui un anti SA che affermava di aver "scritto cinque libri" per dare forza alle sue panzane antiscientifiche, con espressione seria ma l'intervento più importante è stato quello di Françoise Barré-Sinoussi, premio nobel per la medicina del 2008 per aver scoperto il virus del HIV. 

Cos'è Stop Vivisection e la direttiva 2010/63/UE

Stop Vivisection è stata una "storica" iniziativa popolare europea chiamata ICE, uno strumento che consente ai cittadini di proporre modifiche legislative se raccolgono almeno un milione di firme in almeno sette Stati membri, che mirava ad abrogare la direttiva 2010/63/UE e ha raccolto un milione e duecentomila firme per essere ascoltata nel parlamento europeo.

L'obbiettivo che si prefissava era quello di fermare la "vivisezione", confondendola con la sperimentazione animale, in Europa costringendo tutti a usare i "metodi alternativi". Il problema è che tutto questo è falso: non si praticava vivisezione da oltre trent'anni già all'epoca, ma sperimentazione animale. E i metodi che loro definivano alternativi erano (e sono) in realtà complementari, cioè non possono sostituire la sperimentazione in vivo.

Cos'è la direttiva 2010/63/UE

Si tratta della regolamentazione della ricerca medica in Europa, i cui principi fondamentali sono quelli delle Tre R (replacement, refinement, reduction - Sostituzione, miglioramento e riduzione), che mira a rendere i test meno invasivi, più efficaci e quindi ridurre l'uso di animali nella ricerca (e funziona alla grande, come dimostrato in questo articolo linkato).

Introduceva anche l'autorizzazione obbligatoria a procedere con i test, questa procedura mira a evitare che vengano condotti test inutili, già compiuti o che non necessitano di sperimentazione in vivo.

Trasparenza e tracciabilità imponendo agli stati membri di pubblicare annualmente il numero di animali usati nella sperimentazione, e hanno anche esteso le protezioni ad alcuni invertebrati.

Perché Stop Vivisection ha fallito

Nonostante la validità della direttiva 2010/63/UE — che, come dimostrato dai dati ufficiali, ha ridotto progressivamente il numero di animali impiegati nella ricerca — gli attivisti animalisti non erano soddisfatti. Chiedevano il divieto totale della sperimentazione, confondendola con la vivisezione, una pratica abbandonata da decenni.

In sostanza, è stata una lotta contro i mulini a vento: una retorica emotiva e fuorviante ha fatto presa su cittadini ignari delle reali dinamiche della ricerca scientifica. Immagini scioccanti, spesso risalenti a quarant’anni fa e provenienti da paesi privi di regolamentazioni etiche, hanno alimentato una narrazione distorta. Ma questi strumenti non hanno influenzato la Commissione Europea, ben più informata e consapevole.

Fermare la ricerca non è un’opzione: lo ha ribadito con fermezza Françoise Barré-Sinoussi, premio Nobel per la medicina, sottolineando che senza modelli animali non sarebbe stato possibile scoprire il virus HIV né sviluppare terapie salvavita.

Françoise Barré-Sinoussi annienta stop vivisection

Il premio nobel Françoise Barré-Sinoussi ha letteralmente annientato le boiate degli anti Sperimentazione Animale. Cosa non di poco conto visto la impressionante mole di firme raccolte da un'iniziativa tanto sbandierata quanto mendace.

In attesa di poter condividere il video completo, questo è (praticamente tutto) quanto ha detto:

"Perché sono favorevole alla ricerca animale e umana?
E' già stato detto che c'è una differenza genetica, ma a me risulta che ci sia una identicità del 90% tra il topo e l'uomo. Non è del 100% ma non c'è mai una coincidenza genetica del 100%."

E qua si mettono a tacere quei "grandi luminari" che usano lo slogan "non siamo topi di 70 kg"...

"Prima si è detto che condividiamo con altri mammiferi gli stessi tessuti, gli stessi organi, abbiamo fisiologie simili. E' già stato detto che ci sono malattie che sono comuni fra umani e altre specie animali: il cancro, il diabete... affezioni del sistema immunitario e il sistema nervoso centrale e molte altre infezioni ivi incluso l'HIV. Lo condividiamo, tutto questo con gli animali."

Chissà se direbbero che il cancro e il diabete agli animali viene per colpa della carne.
In ogni caso questa è una frase molto significativa.

"Non è stato detto che il 90% della medicina veterinaria è uguale o molto simile alla medicina sviluppata per il trattamento degli umani. Perché il modello animale è quindi valido per la ricerca umana e animale? Sì sono dei modelli, e nessuno può attendersi che i modelli siano identici, non si può avere un modello identico agli umani né si può dire che il modello animale di una specie sia identico a quella di un'altra specie, ci sono delle differenze e queste differenze vanno prese in attenta considerazione."

E ovviamente i ricercatori lo fanno, non stanno a menar il can per l'aia o a fare conferenze dove parlano e parlano e non concludono niente.

"Però le somiglianze sono molto maggiori rispetto alla diversità. La diversità umana spiega anche perché all'interno della specie umana gli esseri umani hanno una risposta molto diversa alla stessa malattia o allo stesso vaccino o alla stessa medicina. Lo stesso succede anche tra animali fra l'altro, c'è una diversità all'interno del mondo animale"

Insomma, se siamo diversi da persona a persona, così come un cane è diverso da un altro cane, come si può pretendere un modello che sia identico al 100% a TUTTE le persone? In questo caso citare gli effetti collaterali o eventuali ritiri dal mercato di farmaci come prova è di una disonestà totale.

"Naturalmente i modelli animali vanno migliorati e sono stati migliorati nel corso degli anni grazie al progresso scientifico. Ci sono modelli sempre più simili a quelli delle malattie umane, esistono adesso tecniche sofisticate non invasive, come la TAC e altre tecnologie usate anche per gli umani, per fare studi sui modelli. Quindi ci sono state importanti svolte grazie al modello animale"

Peccato che i detrattori, che non hanno migliorato un tubo di nulla ma anzi hanno fatto danni, portino avanti fotografie di SESSANTA ANNI FA per screditare la ricerca ODIERNA.

"Non farò qui una elencazione esaustiva, alcune sono già state citate: il trattamento del diabete per esempio, la scoperta di vaccini, anche se è stato detto che per i vaccini della polio... a me risulta che siano stati dimostrati efficaci inizialmente proprio con modelli animali."

"Non dimentichiamo che senza vaccini ci sarebbero 2-3 milioni di morti in più all'anno. I vaccini salvano milioni di persone, dobbiamo quindi portare avanti la ricerca sui vaccini."

Sono tutti anti vaccinisti con un milione di panni degli altri.

"Si era parlato di HIV, sono una esperta di HIV e so TUTTO quello che è stato fatto dal HIV ai modelli animali, dalla metà degli anni ottanta in poi. Ha ragione, i dati non sono stati di successo.
Qualcuno ha parlato di 100 vaccini, lasciamo perdere la cifra anche se alcuni hanno dimostrato una certa efficienza nel modello sui primati poi si sono dimostrati inefficaci sugli umani. Ma perché? E' colpa del modello animale? O è colpa magari dello studioso o dello scienziato? Perché risulta che se guardiamo con attenzione la sperimentazione condotta per il vaccino del HIV all'inizio non si usava il modello giusto, non si usavano i valori giusti, la inoculazione giusta, e quindi si erano fatti tanti errori che non ci consentivano di parlare di un buon modello, adesso invece ci sono stati dei progressi notevolissimi e oggi vi posso dire che per esempio degli anticorpi ad ampio spettro che sono stati sviluppati hanno già provato di essere efficaci nei modelli animali nella riduzione della dimensione del serbatoio, così detto, di HIV, il che fa si che il paziente possa farcela. E questo dato è stato recentemente confermato su umani
!"

Gli sbagli ci sono, ma tutti sbagliano. In ogni caso si è imparato dagli errori, e portare critiche alla sperimentazione citando errori umani è come affermare che i PC non funzionano perché grillo ne ha preso uno a martellate in pubblico.

"Quindi perché vi dico tutto questo partendo dal HIV... per dire che abbiamo bisogno di più modelli e dire che abbiamo comunque bisogno del modello animale anche se ha i suoi limiti.
Come hanno dei limiti tra l'altro anche i modelli alternativi. I modelli alternativi sono il vitro, il tessuto, le staminali e in silicio, i modelli computerizzati, così detti. Vengono sviluppati dei nuovi modelli, vengono migliorati, affinati costantemente dagli scienziati e tra l'altro sono già ampiamente utilizzati questi modelli alternativi dalla scienza. Nel mio paese, in Francia, l'80% dei ricercatori che usano il modello animale avevano iniziato con i modelli alternativi, quindi solo quando non hanno avuto più scelta sono andati avanti col modello animale, per convalidare o meno dei dati che avevano ottenuto con metodi alternativi, che di per sé rischiano magari di non essere sufficienti
."

Avere dei limiti non significa essere inutili.
Fra l'altro si mettono a tacere le boiate che raccontano che con i modelli alternativi si curerebbero tutte le malattie in un mese, trovando il tempo di fare un corso di tip tap nel frattempo.

"Sappiamo che, i modelli alternativi, non possono rappresentare tutte le complesse interazioni fra tessuti ed organi che troviamo in un organismo completo, e quindi questo vuol dire che dovremo sviluppare migliori metodi alternativi in futuro e siamo tutti favorevoli a questo.
Il modello animale, di per sé, da solo non basta in effetti, non possiamo basarci solo su questo, dobbiamo andare avanti e passare su test clinici su umani che sono di un'importanza critica, per esempio per l'HIV, il mio campo. Sappiamo che ci sono alcuni, pochissimi, pazienti resistenti al HIV. Sappiamo che meno dello 0,3% della popolazione è resistente alla malattia. Ebbene, grazie a queste osservazioni sugli umani abbiamo sviluppato un modello animale completamente rappresentativo di quanto riscontrato sui pazienti."

E qua vengono zittiti quelli che urlano come forsennati che "human on a chip" sostituisce i modelli animali...

"Purtroppo non abbiamo scelta: se vogliamo dare delle risposte ad alcune delle grandi domande partendo dalla situazione dei pazienti dobbiamo avere i metodi alternativi ma anche il modello animale per poi tornare al paziente, al test clinico, per convalidare le ipotesi e convalidare i risultati ottenuti, in vitro o in vivo"

Quindi anche se si usassero solo metodi alternativi si dovrebbe COMUNQUE effettuare i test clinici sui pazienti. Peccato che i detrattori usino la fase clinica come scusa per definire la SA inutile.
Ma se ne hanno bisogno anche i metodi alternativi e li definiscono perfetti!

"In conclusione vorrei dire che queste 3 R della direttiva secondo me davvero vanno nel senso della tutela dell'animale e della ricerca ma consentendo anche il progresso della ricerca sia per gli umani sia per il benessere animale."

Ma non erano tutti sadici e senza sentimenti, come affermano gli estremisti nella loro propaganda?

Devo dire che sono molto lieta di vedere, come ho già detto in passato, che le regole sono molto simili a delle regole etiche che venivano utilizzate per i test clinici su umani. Si avvicinano di molto."

Cosa? Gli animali vengono trattati come le persone? No, semplicemente gli animali sono trattati benissimo. Questo dovrebbe mettere fine a tutte le orrende speculazioni (finanziarie) degli animalisti bugiardi.

Mi dispiace però che qui non ci siano i pazienti per dire la loro, questa è una cosa che manca oggi.

Sinceramente, io ho ricevuto un Nobel e ho detto a tanti pazienti che mi sarei impegnata per rappresentarli e vorrei farlo anche oggi, cercare di farmi loro portavoce."

E meno male che qualcuno ogni tanto ci pensa, sennò potrei pensare che il genere umano si preoccupa di alcuni sorci (purché non stiano nelle fogne) ma non dei suoi simili

"Tutti capiamo che se mettiamo fine alla ricerca animale sarà un disastro sia per la salute animale che umana."

"Tenete a mente che abbiamo il dovere di dare risposta alle aspettative dei pazienti. Abbiamo il dovere di rispettare la vita umana e la vita animale, e penso che qui tutti qui presenti condividiamo questa idea"

No... o almeno non credo. Gli animalisti vorrebbero vedere le persone o morte o imprigionate. Per loro contano solo gli animali (ma solo quelli pucciosi, mi raccomando).

"E in ultimo punto, vorrei incoraggiare l'Unione Europea a sostenere maggiormente la ricerca sui metodi alternativi in futuro, per poter far fronte a queste esigenze, sarebbe un grosso aiuto per arrivare all'obbiettivo che tutti noi vogliamo, grazie."

La retorica mendace animalista è stata demolita

Anzi direi che questi "animalisti" sono stati completamente asfaltati. Le boiate dette da "quello che ha scritto cinque libri" sono state disintegrate totalmente da Françoise Barré-Sinoussi, che ha vinto un premio Nobel alla medicina e fa ricerca.

Potrei anche pubblicare nove libri che se nelle sue pagine ci sono scritte filastrocche di bambini di tutto il mondo non divento un luminare della medicina, e già il fatto che abbia tentato di attribuirsi autorevolezza sulla base di lavori che non sono peer review è già sintomo della credibilità e solidità del personaggio.

Una ricercatrice che promuove l'uso di metodi alternativi, una ricercatrice che vuole tutelare il benessere animale. Una ricercatrice con idee IDENTICHE alla maggior parte dei ricercatori secondo me ha molta più voce in capitolo. Sa di cosa parla, lo ha provato in prima persona!

Alla fine "stop vivisection" non è andata in porto, fortunatamente. L'oscurantismo che ne sarebbe derivato avrebbe fatto danni incalcolabili.

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Fabrizio Leone
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