E' iniziata la stagione delle querele strampalate

Non so se è una mia impressione, ma pare che i vari estremisti del web abbiano raggiunto una sorta di instabilità ormonale dovuta alla stagione, che li porta a minacciare querele a profusione contro chicchessia per i più banali motivi. Anche a nome di altri:

Trippa Advisor e le minacce di terzi

Il morav, diminutivo de "Il moralizzatore vegano", pagina che già dal nome si capisce che argomenti trattava e come rimasta purtroppo inattiva dal 2017, ha sparato la battuta di "trippa advisor".

Subito qualcuno ha colto la palla al balzo creando la pagina chiamandola in quel modo, creando anche un logo che rimanda all'originale senza copiarlo. Il fiume di ironia e satira profusi da quella pagina era memorabile.

Quando un vegano ha trovato la pagina, non so se fosse un fan del "morav" o lui stesso, ha subito tuonato "procederanno per vie legali!!!".
Non è un errore, è proprio successo che un "passante" casuale ha minacciato di eventuale querela a nome di un'azienda di cui non fa parte.

In Italia la minaccia di querela è ormai sport nazionale, ma la minaccia di querela da parte di terzi è una novità per me. Pura poesia!

Furto d'identità senza identità

Qualcuno, sempre un burlone anonimo, decide di prendere in giro il "morav" creando una pagina identica alla sua per nome, avatar e copertina e iniziando a commentare in maniera ironica i post di pagine vegane, creando scompiglio.

Quasi immediatamente il moralizzatore vegano se ne è accorto, e ha immediatamente minacciato querela per "furto di identità" perché, secondo lui, "è un reato gravissimo". Chissà, magari lui ha veramente l'aspetto del cherubino dipinto che usa come immagine (un ritratto?) e sulla carta d'identità c'è scritto "Nome: Moralizzatore Cognome: Vegano".

Tutto può essere, anche se non ho mai sentito il nome "moralizzatore".

Le rime diffamatorie

Qualche tempo fa ho dato della "tettona" ad una tizia, che non nominerò, facendo una rima con il suo nome. Si insomma qualcosa come "Gennarona la tettona". Una freddura se vogliamo, ma quando lei se n'è accorta ha immediatamente affermato si trattasse di diffamazione. Ovviamente minacciando azioni legali contro questa e altre inesistenti offese.

Come può una rima diffamare? Ma lo sa che cosa significa diffamare oppure ha usato il primo lemma che le è venuto in mente? In ogni caso visto che l'intento non era offendere ma semplicemente fare una semplice rima l'ho rimossa, anche se lei rimaneva comunque ben dotata.

La sindrome dei sentimenti offesi

Tutto questo non è nuovo: la sindrome dei sentimenti offesi e la minaccia di ritorsioni legali o perfino penali fa parte del DNA degli "ipersensibili al dissenso" e "allergici al dialogo" che infestano il web (e non), ma a rendere incredibile la cosa è che questi tre casi, insieme ad altri che non sto qua a segnalare, sono avvenuti nel giro di pochissimi giorni.

Escono dalle f... pareti, direbbe qualcuno!

Colgo l'occasione per rimarcare un concetto:

Gli avvocati si fanno grasse risate.
Ogni volta che un malato di sentimenti offesi mi minaccia di querela, in privato o pubblicamente, io mi prendo la briga, per puro scrupolo ovviamente, di far leggere ad un avvocato o due il testo in questione.

Anche se viene accusato di essere un crimine tanto grave da farti condannare senza processo, perfino dal Dalai Lama in persona, con poca sorpresa la risposta è sempre la stessa: grasse risate.

Non so ancora bene se ridono perché la mia ironia è da loro gradita o se ridono dell'immensità delle boiate delle accuse del sentimentoffeso di turno. Io me la rido ugualmente.
Cioè l'effetto opposto di quanto desiderato: la minaccia di querela è un sistema usatissimo per intimidire qualcuno e tappargli la bocca. 
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.