Un ragazzo di Motta San Giovanni, una parlantina surreale, e un sogno d’amore espresso in un dialetto tecnologico tutto suo: così nasce il mito di Enrico Pasquale Pratticò.
Chi è Enrico Pasquale Pratticò
Enrico Pasquale Pratticò all'epoca del suo "debutto" era un semplice ragazzo, carino secondo lui, di Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, onesto lavoratore agricolo ma in cerca di compagna.Le ragazze che gli piacciono sono "Biondi, capelli neri, magri, bellissimi, sex" e per mettersi in contatto dava il suo "Prozapp" e "Fastbook", e per farsi conoscere un po' meglio ha detto di avere una "Plehsstassio tre" e un "Samsugg galass grand neo".
Insomma, è facile capire perché è diventato immediatamente virale, e anche perché è diventato simpatico un po' a tutti: non è un trash voluto, e nemmeno volgare o sopra le righe.
Il vocabolario di Enrico
Per chi non avesse capito di cosa Enrico stesse parlando, visto il suo iconico modo di parlare, serve un aiuto. Ecco il nostro vocabolario:
Prozapp = WhatsApp
Fastbook = Facebook
Plehsstassio tre = PlayStation 3
Samsugg galass grand neo = Samsung Galaxy Grand Neo
Biondi capelli neri macri bellissimi sex = Ragazza bionda con i capelli neri (?) magra, bellissima e sexy
L'intervista con Andrea Diprè
All'epoca del boom di Enrico, anche un altro personaggio era all'apice del successo: Andrea Diprè.
Così i due si incontrarono, proprio a Motta san Giovanni in Calabria, e venne pubblicata un'intervista che vede un Enrico un po' emozionato ma che ha ripetuto le sue frasi famose e si è anche messo a cantare.
Nel video si vedono anche il padre, la nonna e la madre.
Molto simpatico, ma Enrico Pasquale Pratticò non ha un reale talento "trash", come già si poteva immaginare, ma a differenza di certi idioti che si rendono ridicoli da soli risultando grotteschi ci vedo un personaggio che parla solamente in modo buffo.
Il video di Christian Ice
Christian Ice, leggendario autore musicale che si è distinto nella produzione di brani parodistici semplicemente geniali, ha remixato il video di "debutto" di Enrico regalandoci una perla musicale esilarante, che ha raggiunto i 5,7 milioni di visualizzazioni, intitolato semplicemente "Sono un ragazzo carino".
Il video vede numerosi "cameo", comparse, di altri personaggi del trash come Richard Benson (che Dio lo abbia in gloria), Giuseppe Simone, Matteo Montesi e suo cugino Gionata, Peppe Fetish, Zeb89 e Giovanardi.
Non è diventato un fenomeno della vita notturna
Nonostante Andrea Diprè disse che meritava di girare l'Italia facendo serate in discoteca e altri eventi, la "carriera" di Enrico non si è tradotta in questa direzione, a differenza di molti altri fenomeni "trash".
Risulta solamente una sua serata in discoteca, accompagnato dal suo manager, ma sembra essere stato un caso più unico che raro. La sua "carriera" è rimasta sui social, in cui ha continuato a pubblicare contenuti ironici e divertenti secondo il suo personale stile.
Cosa fa oggi Enrico Pasquale Pratticò?
Oggi, nel 2025, Enrico Pasquale Pratticò è ancora attivo e pubblica video divertenti, aggiornamenti su Motta san Giovanni e saluti ai fan dal suo profilo TikTok.
Il suo canale YouTube, nonostante sembrava andare bene, è stato praticamente abbandonato dal Settembre 2022, data dalla quale non ha più visto nuove pubblicazioni.
Non ci sono novità riguardo la ragazza, non si sa se ha trovato la "bionda dai capelli" neri che cercava, anche se l'immagine di profilo su youtube ha fatto speculare e parlare non poco.
Enrico ha meritato il successo che ha avuto?
Ma si. Non avrà chissà quale talento ma per lo meno non è antipatico e non è scaduto nel volgare. A vederlo sembra una persona semplice e onesta, e se riesce a fare fortuna sfruttando la sua parlantina tutta particolare ben venga.
In un mondo dove il trash spesso diventa grottesco, Enrico Pasquale Pratticò ha conquistato il pubblico con la sua genuinità. Non è un comico, non è un influencer, non è nemmeno del tutto consapevole del suo successo. Ma è proprio questo che lo rende unico: un ragazzo semplice, che ha fatto ridere l’Italia senza mai volerlo davvero.