Informarmy e il fail complottista

Mi sono imbattuto in una pubblicità complottista: informarmy.com prometteva di svelare i segreti del mondo, "tutto quello che giornali e TV non ti diranno mai". Ma questo non è che solo l'inizio dell'epica avventura nella tana del bianconiglio a cui mi ha condotto.

Quello che non ti dicono, a volte perché è falso

Non capendo bene lo spot che avevo di fronte ho indagato, anche perché con quelle premesse era probabile trovare delle belle perle complottiste, così ho scoperto esserci dietro un sito web fatto malissimo, graficamente parlando.

I "segreti" che "svelavano" consistevano nei complotti sull'alimentazione (vegani, poi non ho ragione a sistemarli nella categoria dei complottisti?), sulle case farmaceutiche, sulle scie chimiche, sulla chiesa e il vaticano, massoneria (mi fa ridere che il vaticano è apertamente contro la massoneria ma per loro vanno a braccetto), "misteri" vari ed eventuali e così via.

Tutto materiale che più o meno mi aspettavo di trovare.

Il tuttologismo

Ora non so quanta gente scrivesse (il sito prima si è trasferito e poi ha chiuso), ma veramente la quantità di argomenti trattati era enorme. E mi domando da dove prendessero le competenze per trattare tutti quei temi.

Certo, anche io ho trattato molti temi, ma con dietro tantissima documentazione e studio. Difficilmente mi sono sperticato a parlare di temi che non conosco, non comprendo e che vanno oltre le mie competenze.

Ma loro da bravi "studiosi" si sono lanciati a parlare di tutto, ma proprio tutto, come a sottolineare la convinzione di essere detentori della verità assoluta. Ma soprattutto tanto intelligenti da essere geni sia in medicina che in economia, e allo stesso tempo spaziare dalla finanza alla politica internazionale.


Anche il titolo è un altro segno di tracotanza: non solo presumono che quei deliri siano verità distillata, ma sono convinti di essere un esercito (army), mentre sono quattro impiegatucci che raccontano boiate dietro una tastiera.

Sponsorizzavano un sito abbandonato!

Al momento della prima stesura di questo testo, nel 2015, la cosa più comica che avevo notato era che quel sito era abbandonato da un anno, al che mi sono domandato: ma che spendono soldi a fare per sponsorizzare un sito abbandonato? Si sono distratti a guardare le nuvole?

A quanto pare si, perché si sono trasferiti su un dominio .net con un sito dalla grafica meno schifosa ma dai contenuti ugualmente fallaci. Ma la cosa migliore che è saltata fuori? Questa:

Il monumentale Massimo Mazzucco!


Il sito, nella versione .net ma forse anche la precedente, era di Massimo Mazzucco!
Il guru complottista, fondatore di "luogocomune.net", autore di innumerevoli film documentari che, mettiamo la così, non hanno raggiunto il grande pubblico, sui temi tanto cari a lui: 11 Settembre e case farmaceutiche.

Non so se è lui, grande firma del mondo complottista, che sta spendendo fior di quattrini per sponsorizzare un sito abbandonato mentre sta lavorando su un secondo, per ora mi limito a dire che è un epic fail clamoroso.

No, il sito vecchio non aveva nessun reindirizzamento a quello nuovo, come dicevo prima aveva una sua grafica e i suoi contenuti. Hanno proprio sponsorizzato il vecchio sito abbandonato e non quello nuovo.

La prendo come la millesima conferma che i complottisti sono poco svegli.

L'orologio rotto che segna l'ora giusta due volte al giorno

Visto che sto aggiornando questo articolo ne approfitto per segnalare una cosa molto interessante che ho scoperto.
Sembra che nella versione .net il sito abbia preso una china più "seriosa", non dico seria, e trattasse gli argomenti in modo più intelligente, più cauto, senza scadere nel complottismo palese.

E' un po' la firma di Massimo Mazzucco, il che mi fa propendere a credere che forse aveva acquisito il sito, il "marchio", e lo avesse reinventato in una versione più "digeribile", più credibile.

La cosa potrebbe spiegare perché l'Associazione SIAAIC, Società Italiana Allergologia Asma ed Immunologia Clinica, nel 2019 abbia citato un articolo di informarmy nel sito ufficiale, salvando in formato PDF e linkando un loro articolo che parlava di allergie e dei possibili motivi per cui tanti italiani credevano di avere allergie quando in realtà non ne avevano.

Sembra proprio il classico caso dell'orologio rotto che segna l'ora giusta due volte al giorno: hanno scritto un articolo credibile e valido, per una volta!

Oggi né la versione .com né la versione .net esistono più, rimane solo questa memoria e qualche pagina Facebook con questo nome che è rimasta attiva a lungo.

Alla fine, il caso di informarmy è emblematico: un sito nato nel caos del complottismo, poi ripulito in superficie, sponsorizzato maldestramente, e infine abbandonato. Ma proprio per questo resta utile — non come fonte, ma come monito. Perché nel mondo digitale, dove ogni verità può essere travestita da alternativa, distinguere tra informazione e illusione è diventato un atto di responsabilità. E ogni clic, anche su un sito dimenticato, racconta qualcosa di chi lo ha creato… e di chi ci ha creduto.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.