Da qualche tempo quei geniacci degli sciachimisti, cioè i personaggi che credono che le scie degli aerei siano "chimiche" per loschi affari taciuti, stanno andando in giro a dire che la neve che cade in inverno non è normale acqua congelata in fiocchi ma è "chimica", fatta cioè di polimeri e le altre diavolerie che si sono inventati.
Per provarlo avvicinano la neve ai fornelli sostenendo come sia anormale il fatto che non si sciolga subito.
Andrò a spiegare la cosa in modo molto "terra terra", così che anche gli sciachimisti lo possano capire. Forse.
Quindi parto con l'affermazione di uno di loro che, come dicevo prima, ha preso la neve da fuori casa e l'ha avvicinata alla fiamma dei fornelli della cucina. Ma non per intero, appena 3 "lingue" di fuoco, e nel mentre diceva "questa neve è piena di alluminio a quest'ora dovrebbe essere sciolta!"
Prima di tutto quella che ha in mano non è più neve, visto che è stata pressata tanto che è diventata un blocco di ghiaccio più o meno omogeneo. E si vede chiaramente dalle immagini (video linkato a fine articolo).
La differenza fra una palla di neve ed un blocco di ghiaccio è sostanziale e cambia tutto.
Come è possibile? Basti pensare al macinato o alla legna: la carne macinata va conservata accuratamente e consumata in breve tempo, altrimenti si rovina, mentre la legna brucia in base alla dimensione, i pezzi grossi bruciano molto più lentamente dei pezzi piccoli (a parità di peso di legna arsa). Più superficie è esposta a qualsiasi agente esterno più ne subisce gli effetti.
Questo significa che un blocco solido di ghiaccio è molto più resistente della neve, che è composta da cristalli molto sottili. Una differenza che cambia tutto, appunto.
Per cui non poteva sciogliersi in pochi istanti.
Chissà, magari il complottista si convincerà di avere le mani di amianto una volta notato questo particolare!
Per provarlo avvicinano la neve ai fornelli sostenendo come sia anormale il fatto che non si sciolga subito.
La neve non si scioglie in dieci secondi, deve essere di plastica!
Ora non starò qui a spiegare le regole della termodinamica perché sono sicuro che uno di loro lo sottolineerebbe con un "che culo, scrivono delle regole che guarda caso gli tornano comode!!1", perché per qualcuno capire che il calore si distribuisce omogeneamente è un'impresa mentale titanica.Andrò a spiegare la cosa in modo molto "terra terra", così che anche gli sciachimisti lo possano capire. Forse.
Quindi parto con l'affermazione di uno di loro che, come dicevo prima, ha preso la neve da fuori casa e l'ha avvicinata alla fiamma dei fornelli della cucina. Ma non per intero, appena 3 "lingue" di fuoco, e nel mentre diceva "questa neve è piena di alluminio a quest'ora dovrebbe essere sciolta!"
Considerazioni su quella neve
Prima di tutto quella che ha in mano non è più neve, visto che è stata pressata tanto che è diventata un blocco di ghiaccio più o meno omogeneo. E si vede chiaramente dalle immagini (video linkato a fine articolo).
La differenza fra una palla di neve ed un blocco di ghiaccio è sostanziale e cambia tutto.
Come è possibile? Basti pensare al macinato o alla legna: la carne macinata va conservata accuratamente e consumata in breve tempo, altrimenti si rovina, mentre la legna brucia in base alla dimensione, i pezzi grossi bruciano molto più lentamente dei pezzi piccoli (a parità di peso di legna arsa). Più superficie è esposta a qualsiasi agente esterno più ne subisce gli effetti.
Questo significa che un blocco solido di ghiaccio è molto più resistente della neve, che è composta da cristalli molto sottili. Una differenza che cambia tutto, appunto.
Per cui non poteva sciogliersi in pochi istanti.
Il ghiaccio e la sublimazione
In secondo luogo il ghiaccio sublima, per cui all'autore del video in questione sembrava che non si stesse sciogliendo, nonostante in pochissimi minuti quella palla si è ridotta della metà. Ma non se ne è accorto e ha pure affermato che "è il 90% di prima, ci mette troppo!".Dovrebbe anche mettersi d'accordo con sé stesso: non si scioglie o si scioglie lentamente?
Il ghiaccio non si scioglie in trenta secondi
Racconto un aneddoto: quando ero bambino ho visto gente "sbrinare" la cella frigo di un negozio. Le celle frigo non si liberano dal ghiaccio usando un cucchiaio o una paletta come il freezer di casa, ma ci vai con la vanga e con la zappa. Hanno preso lastre di ghiaccio spesse probabilmente cinque centimetri e le hanno buttate a terra dritte sotto la cocente luce del sole, ricordo che era estate.
Secondo quanto affermato dagli sciachimisti quel ghiaccio si sarebbe dovuto sciogliere in massimo quindici minuti, ma quello è rimasto sotto il sole al caldo per ORE. Certo, non grande quanto all'inizio, ma dopo due che sono passato di nuovo a controllare ce n'era ancora parecchio.
Non può essere credibile prendere una palla compatta di ghiaccio, metterla sopra il fornello da cucina e vedendo che non si scioglie in un minuto affermare "non è normale".
Non può essere credibile prendere una palla compatta di ghiaccio, metterla sopra il fornello da cucina e vedendo che non si scioglie in un minuto affermare "non è normale".
Tanti principi, tutti sconosciuti al complottista
Ci sono inoltre tanti altri principi per cui la palla non si è sciolta, e che spiegano anche perché il dito del signore non si è bruciato anche se lo ha tenuto a contatto diretto con la fiamma per alcuni secondi e non se ne è nemmeno accorto. Ci vorrebbe molto tempo per spiegarlo, ma è sufficiente per ora sottolineare questo fatto.Chissà, magari il complottista si convincerà di avere le mani di amianto una volta notato questo particolare!
L'ennesima prova che le teorie sulle scie chimiche sono fatte da ignoranti abissali, nel senso che ignorano ovviamente.
E alla fine ci ho fatto pure un video sopra!
E alla fine ci ho fatto pure un video sopra!