LAV rifiuta di salvare 1000 cavie e accusa il Mario Negri

Questa vergognosa faccenda è andata avanti a lungo e l'epilogo è arrivato nell'Agosto del 2014:
La LAV, lega anti vivisezione, accusa il Mario Negri di aver ucciso 1000 topi da laboratorio usati come cavie "senza motivo", e sbandiera fieramente il sequestro di 49 (altre fonti dicono 57) come loro grande vittoria, e coglie l'occasione per dipingere in modo macabro la sperimentazione animale. La realtà è ben diversa.

Accordi negati

La succursale meridiolnale del Mario Negri, il Mario Negri Sud, stava cercando da tempo un accordo con le associazioni animaliste, fra cui la LAV stessa, per dare in adozione i topi da laboratorio una volta finiti i test che li convolgevano.

Per chi non lo sapesse in Italia (in altri paesi no) si affidano alle associazioni animaliste gli animali da laboratorio in salute alla fine dei test condotti con loro, preferendo l'adozione all'abbattimento automatico.

In questo caso l'istituto si trovava in una spiacevole situazione economica e non poteva permettersi di tenere le cavie per mancanza di fondi. Così hanno cercato l'accordo con numerose associazioni per dei lunghi mesi. Ma le associazioni non si sono degnate di prendere questi topi, anzi non hanno nemmeno risposto spesso e volentieri: un vero e proprio muro di silenzio.

Situazione che ha costretto il Mario Negri Sud a sopprimere via via le cavie, arrivando a sopprimerne un migliaio.

L'accordo con la Collina dei Conigli

Dopo tanto tribolare finalmente trovarono un accordo con una onlus, la Collina dei Conigli, disposta a prendere i topi per darli in adozione. Si tratta di una onlus che collabora da tanto tempo con la sezione del Mario Negri di Milano, e ha accettato di fare una lunga trasferta verso il Mario Negri Sud per prelevare gli ultimi 57 (o 49) topi rimasti. Essendo una piccola associazione non poteva accollarseli tutti e 1000, ma lo sforzo considerando il lungo viaggio era sinceramente apprezzato.

I topi però non sono stati prelevati.
La LAV infatti ha tirato il brutto scherzo di far sequestrare gli animali dalla forestale e farseli assegnare per "curarli e darli in adozione", tutto 3 ore prima che arrivassero i volontari della Collina dei Conigli.
Una strana coincidenza, uno strano tempismo considerando i mesi di silenzio.

Perché non hanno agito prima?

Perché la LAV, che ricordo è un'associazione milionaria e di livello nazionale, non ha fatto niente finché poteva e si è mossa solo alla fine?
Perché finché c'erano da salvare oltre mille topi non si è mossa ma ha tirato un vero e proprio tiro mancino dopo aver rifiutato di collaborare?

Il mio personale sospetto è che abbiano aspettato per creare un caso e farsi la solita pubblicità con poco sforzo. Farsi assegnare 50 topi dalla forestale è un atto più plateale e semplice che farsi consegnare un migliaio di topi collaborando con l'istituto di ricerca.

Infatti nel loro sito è comparso questo proclamo trionfante, come se la gente non sapesse cosa c'è dietro. Si sono rifiutati di aiutare gli animali quando potevano solo per infangare il nome del Mario Negri, a infangare la sperimentazione e cosa ci ruota attorno.


"Primo sequestro in Italia da istituto autorizzato"
Evidentemente agli "animalisti" della LAV, come li definisco io, sta più a cuore fare titoloni simili e trascinare in tribunale il Mario Negri Sus che salvare gli animali.

Quelli che gli hanno rotto le uova nel paniere

Queste associazioni si comportano in questo modo perché sono state abituate a decenni di propaganda incontrastata: nessuno si era mai preso la briga di smontare le loro versioni. Ma da un po' di tempo a questa parte qualcuno gli sta rompendo le uova nel paniere.

L'associazione Pro Test Italia ha infatti lanciato un post in cui fa chiarezza della situazione, mostrando diverse informazioni, Ambra Giulia Marelli ha denunciato il fatto pubblicamente sulla sua bacheca di Facebook e già diverso tempo fa Giulia Corsini aveva denunciato il rifiuto di LAV di prendere gli animali in adozione in un articolo ormai non più disponibile.

Costringere il Mario Negri Sud a sopprimere i topi da laboratorio, rifiutandosi categoricamente di prenderle in adozione, rifiutando di fare IL SUO LAVORO per cui prende fior fior di DONAZIONI e CINQUE X MILLE, per poi denunciare il presunto reato della soppressione per sbandierarlo pubblicamente cercando di farsi pubblicità. Questo hanno fatto, e dal punto di vista legale non è un reato, ma dal punto di vista morale è sbagliato su dieci livelli come minimo.

Assoluzione del Mario Negri Sud

Nel 2020, quasi in sordina, è arrivata la sentenza riguardante questo caso:
Il direttore dell'istituto è stato assolto per non aver commesso il reato per l'abbattimento delle 750 cavie (la sentenza riporta questa cifra, evidentemente mille erano l'esagerazione "arrotondata" dalla propaganda animalista).
Secondo la LAV l'abbattimento era illecito, ma è avvenuto tutto secondo norma di legge.

Nuovamente: se avessero voluto evitare l'abbattimento degli animali gli era sufficiente mettersi d'accordo con l'istituto, ma hanno preferito tuonare "primo sequestro in Italia".
La loro priorità evidentemente era quella.

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Fabrizio Leone
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