Le bufale dello studio di Gidon Eishel

Qualcuno ha fatto pubblicare Le Scienze un loro studio tarocco che identifica l'allevamento degli animali come ecatombe ecologica che causa immani e gigantesche immissioni inquinanti e sfruttamento del terreno, e fra tutti i prodotti di origine animale il peggiore sarebbe la carne di bovino.

Uno studio di parte

Secondo questo autorevolissimo studio, che io "non mi posso permettere di contraddire" nonostante abbia passato molto tempo proprio negli allevamenti di bovini da carne, l'allevamento di bovini richiederebbe 28 volte più terra in confronto agli altri animali, che a loro volta richiedono il doppio o sei volte di più di grano e patate.

In realtà mi domando come sia possibile che persone autorevoli diano credito a baggianate false e tendenziose come queste, puro e semplice terrorismo psicologico per mano dei soliti vegani.
Perché parlo di vegani?
Perché!?

Uno degli autori di questo "autorevolissimo studio", anzi probabilmente il promotore stesso, è Gidon Eshel, noto vegano promotore dell'idea di imporre la loro dieta a tutti. Se non bastasse questo a rendere questo "studio" leggermente, ma solo poco eh, viziato da pregiudizi cito PlanEat.

Cos'è planeat?
E' un film propagandistico sulla dieta vegana documentario sulla salute e amore dei pucciosi e la gioia immensa del mangiare piante e carote, accolto dalla critica come autocompiacimento smielato. Lascio immaginare che capolavoro sia.

Il film è stato girato da "autentici credenti per autentici credenti" (cit.) basato sugli "studi" del sopracitato Gidon Eshel, ma non solo. L'altro guru di questa porcheria propagandistica è nientepopodimeno che COLIN CAMPBELL, autore di THE CHINA STUDY!

Ma ora che abbiamo identificato per bene che tipo di personaggi hanno condotto lo "studio distillato di verità infrangibile" scendiamo nel merito, perché ovviamente sottolineare l'imparzialità non è sufficiente. Torniamo a quel "28 volte più terreno":

Animali che necessitano del 40% della superficie degli Stati Uniti.

L'impressione è che questi bovini siano diventati i capri espiatori di tutti i mali del mondo: Sono accusati di essere causa di siccità, causa della deforestazione dell'Amazzonia, causa di inquinamento, causa dell'obesità, causa del governo ladro...

Secondo loro l'allevamento di bovini richiede 28 volte più terreno rispetto gli altri animali che a loro volta richiedono da due a sei volte le "risorse" necessarie a coltivare patate e grano.

Hanno quindi quantificato quanto territorio viene usato: 3,7 milioni di chilometri quadrati, il 40% della superficie degli Stati Uniti. Una cifra a dir poco ridicola, e spiego perché:

La corn belt

Negli Stati Uniti c'è un'immensa area che è la più fertile e produttiva. Chi è avvezzo alla storia e geografia degli States avrà sentito parlare della "Corn Belt", è appunto un immenso territorio che utilizzano per coltivare il mais e la soia.
Ma questo mais non è usato solo per gli animali, anzi.

Ma l'estensione stessa è una cretinata catastrofica. Gli stati uniti hanno un'estensione di circa 9 milioni di km quadrati, che corrispondono a circa 900 milioni di ettari (1 km quadrato equivale a 100 ettari). La superficie coltivata totale degli States è di circa 100 milioni di ettari.
Un nono, e la parte che interessa gli animali non è certamente tutta.

Per questo motivo la cifra tuonata da Eshel è assolutamente ridicola: è quasi quattro volte il totale di superficie coltivata degli Stati Uniti! Quasi metà dell'intero territorio!
Hanno la minima idea di quanto siano vasti gli States?

 Hanno sparato numeri così alti che nemmeno stanno né in cielo né in terra.

Si consuma troppa carne?

Secondo le statistiche in alcuni paesi del mondo si consuma troppa carne, specialmente di bovini, che mediamente ha un impatto sensibilmente maggiore degli alimenti vegetali (ma blando, ci sono tanti altri fattori che influiscono) e che quindi andrebbe ridotto. E fin qui sono pure d'accordo, visto che in certi paesi ne consumano veramente troppa.

Inquina di più questo...

Di questo? Sicuri?

Ma siamo sicuri che il suo impatto sia veramente così catastrofico?

Il reale impatto ambientale della carne

Questo studio, pubblicato su rivista Peer Review, riporta che se smettessimo completamente di mangiare carne (ammazzando tutti gli animali sul colpo ovviamente, perché altrimenti le loro "scoregge nucleari" e il consumo di risorse continuerebbe) si ridurrebbero le emissioni totali del 7%, e che se aumentasse l'agricoltura biologica l'uso di terreni crescerebbe parecchio di più.

Il fatto che molti ignorano è che senza allevamenti tutta l'agricoltura morirebbe nel giro di pochi anni, altro che immissioni inquinanti.

Ebbene, siamo passati dalla catastrofe millantata dai vegani ad appena il 7-5%, che potrebbe diminuire in caso si consumino troppi prodotti biologici.

Rendiamoci conto che parliamo di minuzie, diventando vegani ridurremo del 5% le nostre emissioni?
Scegliendo la bicicletta, riducendo il più possibile lo spreco di alimenti, rendendo energeticamente efficiente la propria abitazione, usando con intelligenza energia elettrica, comprando usato e vestiti che durano almeno 10 anni si inquinerebbe parecchio di meno rispetto alla sola rinuncia della carne nella propria dieta.

Ma allora perché questo accanimento contro la carne?

L'agricoltura biologica

Come avrai letto scavando in questo pantano di propaganda mi sono imbattuto in un dato interessantissimo: l'agricoltura biologica impatta molto di più rispetto l'agricoltura tradizionale. A certi livelli rischia di usare più terreno dell'allevamento stesso!

Questo perché appunto essendo biologica circa un terzo di quanto prodotto viene perso rispetto all'agricoltura tradizionale, e non è vero che non vengono usati pesticidi o altro, semplicemente non si usano quelli sintetici.

Perché c'è chi vorrebbe che l'agricoltura venga convertita interamente a biologica?
Perché il biologico si e la carne no?
Eppure impatta di più, non è un modello sostenibile su larga scala.

La risposta a mio parere risiede nel prezzo del biologico, maggiore rispetto il tradizionale.
All'epoca della pubblicazione di questo scempio infatti le verdure biologiche costavano anche il 120% in più rispetto alle verdure normali, mentre la frutta l'80% in più.

Anche con un 33% in meno di produzione il profitto era molto più alto con quei prezzi.

La reale soluzione

Oltre a quello che ho elencato in precedenza, per ridurre il proprio impatto ambientale, la reale soluzione è sensibilizzare verso lo spreco di cibo e adottare una dieta equilibrata.

Un buon 33% della produzione totale di alimenti in occidente finisce in discarica. Significa che un terzo del cibo prodotto viene sprecato. Se si smettesse di sprecare cibo l'impatto ambientale scenderebbe di conseguenza, e non parliamo di un misero 5%.

Fonti e approfondimenti

Le scienze: L'impatto ambientale della produzione di carne bovina - articolo che riprende gli strafalcioni dello studio di parte

Science Daily: Green food choice may not be so green - studio più serio ed equilibrato che analizza l'impatto ambientale della produzione di carne
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.