Testimonianza di convivenza con una vegana
Questo è il resoconto di una lunga convivenza di una persona, che chiameremo M, con una ragazza vegana. Più che un resoconto è un racconto dell'orrore.
La lettura darà molte conferme ai nostri sospetti ma anche nuovi punti di vista:
"Tutto inizia nel 2012 in periodo di Settembre quando tutti gli universitari sono in cerca di casa. C'ero anche io in quel gruppo di disperati e non avevo tempo da perdere, così rimboccandomi le maniche decisi di andare a vedere una casa in una buona zona qui a Roma. Nulla di apparentemente strano, una casa mezza decente ad un prezzo idoneo, su per giù, con altre due persone, ragazze di preciso. Non sapevo cosa mi aspettasse effettivamente, ma ti assicuro che il periodo passato lì è stato uno dei peggiori in assoluto. Spesso si sentono storie di "screzi" tra coinquilini, ma qui parliamo proprio di disturbi veri e propri, robe che c'avevo il malessere ad entrare in quella casa. Chiuso in stanza a studiare più tempo possibile per non vedere certe facce e per non dover tollerare determinati modi.
Faccio un passo indietro, la tizia in questione era una vegana della peggior specie, ma lo aveva tenuto nascosto per quel poco di tempo che mi è bastato per chiedere "cosa sono 'sti hamburger di soia?" figuratevi quando assaggiai il seitan. Bene... senza calarmi nel personale e riassumendo, ho avuto la malaugurata sfiga di vivere con una vegana per un anno e mezzo, prima di andarmene, finita la pazienza e raggiunto un limite intollerabile.
Ci sono vegani e vegani come ci sono vegani e "vegardi" (è un nomignolo che ho dato ai vegani estremisti NDR), la sola cosa che posso affermare con certezza e senza alcuna cattiveria, è che la stragrande maggioranza di queste persone ha subito qualcosa di forte nella propria vita.
Non è una illazione campata in aria, io sono abbastanza espansivo quando conosco delle persone e mi incuriosisco dei caratteri altrui, seppure in questo caso, dopo aver capito determinate cose non potevo far altro che rinchiudermi per evitare contatti.
Riprendendo il discorso "causa-effetto" basti pensare che, la seconda ragazza, onnivora a suo tempo, diventò vegana influenzata inizialmente dalla vegarda originaria e successivamente per introduzione nella cerchia di scoppiati che venivano a casa per gozzovigliare con delle pietanze che... lascio alla vostra immaginazione. La ragazza in questione, la neo-vegana, non è una ragazza che si è casualmente interessata, ha avuto molti problemi nell'arco della sua vita..ovviamente evito di fare nomi ma, ad esempio: genitori divorziati, rapporti con uomini molto più grandi di lei, zero amicizie, si tagliava perfino; e una volta, fu molto pesante, tentò il suicidio tramite ingestione di farmaci. Sì, non è una c***o di storia inventata, tentò davvero il suicidio a causa di un vegano del quale si era invaghita, ed ovviamente era già stata influenzata dalle nefandezze di quei poveracci.
Questa cosa mi fece riflettere molto sulla questione, tant'è che iniziai a compatirli più che odiarli. Conobbi i loro "amici", con divari di età a tavola che andavano dai 20 ai 40 anni, e già potete capire che, a prescindere dal carattere altrui, è difficile che persone con divari di età tali si frequentino. Erano davvero tristi, ossessionati dal cibo, passavano serate a discutere di cibo e di cibo e ancora di sto ca**o di cibo loro. Il livello culturale era davvero basso, io che studio materie scientifiche ero costretto a sentirne di tutti i colori. Solite cose, sapete bene in cosa credono quei disadattati.
Ah, ecco, disadattati, era questo il termine che li definiva meglio. Quasi tutti erano senza un lavoro fisso, ovviamente pochi amici, se non lavori "umili"(certo di tutto rispetto), ma si vedeva che avevano dei seri problemi, si leggeva facile in volto che di sicuro qualche debolezza c'era.
Ad esempio, la vegarda primaria, che devo dire non mi ha mai imposto il suo credo (e menomale), non aveva un buon rapporto coi genitori, si lamentava del suo "lavoro"...chiamalo lavoro guadagnare a provvigioni , non aveva amici e si lamentava del fatto che usciva poco, ma soprattutto non riusciva ad avere relazioni fisse con ragazzi. Per dire, a prescindere dai modi e gusti altrui, fa strano vedere una persona che quando non frequenta nessuno si fa i fatti suoi e quando deve frequentare un ragazzo, ogni santa volta, deve averne più di uno. Robe che in quei periodi prima non usciva con nessuno e poi il pomeriggio con uno e la sera con un altro.
Ok, sì, dite quel che volete, libertà sessuale e co. Ma rimane una cosa abbastanza inconcludente e provocatoria, come dire (e lo diceva) "che non è giusto che si provi amore per una persona, si può provare anche per più persone contemporaneamente". Sì, ok, peccato che iniziò a dire queste cose dopo aver visto i video di un tale su youtube, la loro sacra Bibbia. Da aggiungere la sua ovvia sparata sui coetanei "sistemati e sposati" per i quali provava invidia. Ah, per i suoi rapporti, una serie di fallimenti senza sosta. Ovviamente provocava anche me, fidanzato e felicemente tale, tirando fuori, dal nulla, cose come "Mi è sembrato di vedere la tua ragazza con un altro venerdì scorso"...cose che...con la mia ragazza ci parlai tutto il tempo quel venerdì a cui si riferiva...infine in risposta al mio tono scherzoso (trattenuto)... concluse con "no ma non era lei... ci somigliava". Altro da dire su battute di questo tipo... sinceramente mi fermerei qua perché c'è molto altro.
Altra cosa, diceva di non sopportare l'odore della carne, quindi indirettamente apriva finestre e chiudeva porte per non sentire l'odore (che casomai gli faceva gola). Ricordo ancora quando, tagliando un pezzo di carne cruda da cucinare, venne in cucina dicendo lamentosamente "ma serve a me quel coltello!!". Io, come sempre facendo il finto tonto risposi "te lo lavo e poi lo usi". Sì ovviamente rispettavo la scelta e lavavo le padelle dove cucinavo carne e non, ripassando anche due volte.
C'è ovviamente dell'altro, tipo il suo puccioso cagnolino che trattava a mo di figlio. Avete presente quelle persone con spiccata ipocrisia che rientrando a casa dal lavoro salutano il proprio animale domestico con "Bello mio, bambino mioo! Ti sono mancata? Vieni qua amore mio" E come tale lo trattava, al pari di un essere vivente, anzi no, meglio. "E' vegano il mio cane" diceva, certo! Solo croccantini vegetali, però quando cucinavo io stava sempre pronto sotto i fornelli a prendere qualcosa che cadeva o a reclamare cibo, di origine animale ovviamente. Ma no, veniva subito richiamato e rinchiuso in stanza. Bah, dicono che son gusti ma la vedo dura.
A parte questi episodi, erano tutte persone che si ritenevano non solo superiori ma anche furbi. E via con lo sminuire altre persone, con battute poco carine, sempre con continue intrusioni anche quando si portavano amici a casa (eh, la mancanza di attenzioni). Vi lascio immaginare la superiorità nel gestire la casa, nella pulizia (rigorosamente architettata prima che qualcuno dovesse visitare casa per un cambio di stanze in affitto) o rigorosamente distribuita a seconda dei propri impegni e non quelli degli altri. Faceva la furba, io gli davo corda perché, povero fesso, mi faceva anche pena e non volevo creare scontri. Ma ad ogni cosa c'è un limite ed ognuno ha la propria pazienza. Dopo aver sopportato cene e feste del ca**o, dopo aver visto qualunque tipo di cibo di origine imprecisata, discorsi su multinazionali e lobby della karne!1! (poi aprivi la dispensa ed era tutto Carrefour e compagnia bella preconfezionata di chissà quale schifo). Dopo aver sopportato ca**ate di ogni genere, fastidi sul fatto che fumassi (e sul contratto nulla me lo impediva), arrivò il giochetto fastidioso dell'affitto, che ridusse perché voleva una persona in più in casa..così da 3 a 4 ebbi la fantastica detrazione di ben 30 euro con un cesso solo in casa (ma questo a prescindere dal vegardismo fu solo disonestà accompagnata da una ripartizione scandalosa delle bollette in percentuali, maggiori per chi stava in singola).
Resistetti anche quando, come ormai di norma, la sua amica andava la mattina a fare "colazione" a casa nostra. Ebbi la sfiga di avere la stanza attaccata alla cucina, e il letto dalla parte del muro che divideva i due ambienti. Mi svegliavo spesso con discorsi sui vegani che vengono trattati male (e non si parlava di altro). Una mattina stavo facendo il caffè e l'amica in questione, mentre parlavano di come sia possibile uccidere conigli, con fare abbastanza spinto e irrispettoso si rivolse al povero cristo che sono, appena in piedi, mentre facevo finta di stare lì ad ascoltare, per cortesia, e per evitare di andarmene a farmi i fatti miei "MA TU LI MANGI I CONIGLI? MA COME FAI A MANGIARLI?" quasi sbraitando, con le mani sul tavolo, tipo inquisizione. Pensate alle 8 di mattina, appena in piedi una cosa del genere..risposi senza pensarci "a me piace il coniglio coi piselli..." non mi ero reso conto haha, non sia mai l'avessi detto aggiunsi in extremis "va be non lo mangio spesso", salvandomi in corner e dirigendomi in stanza.
Una mattina la povera vegarda non pensava fossi in casa, fatto sta che mi svegliai con le sue urla, e dico urla, sempre al solito orario mattutino "CERTO CHE NON LE FANNO LE PUBBLICITà COI VEGANI, è PIù BELLO VEDERE UNO CHE MANGIA UN PEZZO DI CARNE SECONDO LORO, CHE UNO CHE SI MANGIA LA SOIA". Fu una delle poche volte in cui non resistetti...uscii di camera e la poveraccia si rese conto dell'errore e mesta mesta si ridimensionò, presi due belle uova e iniziai a friggere a tutto volume uova strapazzate. Potrei raccontare dei disagi, del calendario degli "animalisti italiani" appeso in corridoio...con testimonial famosi truccati e ritruccati con chissà quali cosmetici. Potrei parlare dei tentativi inutili di spiegare come funzionasse l'apparato digerente. Del fatto che da quando era veggy vegarda non aveva le mestruazioni, di quando mi tentò di far vedere il video dei pulcini triturati in chissà quale fabbrica americana (Youtube&co.), di quando mi chiese di prenderle la pasta da forno e non la presi perché "può contenere latticini" e si inc**ò tentando di spiegarmi che non li conteneva e mettendosi a ridere addirittura perché, povero fesso, so che alcune fabbriche producono più prodotti e "può contenere latticini" significa proprio che potrebbe contenere derivati animali(nel suo caso) ma per la sua coerenza no; di quanto ho sopportato le cene e cenette del "io sto diventando fruttariano" "io sono crudista", ancora di tutti i disagi familiari, in amicizia, della pseudo superiorità corrisposta ad un fallimento generale.
Quello che posso affermare, senza vergognarmi e senza cattiveria, è che la stragrande maggioranza di sti fanatici ha problemi seri, e forse sarebbe meglio aiutarli in qualche modo.. Che sia un amico o uno psicologo, è innegabile la loro maniacalità e il loro volersi erigere a paladini della giustizia. Posso dire, state lontano dai fanatici, e non avvicinatevi troppo anche a quelli che lo sono meno. Una cosa l'ho capita, si sentono migliori rispetto agli altri a prescindere, è una cosa che in verità potete dedurre anche voi, senza troppi sforzi.
Riporto una mia analisi in conversazione con un amico:
Parliamo di persone non solo disturbate, ma anche aiutate nell'esserlo, supportate da fandonie stratosferiche e da limiti inventati e serviti (ovviamente veg). La cosa più grave non è il contesto tra associazioni di propaganda e ignoranza dei veggyveg, ma la superbia ancestrale che ritengono di avere, su chiunque. Il ragionamento è semplice "Io NON faccio una cosa poiché ho capito qualcosa in più di te, povero inconsapevole". La realtà è "io sono una persona disadattata senza valori, hipster e pseudo anticonformista, tant'è che nella maggioranza dei casi oltre ad essere un estremista represso senza vita sociale, nonché un fallito della più aulica specie, credo in maniera totalmente ignorante a cose senza basi minimamente scientifiche e logiche."
Le cause sono diverse...fallimenti, rapporto non idoneo con la propria famiglia, insicurezze, mancanza di contatto con la realtà.
Come di conseguenza, o meglio come gli estremisti, è ovvio che si cerca il proprio simile. La differenza è che nei normali casi (un partito politico, una associazione, un movimento) ci si confronta con diverse fazioni, invece per gli estremisti si sa... si cerca supporto per le proprie debolezze.
La cosa sconfortante è sapere che queste sono persone consapevoli di essere estremiste.
Immagina che significa passare la giornata e pensare alla "soddisfazione" di "wow nel mio piatto non c'era un essere vivente".
Ci si crea una effimera consapevolezza di benessere, una droga appunto. La droga non porta pochi sintomi... ma diversi sintomi: dai cibi, ai detersivi (pseudo salva ambiente, senza che loro sappiano cosa c'è dentro), fino alla raccolta differenziata (cosa giusta)..insomma tutti temi comuni...non disdegnando, in taluni casi, di utilizzare plastica e robaccia sintetica che ammorba peggio di cibo del mc donald, come l'utilizzo di acqua sproporzionato per lavare piatti, consumo di energia a paletta... quelle comodità nostre.
Quindi come puoi ben notare... vistosi per i temi sociali... ipocriti per i temi personali...ossia...se mi vedono faccio bene, quando non mi vedono lo so solo io. (o magari non si rendono nemmeno conto, proprio per egocentrismo)
Anche i prodotti da bagno non testati sugli animali (ovviamente tutti testati, cambia la dicitura "sperimentato" "testato clinicamente", "clinicamente testato" che può indicare test su animali, persone, bambini e chissà cosa)
Insomma, un'accozzaglia di ignoranza e mancanza di contatto con la realtà. Un businness per chi vende prodotti di questo tipo, costosi e di scarsa qualità, in verità. Robaccia preconfezionata e schifezze pseudo orientali tipo "seitan" e "tofu" spacciati per ingredienti di qualità.
Il discorso alla fine, gira e rigira, è semplice, soprattutto sul versante "animali".
Poveracci, quelli pensano davvero che la dimostrazione d'affetto di un animale è tutta loro ed unica, al pari se non meglio di un rapporto con una persona. Lo sa anche un bambino di cinque anni che se dai da mangiare ad un cane per tot mesi e poi per altri tot sono io che do da mangiare al cane, quest'ultimo si abitua ed affeziona a me. Ma sono da comprendere, sti poveracci, alla fine hanno determinate mancanze d'affetto che devono colmare, e un animale in parte può farlo proprio perché dona affetto incondizionato...appunto..a chiunque."
Direi che c'è poco altro da aggiungere. Una sola cosa: mai andare a ficcarsi in mezzo agli estremisti di sta ceppa, altrimenti è un inferno.
La lettura darà molte conferme ai nostri sospetti ma anche nuovi punti di vista:
"Tutto inizia nel 2012 in periodo di Settembre quando tutti gli universitari sono in cerca di casa. C'ero anche io in quel gruppo di disperati e non avevo tempo da perdere, così rimboccandomi le maniche decisi di andare a vedere una casa in una buona zona qui a Roma. Nulla di apparentemente strano, una casa mezza decente ad un prezzo idoneo, su per giù, con altre due persone, ragazze di preciso. Non sapevo cosa mi aspettasse effettivamente, ma ti assicuro che il periodo passato lì è stato uno dei peggiori in assoluto. Spesso si sentono storie di "screzi" tra coinquilini, ma qui parliamo proprio di disturbi veri e propri, robe che c'avevo il malessere ad entrare in quella casa. Chiuso in stanza a studiare più tempo possibile per non vedere certe facce e per non dover tollerare determinati modi.
Faccio un passo indietro, la tizia in questione era una vegana della peggior specie, ma lo aveva tenuto nascosto per quel poco di tempo che mi è bastato per chiedere "cosa sono 'sti hamburger di soia?" figuratevi quando assaggiai il seitan. Bene... senza calarmi nel personale e riassumendo, ho avuto la malaugurata sfiga di vivere con una vegana per un anno e mezzo, prima di andarmene, finita la pazienza e raggiunto un limite intollerabile.
Ci sono vegani e vegani come ci sono vegani e "vegardi" (è un nomignolo che ho dato ai vegani estremisti NDR), la sola cosa che posso affermare con certezza e senza alcuna cattiveria, è che la stragrande maggioranza di queste persone ha subito qualcosa di forte nella propria vita.
Non è una illazione campata in aria, io sono abbastanza espansivo quando conosco delle persone e mi incuriosisco dei caratteri altrui, seppure in questo caso, dopo aver capito determinate cose non potevo far altro che rinchiudermi per evitare contatti.
Riprendendo il discorso "causa-effetto" basti pensare che, la seconda ragazza, onnivora a suo tempo, diventò vegana influenzata inizialmente dalla vegarda originaria e successivamente per introduzione nella cerchia di scoppiati che venivano a casa per gozzovigliare con delle pietanze che... lascio alla vostra immaginazione. La ragazza in questione, la neo-vegana, non è una ragazza che si è casualmente interessata, ha avuto molti problemi nell'arco della sua vita..ovviamente evito di fare nomi ma, ad esempio: genitori divorziati, rapporti con uomini molto più grandi di lei, zero amicizie, si tagliava perfino; e una volta, fu molto pesante, tentò il suicidio tramite ingestione di farmaci. Sì, non è una c***o di storia inventata, tentò davvero il suicidio a causa di un vegano del quale si era invaghita, ed ovviamente era già stata influenzata dalle nefandezze di quei poveracci.
Questa cosa mi fece riflettere molto sulla questione, tant'è che iniziai a compatirli più che odiarli. Conobbi i loro "amici", con divari di età a tavola che andavano dai 20 ai 40 anni, e già potete capire che, a prescindere dal carattere altrui, è difficile che persone con divari di età tali si frequentino. Erano davvero tristi, ossessionati dal cibo, passavano serate a discutere di cibo e di cibo e ancora di sto ca**o di cibo loro. Il livello culturale era davvero basso, io che studio materie scientifiche ero costretto a sentirne di tutti i colori. Solite cose, sapete bene in cosa credono quei disadattati.
Ah, ecco, disadattati, era questo il termine che li definiva meglio. Quasi tutti erano senza un lavoro fisso, ovviamente pochi amici, se non lavori "umili"(certo di tutto rispetto), ma si vedeva che avevano dei seri problemi, si leggeva facile in volto che di sicuro qualche debolezza c'era.
Ad esempio, la vegarda primaria, che devo dire non mi ha mai imposto il suo credo (e menomale), non aveva un buon rapporto coi genitori, si lamentava del suo "lavoro"...chiamalo lavoro guadagnare a provvigioni , non aveva amici e si lamentava del fatto che usciva poco, ma soprattutto non riusciva ad avere relazioni fisse con ragazzi. Per dire, a prescindere dai modi e gusti altrui, fa strano vedere una persona che quando non frequenta nessuno si fa i fatti suoi e quando deve frequentare un ragazzo, ogni santa volta, deve averne più di uno. Robe che in quei periodi prima non usciva con nessuno e poi il pomeriggio con uno e la sera con un altro.
Ok, sì, dite quel che volete, libertà sessuale e co. Ma rimane una cosa abbastanza inconcludente e provocatoria, come dire (e lo diceva) "che non è giusto che si provi amore per una persona, si può provare anche per più persone contemporaneamente". Sì, ok, peccato che iniziò a dire queste cose dopo aver visto i video di un tale su youtube, la loro sacra Bibbia. Da aggiungere la sua ovvia sparata sui coetanei "sistemati e sposati" per i quali provava invidia. Ah, per i suoi rapporti, una serie di fallimenti senza sosta. Ovviamente provocava anche me, fidanzato e felicemente tale, tirando fuori, dal nulla, cose come "Mi è sembrato di vedere la tua ragazza con un altro venerdì scorso"...cose che...con la mia ragazza ci parlai tutto il tempo quel venerdì a cui si riferiva...infine in risposta al mio tono scherzoso (trattenuto)... concluse con "no ma non era lei... ci somigliava". Altro da dire su battute di questo tipo... sinceramente mi fermerei qua perché c'è molto altro.
Altra cosa, diceva di non sopportare l'odore della carne, quindi indirettamente apriva finestre e chiudeva porte per non sentire l'odore (che casomai gli faceva gola). Ricordo ancora quando, tagliando un pezzo di carne cruda da cucinare, venne in cucina dicendo lamentosamente "ma serve a me quel coltello!!". Io, come sempre facendo il finto tonto risposi "te lo lavo e poi lo usi". Sì ovviamente rispettavo la scelta e lavavo le padelle dove cucinavo carne e non, ripassando anche due volte.
C'è ovviamente dell'altro, tipo il suo puccioso cagnolino che trattava a mo di figlio. Avete presente quelle persone con spiccata ipocrisia che rientrando a casa dal lavoro salutano il proprio animale domestico con "Bello mio, bambino mioo! Ti sono mancata? Vieni qua amore mio" E come tale lo trattava, al pari di un essere vivente, anzi no, meglio. "E' vegano il mio cane" diceva, certo! Solo croccantini vegetali, però quando cucinavo io stava sempre pronto sotto i fornelli a prendere qualcosa che cadeva o a reclamare cibo, di origine animale ovviamente. Ma no, veniva subito richiamato e rinchiuso in stanza. Bah, dicono che son gusti ma la vedo dura.
A parte questi episodi, erano tutte persone che si ritenevano non solo superiori ma anche furbi. E via con lo sminuire altre persone, con battute poco carine, sempre con continue intrusioni anche quando si portavano amici a casa (eh, la mancanza di attenzioni). Vi lascio immaginare la superiorità nel gestire la casa, nella pulizia (rigorosamente architettata prima che qualcuno dovesse visitare casa per un cambio di stanze in affitto) o rigorosamente distribuita a seconda dei propri impegni e non quelli degli altri. Faceva la furba, io gli davo corda perché, povero fesso, mi faceva anche pena e non volevo creare scontri. Ma ad ogni cosa c'è un limite ed ognuno ha la propria pazienza. Dopo aver sopportato cene e feste del ca**o, dopo aver visto qualunque tipo di cibo di origine imprecisata, discorsi su multinazionali e lobby della karne!1! (poi aprivi la dispensa ed era tutto Carrefour e compagnia bella preconfezionata di chissà quale schifo). Dopo aver sopportato ca**ate di ogni genere, fastidi sul fatto che fumassi (e sul contratto nulla me lo impediva), arrivò il giochetto fastidioso dell'affitto, che ridusse perché voleva una persona in più in casa..così da 3 a 4 ebbi la fantastica detrazione di ben 30 euro con un cesso solo in casa (ma questo a prescindere dal vegardismo fu solo disonestà accompagnata da una ripartizione scandalosa delle bollette in percentuali, maggiori per chi stava in singola).
Resistetti anche quando, come ormai di norma, la sua amica andava la mattina a fare "colazione" a casa nostra. Ebbi la sfiga di avere la stanza attaccata alla cucina, e il letto dalla parte del muro che divideva i due ambienti. Mi svegliavo spesso con discorsi sui vegani che vengono trattati male (e non si parlava di altro). Una mattina stavo facendo il caffè e l'amica in questione, mentre parlavano di come sia possibile uccidere conigli, con fare abbastanza spinto e irrispettoso si rivolse al povero cristo che sono, appena in piedi, mentre facevo finta di stare lì ad ascoltare, per cortesia, e per evitare di andarmene a farmi i fatti miei "MA TU LI MANGI I CONIGLI? MA COME FAI A MANGIARLI?" quasi sbraitando, con le mani sul tavolo, tipo inquisizione. Pensate alle 8 di mattina, appena in piedi una cosa del genere..risposi senza pensarci "a me piace il coniglio coi piselli..." non mi ero reso conto haha, non sia mai l'avessi detto aggiunsi in extremis "va be non lo mangio spesso", salvandomi in corner e dirigendomi in stanza.
Una mattina la povera vegarda non pensava fossi in casa, fatto sta che mi svegliai con le sue urla, e dico urla, sempre al solito orario mattutino "CERTO CHE NON LE FANNO LE PUBBLICITà COI VEGANI, è PIù BELLO VEDERE UNO CHE MANGIA UN PEZZO DI CARNE SECONDO LORO, CHE UNO CHE SI MANGIA LA SOIA". Fu una delle poche volte in cui non resistetti...uscii di camera e la poveraccia si rese conto dell'errore e mesta mesta si ridimensionò, presi due belle uova e iniziai a friggere a tutto volume uova strapazzate. Potrei raccontare dei disagi, del calendario degli "animalisti italiani" appeso in corridoio...con testimonial famosi truccati e ritruccati con chissà quali cosmetici. Potrei parlare dei tentativi inutili di spiegare come funzionasse l'apparato digerente. Del fatto che da quando era veggy vegarda non aveva le mestruazioni, di quando mi tentò di far vedere il video dei pulcini triturati in chissà quale fabbrica americana (Youtube&co.), di quando mi chiese di prenderle la pasta da forno e non la presi perché "può contenere latticini" e si inc**ò tentando di spiegarmi che non li conteneva e mettendosi a ridere addirittura perché, povero fesso, so che alcune fabbriche producono più prodotti e "può contenere latticini" significa proprio che potrebbe contenere derivati animali(nel suo caso) ma per la sua coerenza no; di quanto ho sopportato le cene e cenette del "io sto diventando fruttariano" "io sono crudista", ancora di tutti i disagi familiari, in amicizia, della pseudo superiorità corrisposta ad un fallimento generale.
Quello che posso affermare, senza vergognarmi e senza cattiveria, è che la stragrande maggioranza di sti fanatici ha problemi seri, e forse sarebbe meglio aiutarli in qualche modo.. Che sia un amico o uno psicologo, è innegabile la loro maniacalità e il loro volersi erigere a paladini della giustizia. Posso dire, state lontano dai fanatici, e non avvicinatevi troppo anche a quelli che lo sono meno. Una cosa l'ho capita, si sentono migliori rispetto agli altri a prescindere, è una cosa che in verità potete dedurre anche voi, senza troppi sforzi.
Riporto una mia analisi in conversazione con un amico:
Parliamo di persone non solo disturbate, ma anche aiutate nell'esserlo, supportate da fandonie stratosferiche e da limiti inventati e serviti (ovviamente veg). La cosa più grave non è il contesto tra associazioni di propaganda e ignoranza dei veggyveg, ma la superbia ancestrale che ritengono di avere, su chiunque. Il ragionamento è semplice "Io NON faccio una cosa poiché ho capito qualcosa in più di te, povero inconsapevole". La realtà è "io sono una persona disadattata senza valori, hipster e pseudo anticonformista, tant'è che nella maggioranza dei casi oltre ad essere un estremista represso senza vita sociale, nonché un fallito della più aulica specie, credo in maniera totalmente ignorante a cose senza basi minimamente scientifiche e logiche."
Le cause sono diverse...fallimenti, rapporto non idoneo con la propria famiglia, insicurezze, mancanza di contatto con la realtà.
Come di conseguenza, o meglio come gli estremisti, è ovvio che si cerca il proprio simile. La differenza è che nei normali casi (un partito politico, una associazione, un movimento) ci si confronta con diverse fazioni, invece per gli estremisti si sa... si cerca supporto per le proprie debolezze.
La cosa sconfortante è sapere che queste sono persone consapevoli di essere estremiste.
Immagina che significa passare la giornata e pensare alla "soddisfazione" di "wow nel mio piatto non c'era un essere vivente".
Ci si crea una effimera consapevolezza di benessere, una droga appunto. La droga non porta pochi sintomi... ma diversi sintomi: dai cibi, ai detersivi (pseudo salva ambiente, senza che loro sappiano cosa c'è dentro), fino alla raccolta differenziata (cosa giusta)..insomma tutti temi comuni...non disdegnando, in taluni casi, di utilizzare plastica e robaccia sintetica che ammorba peggio di cibo del mc donald, come l'utilizzo di acqua sproporzionato per lavare piatti, consumo di energia a paletta... quelle comodità nostre.
Quindi come puoi ben notare... vistosi per i temi sociali... ipocriti per i temi personali...ossia...se mi vedono faccio bene, quando non mi vedono lo so solo io. (o magari non si rendono nemmeno conto, proprio per egocentrismo)
Anche i prodotti da bagno non testati sugli animali (ovviamente tutti testati, cambia la dicitura "sperimentato" "testato clinicamente", "clinicamente testato" che può indicare test su animali, persone, bambini e chissà cosa)
Insomma, un'accozzaglia di ignoranza e mancanza di contatto con la realtà. Un businness per chi vende prodotti di questo tipo, costosi e di scarsa qualità, in verità. Robaccia preconfezionata e schifezze pseudo orientali tipo "seitan" e "tofu" spacciati per ingredienti di qualità.
Il discorso alla fine, gira e rigira, è semplice, soprattutto sul versante "animali".
Poveracci, quelli pensano davvero che la dimostrazione d'affetto di un animale è tutta loro ed unica, al pari se non meglio di un rapporto con una persona. Lo sa anche un bambino di cinque anni che se dai da mangiare ad un cane per tot mesi e poi per altri tot sono io che do da mangiare al cane, quest'ultimo si abitua ed affeziona a me. Ma sono da comprendere, sti poveracci, alla fine hanno determinate mancanze d'affetto che devono colmare, e un animale in parte può farlo proprio perché dona affetto incondizionato...appunto..a chiunque."
Direi che c'è poco altro da aggiungere. Una sola cosa: mai andare a ficcarsi in mezzo agli estremisti di sta ceppa, altrimenti è un inferno.