3 miti da sfatare sulla "vivisezione" della LAV
Ieri apro Facebook e mi trovo di fronte uno spettacolo indecente e che mi ha lasciato letteralmente sbigottito: quella bella figliola di Michela Kuan che "interroga" la bocca della verità sulla "vivisezione" e poi riporta i così detti "miti da sfatare" raccontando solo "la verità e nient'altro che la verità". Insomma, pare che la bocca della verità sia ora un metodo scientifico veritiero!
Non sto qua a sottolineare quanto quella pagliacciata lasci il tempo che trova, quindi vediamo di concentrarci su questi famosi tre miti da sfatare.
Apro la pagina linkata insieme alla foto e già mi trovo di fronte alla prima menzogna: la foto di un cucciolo di beagle. Inutile ripetere a questa gente che i cani sono solamente lo 0,01% del totale degli animali usati nella ricerca (e non vivisezione), non gli entra proprio in testa oppure non fa abbastanza presa sulle persone che magari hanno un cane e lo proiettano al posto del "povero ratto".
La presentazione del tutto poi è fantastica: "... con il contributo di Michela Kuan, biologa e responsabile di LAV vivisezione" responsabile lega anti vivisezione vivisezione. Repetitia Iuvant immagino.
Subito dopo le frasette, che secondo loro distruggono decenni di scienza:
In una intervista fogna hanno messo fra i "test senza anestesia" dei fantomatici "test psichiatrici"... saranno mica i test comportamentali in cui piazzi un ratto, o un topo, in un labirinto e verifichi la sua memoria (ad esempio)? Oltre che delle operazioni che non andrebbero sicuramente a buon fine senza anestesia, come trapianti. Malafede è un eufemismo, questa è pura criminalità.
E questo polpettone di balle colossali, mezze verità e diffamazioni gravissime avrebbe sfatato il "mito" che la SA non è la vivisezione. E pensano pure di aver fatto un buon lavoro.
Secondo mito:
Il 51% dei farmaci viene ritirato dopo il commercio per gravi reazioni avverse, centinaia di migliaia le persone morte ogni anno per effetti collaterali non diagnosticati su animali (In alcuni casi i medicinali vengono commercializzati dopo i soli test in vitro e sicuramente alcuni di loro vengono ritirati una volta ogni tanto. Altri vengono ritirati perché ne è stato sintetizzato uno migliore. Inoltre ricordo per l'ennesima volta che questi effetti collaterali non sono stati diagnosticati nemmeno sulle persone nei test clinici e non vedo come dovrebbero convincermi della non bontà dei test su animali o in vitro.). I test su animali sono un paravento giuridico per continuare a mettere in commercio sostanze pericolose, perché per l’industria noi non siamo pazienti da curare, ma clienti a cui vendere sostanze spesso inutili o dannose (Questa affermazione è troppo stupida per essere presa sul serio. Dai, non ci credo! I test sugli animali salvano milioni di vite e sono un COSTO enorme, affermare che si tratta di un "paravento giuridico" è una baggianata clamorosa, inoltre sono inutili anche i test sulle persone? Perché secondo la loro "logica" neanche quelli sono "predditivi").
Rispetto alla proposta di etichettare obbligatoriamente i farmaci con la dicitura “sperimentato su animali”, fatta impropriamente sua dall’AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco - che si conferma così non ente terzo e indipendente (Non è indipendente perché dice la verità invece di mentire spudoratamente come voi?) - a questa didascalia andrebbe aggiunto “testato su umani, tra i quali bambini, volontari sani, persone del Sud del Mondo, involontari nelle corsie ospedaliere...", e così via (I test sulle persone "del sud del mondo" avvengono proprio perché alcuni vogliono risparmiare sulla sperimentazione sia animale che nei test clinici. Appunto abolendola diventeranno le nuove cavie di tutte le case farmaceutiche, non solo delle più disoneste)."
A proposito di farmaci ritirati e persone che muoiono linko un articolo di RV (AFdSA) che spiega in modo leggero come funziona questa strumentalizzazione becera delle statistiche.
Terzo mito:
Aridanghete con le reazioni avverse non diagnosticate su animali! Ma per questi i test sulle persone esistono solo quando gli fanno comodo? Ma se non è malafede questa come la si deve definire?
Questo, signori, è quello che loro chiamano "sfatare" i miti sulla SA in Italia, tutto approvato dalla peer review della bocca della verità! Che dire, nulla di nuovo sotto il sole, ma se lo dice una "biologa" che in biologia non ha combinato un tubo e lo fa pure mettendo la mano dentro un pezzo di marmo, sicuramente è vero!
Non sto qua a sottolineare quanto quella pagliacciata lasci il tempo che trova, quindi vediamo di concentrarci su questi famosi tre miti da sfatare.
Apro la pagina linkata insieme alla foto e già mi trovo di fronte alla prima menzogna: la foto di un cucciolo di beagle. Inutile ripetere a questa gente che i cani sono solamente lo 0,01% del totale degli animali usati nella ricerca (e non vivisezione), non gli entra proprio in testa oppure non fa abbastanza presa sulle persone che magari hanno un cane e lo proiettano al posto del "povero ratto".
La presentazione del tutto poi è fantastica: "... con il contributo di Michela Kuan, biologa e responsabile di LAV vivisezione" responsabile lega anti vivisezione vivisezione. Repetitia Iuvant immagino.
Subito dopo le frasette, che secondo loro distruggono decenni di scienza:
“La vivisezione non esiste più, la sperimentazione animale è infatti un’altra cosa”
"Il termine
sperimentazione è ugualmente corretto: un cane può essere ucciso
lasciandolo morire di stenti anche senza operarlo (morire di stenti? Mai successo), come nel caso del
nuoto forzato dove, non trovando appiglio l'animale nuota per ore fino
allo stremo delle forze (Notizia già confutata facilmente). Purtroppo però la parola vivisezione è attuale,
perché gli animali sono vivi (e spesso coscienti!) e sono sottoposti a
interventi come stimolazioni elettriche profonde nel cervello (il cervello non ha recettori del dolore, mai visto gente suonare il violino mentre li operano? Stessa cosa.), fratture,
lesioni midollari, termo ablazioni, trapianti di organi...tutto senza
anestesia (Senza anestesia!? Ma questi sono pazzi! Questa è diffamazione aggravata: è contro la legge fare qualsiasi test SENZA anestesia, ci sono solo piccole deroghe, ma sono una minima parte in cui l'anestesia o è inutile, come nei prelievi di sangue, o falserebbe i risultati dei test. Una querela ci starebbe veramente bene, come la schiuma sulla birra)! Tragicamente in Italia il numero delle procedure senza
anestesia sono raddoppiate negli ultimi anni (Il doppio delle iniezioni pensa un po' che ecatombe!)."In una intervista fogna hanno messo fra i "test senza anestesia" dei fantomatici "test psichiatrici"... saranno mica i test comportamentali in cui piazzi un ratto, o un topo, in un labirinto e verifichi la sua memoria (ad esempio)? Oltre che delle operazioni che non andrebbero sicuramente a buon fine senza anestesia, come trapianti. Malafede è un eufemismo, questa è pura criminalità.
E questo polpettone di balle colossali, mezze verità e diffamazioni gravissime avrebbe sfatato il "mito" che la SA non è la vivisezione. E pensano pure di aver fatto un buon lavoro.
Secondo mito:
“Come ci si curerebbe senza la sperimentazione animale”?
"I vivisettori spesso ripetono che, se non si sperimentasse
sugli animali, bisognerebbe farlo sugli esseri umani: ma questo succede
già! Infatti in tutto il mondo le leggi impongono il passaggio
sull’uomo dopo i test su animali, prova indiscutibile che non possiamo
fidarci dei dati ottenuti negli animali perché, se fossero realmente
predittivi, si passerebbe direttamente dal modello animale alla
commercializzazione (Forse si sperimenta sugli animali per verificare la validità di una sostanza, o composto, evitando di mietere vittime? Forse dopo si sperimenta sulle persone per capire come riprodurre i risultati ottenuti nelle cavie senza effetti collaterali troppo pesanti? No eh, parliamo di "predditività" e intortiamo la gente).Il 51% dei farmaci viene ritirato dopo il commercio per gravi reazioni avverse, centinaia di migliaia le persone morte ogni anno per effetti collaterali non diagnosticati su animali (In alcuni casi i medicinali vengono commercializzati dopo i soli test in vitro e sicuramente alcuni di loro vengono ritirati una volta ogni tanto. Altri vengono ritirati perché ne è stato sintetizzato uno migliore. Inoltre ricordo per l'ennesima volta che questi effetti collaterali non sono stati diagnosticati nemmeno sulle persone nei test clinici e non vedo come dovrebbero convincermi della non bontà dei test su animali o in vitro.). I test su animali sono un paravento giuridico per continuare a mettere in commercio sostanze pericolose, perché per l’industria noi non siamo pazienti da curare, ma clienti a cui vendere sostanze spesso inutili o dannose (Questa affermazione è troppo stupida per essere presa sul serio. Dai, non ci credo! I test sugli animali salvano milioni di vite e sono un COSTO enorme, affermare che si tratta di un "paravento giuridico" è una baggianata clamorosa, inoltre sono inutili anche i test sulle persone? Perché secondo la loro "logica" neanche quelli sono "predditivi").
Rispetto alla proposta di etichettare obbligatoriamente i farmaci con la dicitura “sperimentato su animali”, fatta impropriamente sua dall’AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco - che si conferma così non ente terzo e indipendente (Non è indipendente perché dice la verità invece di mentire spudoratamente come voi?) - a questa didascalia andrebbe aggiunto “testato su umani, tra i quali bambini, volontari sani, persone del Sud del Mondo, involontari nelle corsie ospedaliere...", e così via (I test sulle persone "del sud del mondo" avvengono proprio perché alcuni vogliono risparmiare sulla sperimentazione sia animale che nei test clinici. Appunto abolendola diventeranno le nuove cavie di tutte le case farmaceutiche, non solo delle più disoneste)."
A proposito di farmaci ritirati e persone che muoiono linko un articolo di RV (AFdSA) che spiega in modo leggero come funziona questa strumentalizzazione becera delle statistiche.
Terzo mito:
“Un coltura (UN coltura...) cellulare non può sostituire la complessità di un organismo”
"Assolutamente vero, peccato che se l’organismo è diverso il dato che
otteniamo sia inutile (l'importante è esserne convinti). Cani, conigli, topi etc. sono biologicamente
diversi da noi e nessun ricercatore potrà mai affermare di sapere
perfettamente cosa succede durante l’esperimento (I beagle hanno un apparato cardiocircolatorio e respiratorio molto simili ai nostri, si chiamano modelli)! Infatti dalla
differenza genetica (e la loro espressione in proteine), a quella
fisiologica, anatomica e fenotipica (nessuno di noi si confonderebbe tra
un bambino e un ratto) l’indice di errore aumenta esponenzialmente,
come dimostra l’alto indice di fallimento dei test su animali (superiore
del 90%) e la gravi reazioni avverse ai farmaci non preventivamente
diagnosticate su animali."Aridanghete con le reazioni avverse non diagnosticate su animali! Ma per questi i test sulle persone esistono solo quando gli fanno comodo? Ma se non è malafede questa come la si deve definire?
Questo, signori, è quello che loro chiamano "sfatare" i miti sulla SA in Italia, tutto approvato dalla peer review della bocca della verità! Che dire, nulla di nuovo sotto il sole, ma se lo dice una "biologa" che in biologia non ha combinato un tubo e lo fa pure mettendo la mano dentro un pezzo di marmo, sicuramente è vero!
Probabilmente è un discorso che è già stato fatto ma mi pare utile sottolineare una cosa sulla questione del "paravento giuridico". Qui dicono che la SA è appunto un modo per parare le spalle delle grandi industrie farmaceutiche perché, potendo garantire che il farmaco è testato sugli animali, sono al sicuro da denunce etc. Ci sarebbe tutta una serie di errori in questo ragionamento, provo a regionarci su un attimo:
RispondiElimina1 - poniamo che la LAV riesca a cambiare la legge e a non rendere più obbligatoria la SA, in questo modo le case farmaceutiche non sarebbero più costrette a fare SA e i farmaci non sperimentati su animali sarebbero a norma di legge. In quale modo questo dovrebbe migliorare la situazione? Le case farmaceutiche avrebbero comunque le spalle coperte e (noi sappiamo) aumenterebbero drasticamente gli effetti collaterali nella sperimentazione umana.
2 - appunto esiste la sperimentazione umana! se ne ricordano e dimenticano a velocità supersonica! il farmaco che ha passato la SA deve passare la SU per poter essere messo in commercio, chiaro? la DEVE passare... anche questo sarebbe un paravento giuridico, allora? la sola SA non offre nessuna garanzia legale alle industrie.
3 - infine, ma questo è stato detto, la SA per le industrie farmaceutiche non è una garanzia o un paravento, è un'enorme spesa e un altrettanto enorme vincolo. Alle case farmaceutiche la sperimentazione animale non piace per nulla e, se proprio vogliamo prendere una posizione contraria alle big pharma, vietare la sperimentazione animale è una delle cose più stupide in assoluto.
A pensare male e in maniera anche un po' complottista viene da pensare che questi minchioni siano pagati dalle case farmaceutiche disoneste per far abolire la SA e tagliare radicalmente i costi.
EliminaPerché è l'unica cosa che si otterrebbe, a discapito di TUTTI, quindi o sono immensamente coglioni o sono immensamente corrotti.
Ma forse è solo paranoia.
Le affermazioni della Kuan devono assolutamente essere vere, se hanno passato la validazione di un tombino!
RispondiEliminaPerché la "bocca della verità" è questo: un tombino che nell'antica Roma chiudeva un canale di scolo e su cui si camminava; probabilmente raffigura una divinità delle acque.
Intorno c'è la leggenda che mozzi le mani a chi mente, ma è una leggenda per turisti: i giapponesi stanno in fila ore per fare una foto come quella della Kuan!
Che ridere! Gli animalari devono proprio essere alla frutta per fare una cosa simile... alla LAV sono proprio senza vergogna.
Bhe, noi ci ridiamo sopra, ma anche tutto il resto di quanto affermano e fanno è ridicolo a questo livello! Solo che spesso non ce ne rendiamo conto perché non abbiamo le conoscenze giuste per capirlo!
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RispondiEliminaSugli "involontari" rido come non ho mai riso in vita mia.
RispondiEliminaQuando ricovero un tipo in reparto, per il solo fatto che si sdraia sul letto gli faccio firmare, oltre al banale consenso della privacy, quello per eventuali prelievi o esami non invasivi come ecografie, TC o RM.
Se lo opero mi firma altri due consensi, uno per l'anestesia e uno per l'intervento.
Ogni esame invasivo (gastroscopia, colonscopia) richiede un consenso a se.
Ovviamente tutto questo non è un pro-forma, anzi ci chiedono di spiegare attentamente (possibilmente di fronte a testimoni) tutti i rischi e le eventuali alternative per ogni consenso.
Riguardo gli studi, per fare il prelievo di sangue a un paziente per valutare se EVENTUALMENTE possa essere arruolato in uno studio serve firmare un consenso che per altro va in copia alla casa farmaceutica.
Figurati se gli posso dare un farmaco a sua insaputa, senza consenso.
Infatti, completamente fuori dal mondo...
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