Brambilla censura e il complotto delle case farmaceutiche
Giusto poco tempo fa avevo scritto il post "Brambilla: scacco alla regina" in cui descrivevo come la situazione che si era creata fosse parecchio scomoda per l'ex ministro che si culla i voti degli animalisti evitando di prendere le distanze da quelli estremisti. Le scelte che aveva erano tre, ognuna per lei sconveniente, e alla fine ha scelto la terza!
Cioè ha scelto di non rispondere e di censurare chiunque chiedeva una sua dichiarazione.
Ha prima messo su una pagliacciata ridicola e insulsa facendo parlare Susanna Penco al posto suo, pagliacciata in cui la biologa ha detto che Caterina ha solo strumentalizzato il dolore e che lei si vergognerebbe di fare una cosa simile.
Prima di tutto va specificato che la mascherina che portava la mantiene in vita, quindi non può decidere di toglierla quando vuole come se fossero un paio di orecchini. Accusarla di aver "strumentalizzato il dolore" per questo non solo è stupido ma è anche di molto gretto.
Fra l'altro la signora Penco non fa altro che andare in giro a farsi presentare come "biologa malata di sclerosi multipla contraria alla SA", sfrutta la sua condizione per sostenere che non è vero che i malati ne hanno bisogno. Si insomma credo proprio che il suo attacco a Caterina Simonsen sia frutto di proiezione. Proiezione e ipocrisia. Oltre che ipocrita ha pure ben poca sensibilità verso chi sta male. Ma del resto se non fosse così non tenterebbe di distruggere la ricerca...
In ogni caso questa non presa di posizione non ha soddisfatto nessuno, e allora si è attivata la vice presidente di Pro Test Italia a domandare una presa di posizione, come ha chiesto del resto Caterina.
Censurata.
Si è aggiunto un membro del comitato scientifico della stessa associazione a domandare per quale motivo non ha preso posizione ma ha fatto parlare altri.
Inutile dire che anche la seconda richiesta è stata censurata.
Allora hanno chiesto spiegazioni in modo ufficiale, a nome dell'associazione.
Censurata anche quella.
Siamo quindi di fronte alla prova tangibile che non solo Michela Vittoria Brambilla è a conoscenza delle frange violente ed estreme dell'animalismo ma che si ben guarda dal dissociarsi da tali idee ma soprattutto azioni!
Vuole i loro voti, li ha sempre voluti e ha puntato anche su di quelli!
Questo a casa mia significa essere COMPLICI, un ministro per primo dovrebbe dare il buon esempio, non tacere su tali crimini. Perché di crimini si tratta.
Piccolo esempio esplicativo per integrare per bene l'informazione, per chi ancora non conosce questi personaggi:
Cioè ha scelto di non rispondere e di censurare chiunque chiedeva una sua dichiarazione.
Ha prima messo su una pagliacciata ridicola e insulsa facendo parlare Susanna Penco al posto suo, pagliacciata in cui la biologa ha detto che Caterina ha solo strumentalizzato il dolore e che lei si vergognerebbe di fare una cosa simile.
Prima di tutto va specificato che la mascherina che portava la mantiene in vita, quindi non può decidere di toglierla quando vuole come se fossero un paio di orecchini. Accusarla di aver "strumentalizzato il dolore" per questo non solo è stupido ma è anche di molto gretto.
Fra l'altro la signora Penco non fa altro che andare in giro a farsi presentare come "biologa malata di sclerosi multipla contraria alla SA", sfrutta la sua condizione per sostenere che non è vero che i malati ne hanno bisogno. Si insomma credo proprio che il suo attacco a Caterina Simonsen sia frutto di proiezione. Proiezione e ipocrisia. Oltre che ipocrita ha pure ben poca sensibilità verso chi sta male. Ma del resto se non fosse così non tenterebbe di distruggere la ricerca...
In ogni caso questa non presa di posizione non ha soddisfatto nessuno, e allora si è attivata la vice presidente di Pro Test Italia a domandare una presa di posizione, come ha chiesto del resto Caterina.
Censurata.
Si è aggiunto un membro del comitato scientifico della stessa associazione a domandare per quale motivo non ha preso posizione ma ha fatto parlare altri.
Inutile dire che anche la seconda richiesta è stata censurata.
Allora hanno chiesto spiegazioni in modo ufficiale, a nome dell'associazione.
Censurata anche quella.
Siamo quindi di fronte alla prova tangibile che non solo Michela Vittoria Brambilla è a conoscenza delle frange violente ed estreme dell'animalismo ma che si ben guarda dal dissociarsi da tali idee ma soprattutto azioni!
Vuole i loro voti, li ha sempre voluti e ha puntato anche su di quelli!
Questo a casa mia significa essere COMPLICI, un ministro per primo dovrebbe dare il buon esempio, non tacere su tali crimini. Perché di crimini si tratta.
Piccolo esempio esplicativo per integrare per bene l'informazione, per chi ancora non conosce questi personaggi:
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RispondiEliminaSusanna Penco. "Ricercatrice malata contraria alla SA". Tre bugie.
RispondiEliminaIniziamo da "ricercatrice". Qualcuno è riuscito a vedere un suo CV completo di pubblicazioni ? No ? Nemmeno io. Il motivo è che una accurata ricerca su PubMed rivela un contributo alla scienza omeopatico, alla sesta diluzione. Una manciata di nomi intermedi (ossia contributi marginali) in articoli insignificanti su riviste dall'impact factor inesistente. Articoli prontamente ignorati dalla comunità scientifica. Diciamocelo: con un CV così uno studente che finisce il PhD non ha nessuna speranza di entrare come Post Doc in un centro ricerche. Ma ovviamente se parliamo di concorsi pubblici in università dove si prende il posto statale per anzianità il discorso cambia. Quando la prima parola invece che "Ricercatrice" dovrebbe essere "Impiegata statale parcheggiata in una università".
Veniamo a "malata". Ad litteram sarebbe vero, pare abbia la SM, e lo sbandiera per ogni dove (a proposito di strumentalizzazione). Tuttavia la vedo camminare, parlare, e rilasciare un sacco di interviste. Quindi, fermo restando che la "malattia" c'è pare evidente che la stessa sia ben sotto controllo.
Sotto controllo da parte di cosa? Di farmaci. Farmaci ottenuti con la Sperimentazione Animale. Tralascio la dubbia morale secondo la quale per questa signora sarebbe lecito vietare la Sperimentazione Animale anche se questo impedirebbe o quanto meno rallenterebbe lo sviluppo di ALTRI farmaci per ALTRE malattite, laddove i farmaci con cui si cura lei esistono già (come per gli animali, anche alcuni pazienti sono più uguali degli altri). Mi limito a dire che, non rifiutando questa signora i farmaci provenienti dalla SA, la sua condizione attuale è quella di "curata" più che di "malata".
La parte più scandalosa della definizione è però nel "contraria alla SA", sarebbe ridicola per l'analogia con "maledetti cacciatori assassini, vado a mangiare una bistecca per non pensare a voi, perchè tanto le bistecche crescono sugli alberi", se non fosse che è difficile ridere, visti i danni che questa signora sta facendo al mondo scientifico.
Leggendo i pochi e poco significativi lavori a cui la signora ha contribuito si trovano esperimenti fatti crescendo cellule cerebrali ed epatiche di topo in siero fetale bovino. E' facile capire che i topi non hanno donato volontariamente il fegato e il cervello ed è ovvio ipotizzare che non fossero morti di morte naturale, quanto al siero fetale bovino (FCS o FBS, Fetal calf Serum o Fetal Bovine Serum) anche solo wikipedia fornisce una descrizione chiara di che cosa sia e come venga ottenuto, per chi è poco sensibile si possono trovare dettagli visivi quì: http://www.occupyforanimals.org/fetal-bovine-serum-or-fetal-calf-serum.html
La giustificazione pare essere "le cellule cerebrali di topo, le cellule epatiche di ratto e l'FCS non li ho estratti io, li ho comprati". Strana morale. A morte i cacciatori, la bistecca però e buona, ma tanto la mucca mica la ammazzo io.
Poco conta che l'esito di queste "ricerche" siano stati lavori totalmente ignorati dalla scienza e che nessun contributo hanno dato alla cura di dei pazienti (umani o meno): i punti in graduatoria per il prossimo concorso statale ci sono, la bistecca è buona, e l'assassino è il norcinaro, mica io.
Quindi no, per favore, smettiamo di parlare della Signora Penco come "Ricercatrice malata contraria alla SA", usiamo i titoli corretti: Susanna Penco. Impiegata statale curata con farmaci derivanti dalla SA che causa indicibili sofferenze ad animali per conservare l'impiego, e cerca notorietà sputando sulla ricerca.
Chiamiamo le cose con il proprio nome!
EliminaIncredibile montagna d'ipocrisia per Susanna "predico bene e razzolo male" Penco. La vergogna è il marchio di fabbrica animalaro per eccellenza.
RispondiEliminaIl problema è che non si accorgono di essere vergognosi.
EliminaMa piano piano sta venendo a galla la verità.
Non mi sorprende la reazione della Brambilla. Sulla sua pagina FB i commenti critici sono sistematicamente cancellati in brevissimo tempo e i loro autori vengono bannati. Quanto alla Penco, avevo già qualche dubbio. Ora ho la conferma che questa signora dispone di credibilità e onestà in dosi omeopatiche.
RispondiEliminascrisse l'uomo i cui bicipiti terrorizzano i complottisti.
RispondiEliminaHUEHUEHUEHUEHUEHUEHUEHUEHUE
EliminaOra puoi tornare nella fogna complottista da dove sei venuto
Un anno di bicipiti poderosi a Fabrizio! :D :D :D
Eliminascrisse il preadolescente con i bicipiti che spaventano.
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