sabato 8 giugno 2013

Industriali: svalutare l'euro

Ebbene si, dopo aver chiesto a gran voce il precariato, abbassato la qualità dei prodotti comprando gli scarti degli scarti degli scarti importati dalla Cina, dopo aver chiesto con urla e strilli l'imposizione dei dazi doganali alle merci estere ecco che quei coglionazzi degli imprenditori industriali tira fuori un'altra richiesta ridicola e stupida: la svalutazione dell'euro:

Cosa sostiene questa banda di coglioni inetti? L'euro vale troppo e danneggia l'industria italiana, perché si esporta con prezzi troppo alti. Secondo questi allegri mentecatti infatti il problema dell'economia italiana è questo...

Se ancora c'era qualcuno con dei dubbi che la classe di grandi imprenditori italiana (lasciamo le piccole aziende da una parte, che li qualcuno che si salva lo trovi pure) è composta da gente che ha una compostiera al posto della scatola cranica, che non contiene un cervello ma materiale biologico in putrefazione.

Facciamo bene mente locale della situazione italiana: se vendono a prezzi forse lontanamente decenti stanno usando materiali scadenti e producono in paesi poveri usando operai non specializzati, se usano buoni materiali hanno prezzi stratosferici.
In effetti i prezzi dei prodotti italiani stanno rovinando le esportazioni: costano troppo.

Ma il problema non è l'euro, è l'italia punto e basta.
Come ci ha mostrato il buon Lambrenedetto XVI nei suoi video, nel resto dell'Europa il costo generale dei prodotti è la metà o perfino meno della metà in confronto all'italia.
Ci siamo forse dimenticati la facilità con cui questi omuncoli inetti e ingordi hanno fatto passare il rapporto 1 euro mille lire, invece del rapporto 1 a 2000?
Non credo che nessuno si sia dimenticato di come i prezzi siano letteralmente raddoppiati dopo pochi mesi dall'entrata in vigore della nuova moneta.

E chi cazzo ha raddoppiato i prezzi convinto di arricchirsi alle spalle dei cittadini? Gli imprenditori, mica io!
Facendo così in poco tempo hanno appianato a livelli assurdi il costo della vita di tutto il paese, rendendo l'italia un calderone ricolmo di merda. In poco tempo i guadagni iperbolici di questi sacchi di letame si sono azzerati, ed è cominciato il lento declino del paese.

Ora eccoci qua, in un paese del cazzo mandato avanti da "imprenditori" ritardati e da un governo che li asseconda, sostenuti da operai semirincoglioniti che pretendono di salvare il posto di lavoro anche se stanno producendo macchine che si accendono girando la manovella anteriore (tanto per fare un esempio), che si agitano e non capiscono come mai non riescano più a vendere nulla e la produzione industriale crolla.

Ma chi cazzo viene a comprare della merda che costa il doppio degli altri prodotti e spesso ha pure metà della qualità?
Ma questi sono ritardati o cosa? Ma ce la fanno? Vivono in un mondo di fantasia per essere convinti che i loro mirabolanti e preziosissimi prodotti non vendano per colpa dell'euro!?

Ma anche se abbassano il valore dell'euro che cazzo credono che cambi?
Solo che compreremmo petrolio, energia e gas a prezzi più alti, e non venderemmo comunque un cazzo perché anche i prodotti della Germania risulterebbero più economici dal cambio più favorevole.

Ecco un altro motivo per cui l'italia non uscirà mai dalla crisi: classe dirigente completamente ritardata, inetta ed incapace.

Ah, credo che fra un po' chiederanno nuovamente di abbassare gli stipendi agli operai e allo stesso tempo di favorire la domanda interna, sai com'è non capendo un cazzo di economia vogliono la botte piena e la moglie ubriaca...

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