Risolvere la crisi italiana

Sembra che il nostro Paese sia stretto in una crisi continua e interminabile. La realtà è che decenni di scelte scellerate hanno completamente distrutto le eccellenze che avevamo, il mercato del lavoro e tanto altro. Basti pensare che avevamo un enorme primato mondiale tecnologico con la Olivetti, adesso completamente annientato. Così come molti altri.
 Ecco cosa andrebbe cambiato per migliorare questo vortice distruttivo in cui siamo impantanati:


La burocrazia:
E' indubbio che la burocrazia sia un grande problema. E' troppa, lunga, macchinosa e costosa.
Non si tratta solo di un fastidio ma di un vero e proprio peso che rallenta tutto, perfino l'economia.
Un esempio sono le scadenze fiscali: basta dare un occhio allo scadenzario dell'agenzia delle entrate per rendersi conto di quanto incasinate sono le cose.

Tasse e tributi sono frammentati in una letterale miriade di parti. In altri paesi c'è n'è una e quella paghi.
Basta. E non è nemmeno possibile fare il giochino del "abbasso le tasse" perché tanto poi le aumentano ritoccando le altre decine di imposte esistenti.

E questo è solo un problema. Un altro è quello delle formalità burocratiche da formalizzare a colpi di 100 euro o più, che si potrebbero tranquillamente evitare. Chi ha aperto un'attività o un negozio lo sa bene.

Energia:
Il nostro paese importa il 77% dell'energia di cui necessita.
Anche se non si tratta del 100% posso dire comunque che siamo dipendenti dall'estero al 100%, perché con quel 23% non ci alimenti praticamente nulla.

Inutile dire che le politiche energetiche negli ultimi anni sono state pressoché inesistenti.
Berlusconi tentò di reintrodurre il nucleare ma non riuscì. Ammetto di aver avuto poca lungimiranza all'epoca, poca fiducia in Silvio e nella gestione di esse. Ma se fosse riuscito avrebbe sicuramente alleggerito parecchio la nostra dipendenza dall'estero rendendo i costi molto più umani.

Non servono solo le centrali nucleari per abbattere i costi di energia e quindi di vita e produzione industriale. Basta attrezzarsi e sfruttare quello che abbiamo: il letame e il liquame del bestiame genera metano durante la fermentazione e si può estrarre tranquillamente: 4 vacche alimentano una macchina a gas per un anno intero.

Ci sono sei milioni e mezzo circa di vacche in Italia che alimenterebbero un milione e seicentocinquanta mila macchine per un anno intero. Oppure riscalderebbero case e palazzi.
Abbiamo anche tanti maiali e altri animali da allevamento per questo scopo.

Si può estrarre metano anche dai rifiuti urbani organici.
Ogni metro cubo di metano che ci autoproduciamo è un metro cubo di metano che non compriamo all'estero. Non so con quanto risparmio, ma sicuramente mettendoci più al riparo da speculazioni selvagge e prezzi impazziti per questo e l'altro motivo. Oltre che da ricatti geopolitici.

Infrastrutture:
Il nostro paese ha delle infrastrutture spesso molto carenti, insufficienti o che cadono a pezzi.
Avere delle ottime infrastrutture sicuramente migliorerebbe la mobilità e quindi i trasporti di materiali e beni finiti.
Ridurre i tempi di trasporto sarebbe un grande beneficio per tutti: turismo più rilassato e incentivato, produzione di beni più celere sperando in un abbattimento dei costi. Anche per quanto riguarda il prossimo punto:

Trasporti: la maggior parte delle merci in Italia viaggia su gomma, percentuali che superano l'80%, con tutte le conseguenze del caso. Generale lentezza delle consegne, strade intasate di camion, consumi di carburante altissimi, costi di accesso alle autostrade e camionisti sfruttati.

Incentivando trasporti alternativi con migliori infrastrutture come ferrovie per treni merci e collegamenti con traghetti merci più agevoli si ridurrebbe sicuramente il consumo di carburante (quindi la dipendenza energetica dall'estero) e ridurrebbe i costi di trasporto, in quanto quello su gomma è il più dispendioso.

Il trasporto su gomma negli ultimi 30 anni è salito molto più rispetto gli altri tipi di trasporti, e ovviamente non è bene.

Multe correlate allo stipendio:
Se multi un precario che guadagna 400 euro al mese con 40 euro quello bestemmia in turco.
La stessa multa ad un industriale che guadagna 100000 euro al mese gli provoca solamente una grassa risata.

Perché il precario paga il 10-20% dello stipendio mentre l'industriale neanche lo 0,05%.
A parte essere una grande ingiustizia c'è anche il fatto che multando in base allo stipendio le entrate nelle casse dello stato ne gioverebbero: se faccio una cifra del 5% dello stipendio, che non è poco, il precario paga 20 euro mentre l'industriale ne paga 5000.

Un capitano di industria, in un paese nord europeo, ha pagato qualcosa come un milione di euro di multa per eccesso di velocità. Credo che ci penserà due volte prima di mettersi a correre dove non deve un'altra volta.

L'effetto collaterale sarebbe anche di giustizia: non è giusto che chi è povero venga penalizzato pesantemente mentre chi è abbiente nemmeno lo sente.
Inoltre con multe simili chi ora come ora se ne frega delle regole tanto ha soldi da buttare sarebbe costretto a comportarsi in modo civile.

Quanti calciatori hanno fatto scandalo perché guidavano in maniera spericolata, tanto le multe gli facevano un baffo?

Stipendi:
Meglio metterlo nero su bianco, chiaro e tondo: gli stipendi in Italia sono troppo bassi.
Negli ultimi 30 anni non sono saliti, anzi sono scesi.
E queste sono solo le medie! Molti giovani sono precari e prendono molto meno.
In Sardegna lo stipendio medio è di 620 euro al mese.

Dove vogliamo andare in queste condizioni?
I lavoratori non possono manco comprarsi il pane, figuriamoci far girare l'economia!

Istruzione: Non ci sono storie, non c'è benessere economico se non c'è istruzione. Purtroppo ci troviamo in un'epoca in cui i laureati sanno appena spiccicare due parole.

I programmi scolastici sono ripetitivi, poco stimolanti e inefficienti.
Il lassismo è diventato una farsa: vengono promossi somari semianalfabeti giusto per quieto vivere.

Con nuovi metodi di insegnamento e una VERA riforma scolastica si possono generare nuove generazioni di persone capaci in pochi anni.
Persone formate come si deve generano nuove imprese, marchi, brevetti e invenzioni ma anche miglioramenti e tagli di costi.

Questo ovviamente deve essere seguito dal prossimo punto:

Andrebbero rieducati gli italiani:
investire qualche milione di euro per fare delle campagne di rieducazione alla civiltà e onestà, valori che vanno via via scomparendo e che si riflettono su tanti ambiti, molto più di quanto si possa credere.

Falsi invalidi, truffe allo stato, cittadini "furbi" che dichiarano il falso per avere gli sconti sui libri di scuola che non gli spettano o il RDC.

Ma anche avidità e poca lungimiranza. Gli "imprenditori" continuano a scaricare sui giovani qualsiasi flessione negativa dell'economia. Quello che non capiscono è che hanno distrutto intere generazioni.
Adesso piangono perché c'è un buon 40% in meno di lavoratori e i giovani ormai senza prospettive non provano nemmeno a fare altro che non sopravvivere.

Questo rovina l'economia, perché milioni di persone che guadagnano poche centinaia di euro al mese e sono precarie non possono consumare. Specialmente con i prezzi che continuano a salire.

Con una base cittadina onesta e ben istruita inoltre si avrebbero di riflesso anche politici e imprenditori capaci, prima di tutto perché non proverrebbero da un contesto di degrado sociale da quarto mondo, e in secondo luogo perché verrebbero scelti e supportati solo i migliori da gente che capisce che nepotismo, imbecillità e tutto il resto stanno distruggendo il paese.

Questa è la premessa, oggettiva, che risolverebbe parecchi problemi alla fonte, o per lo meno li ridimensionerebbe di molto.

Giustizia:
La certezza della pena e processi più veloci possono fare tanto sia per avere meno spese statali sia per ridurre la criminalità. Purtroppo l'Italia è l'unica al mondo che esporta l'impunità, attirando a sé la peggior feccia dei paesi limitrofi e di altri continenti.

Non si tratta solamente dei tagli alle forze dell'ordine, si parla proprio delle premesse degenerate per la giustizia italiana che protegge sempre e comunque il criminale a scapito del cittadino onesto.
Viene protetta la vittima, che "ha diritti", e spesso punita la vittima.

Questo negli anni ha creato un paese la cui criminalità sta salendo alle stelle e ormai è paragonabile a quelle dei paesi peggiori al mondo.
Ovviamente questo danneggia tutto e tutti, non c'è bisogno di sottolinearlo.

Ridurre il debito pubblico:
Inutile sottolineare come il debito pubblico sia una cosa insostenibile.
Ci costa letteralmente centinaia di milioni l'anno solo per gli interessi, e siamo talmente messi male che sta crescendo invece di diminuire.

Negli ultimi anni siamo stati tassati come somari e abbiamo visto i servizi pubblici ridotti fin troppo ma questo maledetto debito pubblico non ha fatto altro che aumentare. A questo punto serve il prossimo punto.

Eliminare la corruzione:
E questo è proprio un grandissimo problema.
Se si eliminasse la corruzione i costi dello stato potrebbero dimezzarsi, se non ridursi ad un terzo.
Per fare un esempio ci sono ospedali che pagano le garze otto volte più del normale.
 La TAV non è finita ed è già costata 3 volte la TAV francese, completata da un pezzo.

Con delle pene molto severe contro la corruzione si ridurrebbero le spese dello stato di un buon 33% (giusto per non sparare cifre troppo entusiastiche) il che significa che si abbasserebbero tantissimo le tassazioni e ci sarebbero più soldi per tappare il debito pubblico.

Commissariamenti :
Nulla contro i siciliani, però come fa una regione sola a prendere tanti soldi quanto prendono tutte le altre messe insieme? Oppure un piccolo comune in cui quasi tutti gli abitanti sono dipendenti pubblici e prendono i soldi dallo stato?

Legalizzazione della prostituzione:
ci stanno malviventi che si stanno facendo i milioni schiavizzando delle donne che tutto volevano fare fuorché quello, ci stanno pure i "clienti" italiani che vanno in Svizzera a spendere i loro soldi.

Legalizzare la prostituzione creando un ambiente meno controllato dalla malavita con donne e uomini che fanno quella scelta senza essere costretti, con controlli medici ma soprattutto riducendo il mercato della tratta degli esseri umani e il potere finanziario della malavita organizzata.

Due piccioni con una fava, e credo fermamente che il gettito fiscale sarebbe veramente altissimo: il 75% delle peripatetiche d'Europa sta in Italia, a quanto ho letto su alcuni giornali.

E infine
Tassazione:
E' veramente troppo alta, sfora il 70% del totale guadagnato dal cittadino.
A fronte, come dicevo prima, di tagli di miliardi sulla spesa pubblica.
Ormai non abbiamo più una sanità pubblica, eppure abbiamo la tassazione più alta al mondo.

Il problema è la corruzione dilagante, gli sprechi e tutto il resto che ho citato in questo testo.
Con una tassazione giusta unita a stipendi decenti probabilmente vivremmo un nuovo boom economico.


Tutto questo contribuirebbe a rendere l'economia più fervente. I posti di lavoro si creerebbero spontaneamente, ci sarebbe molta meno disoccupazione ma soprattutto i "lavoratori poveri".
Servizi che funzionano e in generale molta più serenità.
Ovviamente è uno scenario utopico: figurati se i maiali che ora come ora si stanno ingrassando permetterebbero un cambiamento simile!