Le frescate di Gianni Fraschetti sull'attentato alla scuola di Brindisi

Sotto gentile segnalazione di Claudio sono venuto a conoscenza del blog di un tale Gianni Fraschetti, il fiero ideatore della teoria delle "bombole non sono" dell'attentato esplosivo alla scuola di Brindisi.
Sto tizio non è che sia originalissimo, spara le solite fessate complottiste ma lo fa con un suo particolare punto di vista. Che ovviamente canna miseramente in ogni analisi...
Una di queste è la solita sovranità monetaria... Oggi scopro che gli stati tassano i cittadini non per finanziare le opere pubbliche, ma per la gestione monetaria. Secondo questo povero ignorante le tasse servono a tenere sotto controllo l'inflazione, e per le spese dello stato stampano moneta e usano quella. Ormai ci hanno fatto una testa così sui tassi di interesse usati per rallentare l'inflazione però oh, lui è molto più smaliziato di noi!

Ma come accennato prima è uno dei fieri "liberi pensatori" che ha messo in dubbio l'attentato alle scuole di Brindisi. Quello in cui uno scellerato ha costruito una bomba artigianale nascosta in un cassonetto vicino alla scuola Francesca Morvillo Falcone. L'esplosione ha causato la morte di una studentessa, Melissa Bassi, e il ferimento di altre dieci persone.

Secondo questo illuminato è impossibile che quell'uomo abbia trasportato tutte e le 3 bombole di GPL, che contenevano nitrato di sodio, carbone e zolfo. La polvere pirica insomma.

"Quelle bombole avrebbero pesato 60 chili e ci sarebbe voluta una gru per posarle nel cassonetto."

Io non so il buon Gianni Fraschetti che fisico possa avere, ma 60 chili non è che siano un peso così assurdo da sollevare. Ok che l'autore del crimine è anzianotto, ma spostare 60 kg di roba di due metri non è tutto sta impresa. Se queste sono le basi della teoria del complotto non oso immaginare il resto! (mi ricorda l'ingegner cane: "mille chili, cifre che fanno girare la testa!")

Questo ammesso che il dinamitardo fosse così sveglione da fabbricare una bomba per lui impossibile da trasportare. Poteva aver benissimo costruito 3 detonatori diversi, così da lasciare le bombole separate e posarle una ad una, oppure posare le bombole nel cassonetto e poi collegare il detonatore, insomma un sistema costruito in modo da trasportare il tutto senza dare nell'occhio.
Ma lui no, NO, deve pensare che un blocco simile si solleva con la gru e che i cittadini avrebbero notato una cosa così voluminosa.

Condisce il tutto dicendo che il GPL avrebbe bruciato tutto nell'area circostante, ma non ci sono segni di bruciature, quindi "si gioca le palle" che li non è esplosa nessuna bombola. (E mi sa che finisce nei cori bianchi...).

Infatti non sono esplose bombole di gas, ma bombole svuotate e imbottite di 10 chili di polvere pirica, come dicevo anche poche righe fa.
Le palle preferisce tenerle in salamoia o le butterà via?

Ha lo spirito di osservazione di un orso in letargo nella grotta e pretende di pontificare.
Ha sentito "bombole di gas" e per forza le bombole dovevano contenere gas.
E' come credere che i terremotati che stanno nei container dormono in mezzo a pile di scatoloni, in quanto i container si usano per trasportare merce.

Purtroppo questi deliri ricevono decine di migliaia di "mi piace" su Facebook e centinaia di Tweet, segno che sono tantissimi che si leggono e bevono queste baggianate.
Bello che lui scrive "ma che non raccontassero ca*zate per piacere".
Da che pulpito!