Il blizzard italiano

Era prevista una "blizzard" nel nord Italia, che consiste in vento di tempesta, gelo e neve.
Uno scenario apocalittico, poi leggo la velocità del vento e mi faccio una domanda: e quella sarebbe una tempesta?
Lo scenario apocalittico che era stato disegnato mi ha fatto sorgere delle domande (a cui se i lettori sanno rispondere sarei grato): come fanno a definire un vento a 50 Km orari "tempesta"?

Sarà che noi in Sardegna siamo abituati a "leggeri" venti da sempre, ma 50 km orari non sono poi una catastrofe!
Qua da queste parti ci si preoccupa quando il vento supera i 110 Km orari, perché inizia a sradicare gli alberi e fare danni ai tetti.
Certi giorni tira tanto di quel vento che se stai camminando quasi quasi ti ferma (non esagero), una volta mi sono lasciato andare contro il vento: mi teneva tranquillamente su, e non peso poco!

Ho visto le gocce di acqua di pioggia volare letteralmente per qualche secondo, tenute su da un frullo di aria che si creava contro dei muri, fino a quando il circolo non riusciva a tenerla più su. Un bello spettacolo veramente!

Non sto parlando di fenomeni rari, qui i venti di 70-80 Km orari sono normali, succede almeno 40 volte all'anno, e dura per alcuni giorni (quando è poco forte dura un giorno, quando è forte anche 3).

E sto qua, a domandarmi come sia possibile definire "tempesta" un vento di 50 Km orari.
Sarà stata la possibile neve a creare paura?
Non credo che al nord Italia non ci sia mai vento, anche se sono stato a Milano quasi una settimana di fila senza vedere un filo di vento.

E' il solito sensazionalismo?
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.