Analizziamo le proposte economiche di Eugenio Benetazzo

Dopo aver smontato le vaccate di Barnard (a dire il vero lo ha smentito la realtà dei fatti stessa) mi appresto a analizzare le vaccate dell'auto proclamato, in uno slancio di umiltà, "il più autorevole economista fuori dal coro in Italia". E sti ca.zi?
Prendo in considerazione il suo "manifesto economico per l'Italia", perché le altre vaccate, fra signoraggio e scie chimiche, le ho già smontate allegramente.
Il primo punto non sembra poi il solito delirio che ti aspetteresti da un complottista, dove parla di dimezzare i parlamentari e politici in genere, e ridurre gli stipendi e rimborsi di tre quarti. Il fatto è che l'idea è tutt'altro che originale.
Senza contare il fatto che è una manovra puramente dimostrativa: alla fine il denaro risparmiato non è tutta sta caterva come si crede e il contribuente probabilmente nemmeno se ne accorgerebbe.

Inizia a manifestare la sua ignoranza totale in materia economica (il che è tutto dire visto che si definisce un "autorevole economista") parlando di sovranità monetaria...
Secondo lui la sovranità monetaria aiuterebbe l'economia, con buona pace dell'inflazione del 35% annuo italiana, con il disastro nello Zimbabwe e la storica caduta della repubblica di Weimar.

Poi consiglia l'abbandono dell'euro, e qua le cose sono due: o sei veramente bravo, ma tanto, da saper ridurre i danni del contraccolpo e gestire la nuova moneta così bene rassicurando il resto del mondo oppure stai andando incontro un bel problema.
E' facile dire "usciamo dall'euro", molto più complicato è farlo in maniera degna.
Perché tornare alla lira devastando l'economia non lo considererei un successo.


Fra le altre cose propone addirittura L'EMBARGO!!!
L'embargo a chi? E per cosa? Non puoi mica selezionare quando fai una cosa simile.
Ma a cosa mira? Se smettiamo di importare da altri paesi si rischia di trovarci senza materie prime che non abbiamo, o beni che non possiamo costruire. Basti pensare ai microchip: si costruiscono in solamente due posti nell'intero mondo.
Oppure crede di sopperire a tutte queste mancanze nel giro di un paio di anni?
Nuovamente: facile parlare!

Tassazione della salute: la sua idea è di tassare alcol, fumo, droga e stili di vita malsani. L'idea non è del tutto sbagliata, ma mi dovrebbe spiegare come fa a tassare le droghe se sono illegali.
Vorrebbe legalizzare tutte le droghe? Non sono d'accordo.
Anche lo stile di vita non è propriamente "tassabile". Che fai le analisi del sangue a tutti periodicamente e se qualcuno ha valori cattivi lo multi? E se si tratta di una patologia slegata dallo stile di vita?
Insomma, infattibile. Forse l'unica è tassare l'alcol e il cibo spazzatura ma finora non lo ha fatto nessuno.
Le sigarette sono monopolio dello stato, ed essendo dannose sono già tassate a dovere.

Diminuzione della tassazione: Vorrebbe far detrarre completamente dall'imponibile tutte le spese effettuate per vivere. Forse per agevolare i consumi?
In questo caso è un punto condivisibile ma con diversi problemi di attuazione.

Mutuo sociale: La sua idea è di creare una società pubblica che conceda mutui ai cittadini a tassi irrisori per l'acquisto della prima casa, con rate calcolate in base allo stipendio attuale.
A parte il fatto che mi vengono i flashback di guerra della crisi del 2007, nata appunto da mutui concessi veramente a tutti ma su cui si speculava allegramente, dubito che questa cosa te la lascino fare.
Prima fra tutti l'UE che regola i tassi di interesse per controllare l'inflazione (spoiler: non funziona, ma lo fanno lo stesso)

No tax area: la sua idea è di non far pagare le tasse a delle aziende che aprono nel sud e nelle isole, che impieghino almeno 250 operai a tempo indeterminato. Probabilmente il suo intento sarebbe di incentivare l'occupazione al sud, ma se non si fanno pagare alle aziende 25 anni di tasse e tributi si fa concorrenza sleale alle aziende del nord Italia.
Per l'occupazione nel sud bisognerebbe prima di tutto eliminare le associazioni a delinquere, e poi promuovere delle agevolazioni sui costi di energia e trasporti (in Sardegna costa tutto il doppio come minimo, sia energia elettrica che gas).
Le industrie in Sardegna hanno spese che per la gran parte è costituita dal costo dell'energia.
Con i rincari del 2022-2023 le acciaierie hanno dichiarato che il 94% delle spese è proprio l'energia.
Sai che gli frega se pagano meno tasse con costi di gestione simili?

Ma come fa a definirsi un grandissimo economista?
Se non ha fatto sparate populiste di difficilissima applicazione pena disastro ha fatto emeriti strafalcioni senza senso. Forse uno o due punti erano condivisibili e forse applicabili!

Non che essere fuori dal coro sia una cosa sbagliata, specialmente se il coro è quello di quei cialtroni disonesti che dicevano che il precariato avrebbe portato enormi benefici, ma in questo caso è un cialtrone che dice cose diverse da altri cialtroni, ma sempre di cialtronate si tratta!
Sembra proprio che Eugenio non abbia capito un Benetazzo di niente!