Ho parlato alcune volte di quella pratica sportiva che è il tiro a segno.
La pratica è divertente, aiuta a concentrarsi e serve pazienza.
Mettere a segno un tiro difficile da molta soddisfazione, ma per chi si vorrebbe avvicinare per la prima volta alla disciplina la nozione fondamentale da imparare è come si prende la mira...
Se non si sa mirare si rischia di mancare il bersaglio, anche di mezzo metro, a distanza di 5 metri, per questo mi appresto a spiegare come si mira seriamente.
Per esperienza personale so che ogni tiratore ha una sua tecnica di mira, cioè si regola con le tacche di mira in una maniera del tutto personale, in pratica se prendete in mano il fucile di un altro è sicuro al 80% che sbaglierete mira. Ma per semplificare si possono ridurre i tipi di regolazione di mirino a due esistenti.
Impara la tecnica base: La tacca di mira ed il mirino sono stati studiati ad un preciso scopo, è bene quindi conoscere il funzionamento per cui sono stati pensati, altrimenti da qui ad imparare una tecnica personale potrebbe passare molto tempo.
Il sistema è molto semplice: bisogna allineare la tacca di mira ed il mirino.
Ecco un disegno maccheronico che spiega meglio la cosa:
Bisogna immaginare una croce, quella che si vede nei film e che sta nei mirini telescopici: la tacca di mira rappresenta la linea orizzontale, mentre il mirino quella verticale, allineandole come nell'immagine la croce è completa e in asse: dove punti con il mirino arriva il proiettile (o piombino, nel caso di carabine a molla o a gas).
Molto semplice, almeno indirizzare il fucile...
Questa, per la cronaca, è una delle regolazioni del mirino esistenti: dover coprire in parte il bersaglio con il mirino. L'altra consiste nel tenere il mirino poco al di sopra del mirino, come ad indicarlo. È la tecnica che crea più confusione, come accennavo all'inizio, in quanto ognuno la regola all'altezza che più gli aggrada. La mia preferita è quella mostrata nell'immagine, in questo modo si sbaglia molto meno.
Altri piccoli consigli: tenere il fucile quando il più immobile possibile, trattenete il respiro e tenete il fucile saldo ma senza tendere troppo i muscoli. Se il fucile inizia ad ondeggiare troppo riposatevi un istante: abbassate le braccia qualche secondo e riprendete la posizione di tiro, il fucile rimarrà molto più fermo.
Non "stracciare", cioè non tirare il grilletto con troppa forza, finirai con lo strattonare il fucile/pistola mandando il piombino veramente troppo lontano dal centro del bersaglio.
I tiratori più esperti temporeggiano lo sparo con il battito cardiaco, perché se si spara durante un battito, specialmente a lunga distanza, questo perderà di precisione, ma è qualcosa che nell'ambito amatoriale non esiste nemmeno.