Entri in negozio e ci sono decine di monitor con diverse caratteristiche e non hai la minima idea di quale prendere e come scegliere. Le caratteristiche tecniche dei monitor possono essere leggermente spaesanti per cui ecco come scegliere un monitor:
Inoltre maggiore è la risoluzione maggiore è la potenza di calcolo richiesta all'hardware, a meno di usarlo per guardare film in blu ray 4k. Se il computer non è molto performante, rimanere sul full HD o 2k è la soluzione più ideale.
Un buon angolo di visuale parte dai 45° in su, più ampio è meglio è. Alcuni monitor arrivano a 70° gradi e oltre.
Passare da 60hz a 144 è incredibile, ma nell'uso di ufficio è pressoché inutile.
La prima cosa che salta all'occhio sono le dimensioni dello schermo, credo che ormai siamo tutti avvezzi ai pollici e le dimensioni generali degli schermi, quindi passiamo direttamente al formato:
Inizialmente lo standard era quello dei 4:3 (quattro terzi) poi si è passati al wide screen 16:9 (sedici noni) e oggigiorno sono usciti i modelli ultrawide 21:9 (ventuno noni) ancora più larghi dei widescreen.
Ci sono anche modelli un po' atipici come i "sedici decimi" 16:10 che sono leggermente più alti del 16:9.
I modelli 4:3 sono perfetti per l'uso in ufficio se si leggono e scrivono molti testi, ma sono diventati una nicchia e se ne trovano solo una manciata di modelli online, non sono sicuro se ne trovino ancora in negozio. I 16:9 sono divenuti lo standard e benché non siano esattamente l'ideale per la lettura di testi offrono abbastanza spazio per del lavoro standard, in questo i 16:10 correggono leggermente il tiro. Gli ultrawide sono veramente molto ampi e a meno di esigenze particolari è meglio rimanere sullo standard.
Veniamo quindi alle caratteristiche tecniche di cui parlano i costruttori:
Tipo di pannello
Ci sono in commercio diversi pannelli, tutti con caratteristiche differenti: TN, VA e IPS.
I pannelli TN sono più o meno gli standard e quelli più economici: hanno una resa di colori inferiore e un angolo di visuale piuttosto ristretto ma solitamente hanno i tempi di risposta più bassi, cioè le immagini in movimento non sfocano tanto quanto negli altri.
I pannelli VA (vertical alignment) sono un prodotto da provare: hanno angoli di visuale migliori rispetto il TN, ma hanno tempi di risposta più alti a cui cercano di sopperire con tecnologie varie che ne abbassano la luminosità. Hanno anche un problema di "scie" lasciate da immagini molto scure durante i movimenti.
A parte questi difetti hanno il pregio di avere colori migliori rispetto i TN e un contrasto incredible: i neri sono neri, non grigi, veramente molto piacevoli da usare. Alcuni nuovi modelli, nel 2025, integrano tecnologie migliori che limitano lo "smearing", cioè le scie delle immagini scure.
I pannelli IPS sono i migliori per quanto riguarda l'angolo di visuale e la resa dei colori ma soffrono di un maggior tempo di risposta, anche se ormai è ridotto a pochissimi millisecondi, e costano qualcosa in più. Inoltre hanno un difetto molto fastidioso: il backlight bleeding.
Consiste in "macchie" visibili quando si visualizzano i neri, dovuti alla "filtrazione" della luce della retroilluminazione.
Questo rende i neri non uniformi e non neri, un pugno nell'occhio se si fruiscono molte immagini con alto contrasto.
Caratteristiche tecniche
Visti i tipi di pannelli, da valutare in base all'utilizzo (i gamer usano i TN, i grafici gli IPS ad esempio), vediamo le caratteristiche che vengono elencate in tutti i monitor, indifferentemente dal pannello presente:
Tempo di risposta:
Il tempo di risposta di un monitor è molto importante a meno di fare lavoro con immagini statiche per tutto il tempo. Si tratta di una delle caratteristiche fondamentali se vogliamo.Un tempo di risposta molto alto fa si che le immagini in movimento siano mostrate sfocate e con una fastidiosa scia. Più è alto il tempo di risposta più fastidioso è questo effetto, se il tempo di risposta è troppo alto è difficile addirittura seguire o individuare il puntatore del mouse.
Fortunatamente oggi ci sono modelli velocissimi con pochi millisecondi di risposta in commercio, lo standard è più o meno 4-5 millisecondi ma non è proprio il massimo. Sopra i 5 millisecondi giocare ai videogiochi inizia a diventare problematico, sopra i 10 millisecondi non si può nemmeno guardare un film.
Ci sono modelli che promettono 1 millisecondo di tempo di risposta, ma solitamente è un tempo raggiungibile attivando un'opzione che fa si che lo schermo diventi meno luminoso. Se il monitor non è molto luminoso in partenza tale opzione può risultare più fastidiosa che altro.
Il miglior tempo di risposta con un impatto sulla luminosità minimo che ho trovato è stato nei monitor Samsung.
Risoluzione:
E' il numero di pixel che il monitor è in grado di visualizzare. Più è alta la risoluzione più definizione avrà. Un po' come per le fotocamere! Solo che in quel caso si citano i megapixel, mentre nei monitor si guarda la risoluzione in sé. Ormai la risoluzione standard che hanno quasi tutti è la Full HD: 1980 x 1080, ma si sono diffusi formati maggiori come 2k e 4k, chiamate ultra HD.Più è alta la risoluzione, maggiore sarà la definizione delle immagini. Ma attenzione che non sempre "più alto è meglio è".
Risoluzioni maggiori richiedono materiale di pari risoluzione. Guardare un video in full HD su uno schermo full HD restituisce un'esperienza nitida, ma su uno schermo 2k o 4k appare sfocato e poco definito.
Inoltre maggiore è la risoluzione maggiore è la potenza di calcolo richiesta all'hardware, a meno di usarlo per guardare film in blu ray 4k. Se il computer non è molto performante, rimanere sul full HD o 2k è la soluzione più ideale.
Specialmente nei videogiochi: se non hai un hardware solido un monitor 4K ti condannerà a prestazioni ridicole, e diminuire la risoluzione non funziona: tutti i monitor tendono a sfocare quando si usano risoluzioni inferiori a quella standard, come detto prima, e sarai costretto a usare le tecnologie come DLSS in maniera pesante, che stanno migliorando però peggiorano in ogni caso la qualità delle immagini. Tanto vale passare al 4K se poi le immagini sono peggiori!
Contrasto:
E' la differenza di luminosità tra un pixel bianco ed uno nero. In parole semplici più è alto meglio è.Purtroppo i produttori tendono a mentire su tali caratteristiche e in ogni caso è bene non settare l'opzione del monitor di contrasto al massimo: difficilmente si avrà un'immagine decente.
Un contrasto di 1000:1 è più o meno lo standard degli IPS, ma un valore buono è di 3000:1 come si trova sui VA, come accennavo prima.
Il contrasto migliore lo si trova nei vecchi schermi a tubo catodico che raggiungevano circa 15000:1 o spendendo una cifra considerevole con gli OLED che hanno un contrasto TOTALE, definito INFINITO, e non è marketing!
Luminosità:
Quanto luminoso può diventare lo schermo. Anche in questo caso più è alta meglio è, può essere molto utile per contrastare la luce naturale se entra con gran forza nella stanza. Si misura in candele per metro quadro e un valore buono si attesta sulle 300 cd/mq.Se si vuole sfruttare l'HDR del monitor è bene che la luminosità sia superiore alle 550 candele per metro quadro. L'HDR aiuta a migliorare il contrasto delle immagini e se ben implementato è un vero colpo d'occhio!
Ma occhio al marketing: la certificazione per HDR 400 è praticamente inesistente, è sufficiente che lo schermo arrivi a 300 candele per ottenerla, e spesso è un risultato che non solo fa piangere, ma altera anche i colori in alcuni schermi. Meglio puntare al HDR 600 o 1000, ho un monitor HDR 10 e in questo caso funziona a dovere!
Se usi il PC da solo non ti importa molto di questa caratteristica, se devi guardare dei film in compagnia invece diventa molto importante.
Angolo di visuale:
E' l'angolo massimo da cui puoi guardare lo schermo prima di notare alterazioni nei colori. I peggiori da questo punto di vista sono i monitor standard definiti TN mentre i migliori sono gli IPS (che sono anche i migliori per quanto riguarda i colori).Se usi il PC da solo non ti importa molto di questa caratteristica, se devi guardare dei film in compagnia invece diventa molto importante.
Un buon angolo di visuale parte dai 45° in su, più ampio è meglio è. Alcuni monitor arrivano a 70° gradi e oltre.
Se usi lo schermo da solo o sempre dalla scrivania non è un dato che ti può interessare.
Refresh rate:
Il refresh è la frequenza di aggiornamento, indica quante volte al secondo il monitor si aggiorna, insomma quante volte genere l'immagine. Lo standard per i monitor è 60 hz, cioè si aggiorna 60 volte al secondo.Oggigiorno ci sono in commercio modelli che vanno a 75, 120, 144, 166, 180 fino ad arrivare a 240hz o 500hz.
Come per la risoluzione maggiori saranno i frame da visualizzare al secondo maggiore potenza di calcolo è richiesta al computer, ma con una frequenza di refresh maggiore le immagini saranno più fluide e nitide quando sono in movimento.
Passare da 60hz a 144 è incredibile, ma nell'uso di ufficio è pressoché inutile.
Per esperienza personale consiglierei di effettuare passaggi progressivi a partire dai 60hz in caso si voglia aumentare. Ad esempio un monitor 120 hz ha una piccolissima differenza con uno da 144 ma ha l'indubbio vantaggio di mostrare i contenuti a 60 hz in modo più "fluido".
Questo perché i frame si dividono semplicemente per due.
Quindi invece di passare da 60 a 144 consiglierei di passare a 120 o 180, e così via, per multipli di 60.
I monitor a 240hz inoltre si allineano con i 24 frame al secondo dei film, e anche questi appariranno più fluidi.
I monitor a 240hz inoltre si allineano con i 24 frame al secondo dei film, e anche questi appariranno più fluidi.
Sembra strano e incredibile, ma è così, provato con i miei occhi!
Questo stratagemma permette di fruire di giochi pesanti o "lockati" a 60 frame senza perdere in fluidità percepita, perché credimi 60 fps su uno schermo a 144hz si vedono MALISSIMO, inoltre non ti costringono a scendere sempre a compromessi: vuoi una buona grafica e non ti importa dei frame? Metti tutto al massimo e gioca a 120 o 60 frame, con uno schermo a 144 devi sempre andare al massimo o vedi diapositive.
E per i gamer?
Per i gamer ci sono altre cose da tenere a mente, anche se non sono tante!La cosa principale sono ovviamente il refresh rate, ma lo abbiamo appena visto, tecnologie di sync come il FreeSync o il G sync e il cosìdetto "input lag".
Freesync e Gsync
Quando parlavo della frequenza di aggiornamento ho accennato a quanto orrendo sia giocare a 60hz su uno schermo da 144hz. Ebbene per rimediare AMD e nVidia hanno creato queste tecnologie di sincronizzazione che possiamo chiamare a "refresh variabile".
In pratica lo schermo rileva quanti fotogrammi al secondo sono inviati e si adatta per visualizzare esattamente quel numero di fotogrammi, rendendo le immagini fluidissime in ogni occasione.
E allora perché ho consigliato gli schermi con refresh multipli di 60?
Perché questa tecnologia funziona bene, ma aggiunge input lag, che nel caso dei gamer più esigenti è un grosso problema!
Perché questa tecnologia funziona bene, ma aggiunge input lag, che nel caso dei gamer più esigenti è un grosso problema!
Input lag o latenza
L'incubo dei gamer! E' il ritardo con cui le immagini vengono visualizzate a schermo.
Calcolato in millisecondi, può andare da 0,5 ad addirittura 30.
Può sembrare una cifra molto bassa, ma come vediamo da questo video è in realtà enorme!
Molti monitor ormai hanno latenze che vanno dai 5 millisecondi o perfino meno, che sono ottimi, il problema nasce quando si usano refresh rate differenti!
Minore il refresh, maggior è l'input lag. Non solo perché a 120hz si dimezza il tempo di attesa, ma anche perché lo schermo "fatica". Non voglio scendere nei dettagli, ma alcuni schermi QUADRUPLICANO la latenza a bassi refresh.
Tutto questo peggiore con il Gsync attivo, fra l'altro!
Quindi è bene cercare in siti come RTINGS come si comportano i monitor, per evitare di giocare con 20 millisecondi di ritardo provenienti dal solo monitor, perché dobbiamo tenere a mente che anche il resto del hardware può generare ritardi, che si sommano ovviamente!
Overdrive e black frame insertion
Avevo citato brevemente le "tecniche" per ridurre il ghosting, la sfocatura delle immagini in movimento. Questo avviene con due metodi, che possono coesistere fra di loro: Black Frame Insertion (BFI) e overdrive.
Il BFI viene chiamato diversamente da ogni compagnia, ma consiste nell'inserire una immagine nera nello sfondo fra un frame e l'altro per "cancellare" l'immagine precedente riducendo notevolmente la sfocatura del movimento.
Questa tecnica però può creare effetti "stroboscopici" in alcuni monitor, cioè far aumentare e diminuire la luminosità o rendere evidenti all'occhio nudo tutti i refresh. Piuttosto fastidioso, meglio informarsi prima se questo accade.
Inoltre riduce notevolmente la luminosità, e parecchio! I monitor AOC hanno il pregio, oltre essere ottimi per rapporto qualità prezzo, di avere un BFI regolabile e molto comodo, così da regolare la perdita di luminosità e il guadagno di qualità di immagine.
Altra caratteristica piuttosto negativa è che aggiungono altro input lag, perfino 2 millisecondi, e perdono di efficacia man mano che calano i fotogrammi visualizzati. Insomma a 60hz non funzionano bene quanto al massimo.
Overdrive invece non abbassa la luminosità e non aggiunge input lag. Perfetto allora! Non proprio.
Perché se settato in maniera troppo aggressiva può aggiungere "overshoot", cioè il contrario della scia che si vuole combattere!
Sempre AOC ha un sistema a 5 livelli: spento, debole, medio, forte e "boost. In molti casi medio va benissimo, forte aggiunge overshoot e boost elimina il ghosting ma è un totale e continuo overshoot!
Meglio optare per monitor come questi che permettono di regolarlo, anche perché come nel caso del BFI anche overdrive è sensibile al refresh rate, a 60 hz per esempio anche medio ha overshoot.
Nei VA spesso peggiore lo "smearing".
In sintesi, entrambe le tecnologie possono migliorare la nitidezza nei movimenti, ma vanno calibrate con attenzione. Il monitor perfetto non è quello con più opzioni, ma quello che ti permette di regolarle in base al tuo uso reale.
Conclusioni
In linea di massima se si usa il computer per lavoro di ufficio con word, excel e nulla di stravagante attenersi agli standard è la soluzione migliore e più economica.In caso contrario un maggiore refresh rate, risoluzione e tempi di risposta faranno tutta la differenza del mondo.
Clicca qui per vedere il monitor che ho selezionato: ha caratteristiche eccellenti per il gaming ad un prezzo molto conveniente.
Se invece vuoi un consiglio leggermente più generico ti dico compra AOC: stanno facendo furore per lo spiccato rapporto qualità prezzo. E lo posso confermare personalmente: per quello che costano rivaleggiano con marchi e modelli che costano anche molto di più!
Non importa molto il modello, hanno praticamente azzeccato a pieno ogni prodotto!