Come scegliere il monitor del PC

Entri in negozio e ci sono decine di monitor con diverse caratteristiche e non hai la minima idea di quale prendere e come scegliere. Le caratteristiche tecniche dei monitor possono essere leggermente spaesanti per cui ecco come scegliere un monitor:

La prima cosa che salta all'occhio sono le dimensioni dello schermo, credo che ormai siamo tutti avvezzi ai pollici e le dimensioni generali degli schermi, quindi passiamo direttamente al formato:
Inizialmente lo standard era quello dei 4:3 (quattro terzi) poi si è passati al wide screen 16:9 (sedici noni) e oggigiorno sono usciti i modelli ultrawide 21:9 (ventuno noni) ancora più larghi dei widescreen.

I modelli 4:3 sono perfetti per l'uso in ufficio se si leggono e scrivono molti testi, ma sono diventati una nicchia e se ne trovano solo una manciata di modelli online, non sono sicuro se ne trovino ancora in negozio. I 16:9 sono divenuti lo standard e benché non siano esattamente l'ideale per la lettura di testi offrono abbastanza spazio per del lavoro standard. Gli ultrawide sono veramente molto ampi e a meno di esigenze particolari è meglio rimanere sullo standard.

Veniamo quindi alle caratteristiche tecniche di cui parlano i costruttori:

Tipo di pannello

Ci sono in commercio i pannelli TN, VA e IPS.
I pannelli TN sono più o meno gli standard e quelli più economici: hanno una resa di colori inferiore e un angolo di visuale piuttosto ristretto ma solitamente hanno i tempi di risposta e "input lag" più bassi.
I pannelli VA (vertical alignment) sono una via di mezzo fra TN e IPS ma a volte si possono intravedere le linee verticali.
I pannelli IPS sono i migliori per quanto riguarda l'angolo di visuale e la resa dei colori ma soffrono di un maggior tempo di risposta, anche se ormai è ridotto a pochissimi millisecondi, e costano qualcosa in più. 

Tempo di risposta:

Il tempo di risposta di un monitor è molto importante a meno di fare lavoro con immagini statiche per tutto il tempo. Si tratta di una delle caratteristiche principali da tenere a mente.

Un tempo di risposta molto alto fa si che le immagini in movimento siano mostrate sfocate e con una fastidiosa scia. Più è alto il tempo di risposta più fastidioso è questo effetto, se il tempo di risposta è troppo alto è difficile addirittura seguire o individuare il puntatore del mouse.

Fortunatamente oggi ci sono modelli velocissimi con pochi millisecondi di risposta in commercio, lo standard è più o meno 4-5 millisecondi ma non è proprio il massimo. Sopra i 5 millisecondi giocare ai videogiochi inizia a diventare problematico, sopra i 10 millisecondi non si può nemmeno guardare un film.

Ci sono modelli che promettono 1 millisecondo di tempo di risposta, ma solitamente è un tempo raggiungibile attivando un'opzione che fa si che lo schermo diventi meno luminoso. Se il monitor non è molto luminoso in partenza tale opzione può risultare più fastidiosa che altro.
Il miglior tempo di risposta con un impatto sulla luminosità minimo che ho trovato è stato nei monitor Samsung.

Risoluzione:

E' il numero di pixel che il monitor è in grado di visualizzare. Più è alta la risoluzione più definizione avrà. Un po' come per le fotocamere... solo che li si citano i megapixel, mentre nei monitor si guarda la risoluzione in sé. Ormai la risoluzione standard che hanno quasi tutti è la Full HD: 1980 x 1080, ma si sono diffusi formati maggiori come 2k e 4k chiamate ultra HD.

In ogni caso scendere al di sotto potrebbe non essere una buona idea: le immagini in full HD pagano sempre, e ormai il prezzo dei monitor con questa risoluzione è quasi stracciato.

Di contro salire può non essere una grande idea: chiaramente una risoluzione maggiore rende immagini molto più definite, specialmente in movimento, con scalettature ridotte tantissimo, ma tutto questo ha ovviamente un impatto sulle prestazioni se si ha in mente di giocare. Risoluzioni più alte necessitano di un PC molto potente per funzionare, per esempio il 4K crea problemini anche alle nuove generazioni di schede video, le soluzioni migliori come qualità/prezzo perdono una buona fetta di prestazioni in 4K, nei giochi passano da 60 fps a 40.

Se non hai un hardware solido un monitor simile ti condannerà a prestazioni ridicole, e diminuire la risoluzione non funziona: tutti i monitor tendono a sfocare quando si usano risoluzioni inferiori a quella standard. Cosa che non fanno i televisori.

Contrasto:

E' la differenza di luminosità tra un pixel bianco ed uno nero. In parole semplici più è alto meglio è.
Purtroppo i produttori tendono a mentire su tali caratteristiche e in ogni caso è bene non settare l'opzione del monitor di contrasto al massimo: difficilmente si avrà un'immagine decente.
Un contrasto di 1000:1 è più o meno lo standard ma un valore buono è di 3000:1.

Luminosità:

Quanto luminoso può diventare lo schermo. Anche in questo caso più è alta meglio è, può essere molto utile per contrastare la luce naturale se entra con gran forza nella stanza. Si misura in candele per metro quadro e un valore buono si attesta sulle 300 cd/mq.
Se si vuole sfruttare l'HDR del monitor è bene che la luminosità sia superiore alla 550 candele per metro quadro.

Angolo di visuale:

E' l'angolo massimo da cui puoi guardare lo schermo prima di notare alterazioni nei colori. I peggiori da questo punto di vista sono i monitor standard definiti TN mentre i migliori sono gli IPS (che sono anche i migliori per quanto riguarda i colori).
Se usi il PC da solo non ti importa molto di questa caratteristica, se devi guardare dei film in compagnia invece diventa molto importante.

Un buon angolo di visuale parte dai 45° in su, più ampio è meglio è. Alcuni monitor arrivano a 70° gradi e oltre.

Refresh rate:

Il refresh è la frequenza di aggiornamento, indica quante volte al secondo il monitor si aggiorna, insomma quante volte genere l'immagine. Lo standard per i monitor è 60 hz, cioè si aggiorna 60 volte al secondo.

Oggigiorno ci sono in commercio modelli che vanno a 75, 120, 144, 166 fino ad arrivare a 250hz.
Come per la risoluzione maggiori saranno i frame da visualizzare al secondo maggiore potenza di calcolo è richiesta al computer, ma con una frequenza di refresh maggiore le immagini saranno più fluide e nitide quando sono in movimento.

Passare da 60hz a 144 è incredibile, ma nell'uso di ufficio è pressoché inutile.

In linea di massima se si usa il computer per lavoro di ufficio con word, excel per esempio attenersi agli standard è la soluzione migliore e più economica.
Clicca qui per vedere il monitor che ho selezionato: ha caratteristiche medie eccellenti per l'uso lavorativo e costa poco.