PETA contro Warhammer 40.000: la polemica sulle pellicce nei videogiochi

La nuova "battaglia" di PETA: Warhammer 40.000 e le pellicce

Negli anni, l'organizzazione animalista PETA ha intrapreso campagne contro diversi prodotti della cultura pop, spesso con approcci controversi. Dopo aver criticato titoli come Pokémon e Assassin’s Creed, ora il bersaglio è Warhammer 40.000, il celebre universo sci-fi dominato da guerre e distruzione.

La polemica nasce dal fatto che alcuni personaggi indossano pellicce, e secondo PETA questo trasmetterebbe il messaggio che l'uso di pellicce sia normale, quando invece dovrebbe essere condannato.

Warhammer 40.000: un mondo dominato dalla brutalità

Chi conosce Warhammer 40.000 sa che questo universo è caratterizzato da guerre sanguinose, genocidi, inquisizioni e dittature. Non mancano scene di violenza estrema, armi devastanti come spade motosega e mech giganteschi. Tuttavia, PETA ha scelto di concentrarsi solo su un dettaglio: le pellicce indossate da alcuni guerrieri.

La scelta di ignorare la violenza presente nel gioco per focalizzarsi esclusivamente sugli animali ha suscitato reazioni ironiche e critiche, soprattutto da parte della community di Warhammer.

Animale indifeso secondo la PETA
Quello che cavalca il lupo è alto due metri e mezzo, più l'armatura. Secondo peta quel lupo è un animaletto "puccioso" indifeso innocente

Il paradosso della protesta: ignorare il contesto per un solo dettaglio

Secondo PETA, rappresentare personaggi con pellicce equivale a normalizzare l'uso di pellicce nella realtà. Ma è davvero coerente protestare contro un dettaglio estetico in un gioco dove la violenza e la brutalità sono predominanti?

Ad esempio, nel mondo di Warhammer, esistono persino armature fatte di pelle umana, ma questo non sembra preoccupare PETA. Anche creature gigantesche, come il lupo cavalcato da un guerriero alto più di due metri, vengono interpretate dall'associazione come "animali indifesi".

La stessa logica era stata usata in passato contro Assassin’s Creed IV: Black Flag, criticato per la caccia alle balene, ignorando il fatto che l'intero gioco ruotasse attorno alla pirateria e alla violenza.

Le reazioni della community e il futuro di PETA

La campagna di PETA contro Warhammer 40.000 ha ricevuto un'accoglienza fredda. Molti giocatori hanno criticato l'iniziativa, ridicolizzandola sui social media e persino sul sito ufficiale dell'organizzazione.

Alcuni finanziatori di PETA hanno manifestato disappunto, chiedendosi se il loro denaro sia stato speso per campagne realmente efficaci o per operazioni mediatiche discutibili.

La domanda che molti si pongono è: PETA sta perdendo credibilità con campagne così lontane dalle reali battaglie per il benessere animale?