Bufale post-sisma e speculazione mediatica: il caso della scuola Capranica di Amatrice "fatta con il polistirolo"

Dopo ogni tragedia, c’è chi cerca risposte. E c’è chi cerca titoli. Il terremoto di Amatrice del 2016 ha scatenato una corsa alla polemica, dove il giornalismo — anche quello di testate nazionali — ha spesso ceduto al sensazionalismo, sacrificando la verifica dei fatti in nome del clamore.

Uno degli episodi più emblematici riguarda la scuola Romolo Capranica, crollata durante il sisma. Il quotidiano Libero, in un articolo oggi rimosso dal web, titolava scandalizzato: “La scuola venuta giù perché fatta di polistirolo” dando adito ad una delle bufale post terremoto. Un’affermazione che ha alimentato indignazione e sospetti, ma che si è rivelata tecnicamente infondata.

🧱 Il polistirolo non è struttura: la bufala dell’isolamento termico

Il materiale in questione era parte del cappotto termico, un sistema di isolamento applicato esternamente agli edifici per migliorarne l’efficienza energetica. Non ha alcuna funzione strutturale, né incide sulla resistenza sismica. Confondere l’isolante con la struttura portante è come accusare una giacca di non reggere il peso di chi la indossa.

Anche ha contribuito alla confusione, pubblicando un articolo dal titolo ambiguo: . Sebbene il contenuto precisi che si trattava di isolamento, il titolo lascia intendere un nesso diretto con il crollo, alimentando dubbi e polemiche. Specialmente visto la tendenza sui social di non andare oltre il titolo e la breve descrizione degli articoli condivisi. Anche questo un esempio di sensazionalismo giornalistico da manuale.

Crollo della scuola, possibili infiltrazioni mafiose e bufale

📰 Giornalismo e propaganda: quando l’informazione diventa strumento politico

Nel 2016, il governo era guidato dal centrosinistra di Matteo Renzi. Libero, testata storicamente vicina alla destra, ha cavalcato l’onda del disastro per attaccare l’edilizia pubblica e le istituzioni. Il risultato? Un’informazione distorta, dove la tecnica edilizia diventa pretesto per una narrazione ideologica.

La rimozione dell’articolo da parte di Libero è significativa: quando una testata cancella un contenuto, spesso lo fa perché non regge alla verifica dei fatti. E questo, insieme al titolo di Today.it, dovrebbe essere un monito per chi legge e condivide senza approfondire.

🕵️‍♂️ Infiltrazioni mafiose negli appalti post-sisma: le indagini e le misure adottate

Se c’è un tema serio da affrontare, è quello delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. Dopo il terremoto, il rischio di affidamenti opachi è aumentato. Il Decreto Legge 189/2016, convertito nella Legge 229/2016, ha introdotto misure di trasparenza e tracciabilità per evitare che la criminalità organizzata si insinuasse nella ricostruzione.

Le indagini hanno evidenziato:

  • Ricorso eccessivo al subappalto, che rende difficile il controllo

  • Presenza di imprese con soci in odore di mafia, escluse grazie alle informative prefettizie

  • Revoche di appalti e subappalti per rischio di infiltrazione, come nel caso del progetto C.A.S.E. all’Aquila

Nel 2020, la Procura di Ancona ha chiuso un’inchiesta su 35 indagati per abuso d’ufficio e truffa legati alla costruzione delle Sae nelle Marche, con sospetti legami alla ’ndrangheta.

📌 Conclusione: informarsi è un dovere, non un’opinione

Il caso della scuola Capranica dimostra quanto sia facile confondere un dettaglio tecnico con una verità assoluta. E quanto sia pericoloso quando il giornalismo rinuncia alla verifica per inseguire la polemica. In un Paese dove la criminalità organizzata cerca spazio anche nella ricostruzione post-sisma, la responsabilità dell’informazione è più importante che mai.


Fonti e approfondimenti

Esempio di un blog che ha rimbalzato le dicerie sui "muri di polistirolo" della scuola

Avvenire: articolo serio sulle infiltrazioni mafiose negli appalti

Antimafia duemila: articolo sulla chiusura delle indagini

Diritto.it : PDF sulla legge 2016 contro le infiltrazioni mafiose negli appalti