Requisizione delle case sfitte a Livorno: un precedente che fa ancora discutere

📅 Un fatto del 2016, ma ancora attuale nel 2025

Nel 2016, il Comune di Livorno — guidato all’epoca dal sindaco Filippo Nogarin (Movimento 5 Stelle) — approvò una mozione che autorizzava la requisizione temporanea di immobili sfitti, anche privati, per far fronte all’emergenza abitativa. Una misura che, pur presentata come eccezionale e umanitaria, suscitò forti reazioni da parte di proprietari, associazioni di categoria e opposizioni politiche, che la definirono un “esproprio mascherato”.

Nel 2025, mentre il dibattito sulla crisi abitativa e il diritto alla proprietà privata è più acceso che mai, vale la pena tornare su quel caso per riflettere su cosa significhi davvero “solidarietà imposta”.

🧾 Cosa prevedeva la mozione approvata a Livorno

Il testo, proposto dal consigliere Marco Cannito e approvato con i voti del M5S, impegnava il sindaco a:

  • requisire temporaneamente immobili vuoti e inutilizzati, pubblici o privati

  • assegnarli a famiglie sfrattate o in emergenza abitativa

  • prevedere, “laddove possibile”, un indennizzo di occupazione a carico degli ospitati

Il sindaco Nogarin difese la misura come un atto di responsabilità sociale, sostenendo che rientrava nelle prerogative del primo cittadino in caso di emergenza.

Mozione del sindaco Nogarin 2016 e crisi abitativa 2025

🏚️ Il punto di vista dei proprietari: tra indignazione e incertezza

Per molti cittadini, la delibera fu vissuta come un attacco diretto al diritto di proprietà. Immagina di avere una seconda casa — magari ereditata, ristrutturata, in attesa di affittuari — e scoprire che il Comune può requisirla per mesi, senza affitto, senza caparra, e con il rischio di danni all’immobile.

Le critiche principali furono:

  • assenza di criteri oggettivi per decidere quali case requisire

  • mancanza di garanzie per i proprietari in caso di danni o morosità

  • ambiguità giuridica: un sindaco può davvero disporre di beni privati?

Confedilizia parlò di “provvedimento inaccettabile e illegittimo” e di “ritorno al collettivismo”.

🧠 Una patrimoniale mascherata?

Molti osservatori paragonarono la misura a una patrimoniale immobiliare forzata, ma con un impatto ben più invasivo: non si trattava di un prelievo fiscale, ma della sospensione temporanea del diritto di disporre del proprio bene.

E mentre il blog di Beppe Grillo, solo pochi anni prima, criticava le patrimoniali come “furti legalizzati”, a Livorno si passava dalla teoria alla pratica — con una coerenza, diciamo, flessibile.

🏗️ E oggi? Il tema è ancora attuale

Nel 2025, il problema degli sfratti e della carenza di alloggi popolari è tutt’altro che risolto. Le graduatorie per l’emergenza abitativa a Livorno sono ancora attive, e in molte città italiane si discute di misure simili, tra cui:

  • tassazione sulle case sfitte da lungo tempo

  • incentivi (o pressioni) per affittare a canone calmierato

  • requisizioni temporanee in caso di calamità o emergenze sociali

💬 Conclusione: solidarietà o esproprio?

Aiutare chi è in difficoltà è un dovere civile. Ma può lo Stato farlo obbligando i cittadini a rinunciare temporaneamente ai propri beni? Il caso Livorno resta un precedente controverso: un esempio di come, in nome dell’emergenza, si possa scivolare verso forme di intervento che mettono in discussione il confine tra pubblico e privato.

La solidarietà è un valore. Ma quando diventa coatta, rischia di trasformarsi in un abuso.

Fonti e approfondimenti:


❓ Domande frequenti sulla requisizione delle case sfitte

🔹 Un sindaco può davvero requisire una casa privata?

Sì, ma solo in casi eccezionali. La legge italiana consente la requisizione temporanea di immobili privati in situazioni di emergenza (es. calamità naturali, crisi abitativa grave), ma il provvedimento deve essere motivato, proporzionato e accompagnato da un indennizzo per il proprietario.

🔹 La mozione approvata a Livorno nel 2016 è stata applicata?

Non risultano casi documentati di requisizione effettiva di case private a Livorno dopo l’approvazione della mozione. Tuttavia, il provvedimento resta un precedente politico significativo e ha alimentato il dibattito nazionale sul tema.

🔹 È legale requisire una casa sfitta per ospitare sfrattati?

In linea generale, sì, ma solo se:

  • esiste una dichiarazione formale di emergenza

  • non ci sono alternative pubbliche disponibili

  • viene garantito un indennizzo al proprietario Ogni caso va valutato singolarmente e può essere oggetto di ricorso legale.

🔹 Quante case sfitte ci sono in Italia nel 2025?

Secondo le stime più recenti, in Italia ci sono oltre 10 milioni di immobili vuoti o inutilizzati, tra seconde case, abitazioni non affittate e immobili in attesa di ristrutturazione. Questo dato alimenta il dibattito su come conciliare diritto alla proprietà e necessità sociali.

🔹 La requisizione è una forma di patrimoniale?

Tecnicamente no, ma molti la considerano una forma di intervento forzato sul patrimonio immobiliare. A differenza di una patrimoniale classica (che è un’imposta), la requisizione sospende temporaneamente il diritto di utilizzo del bene.