La Carta per la Promozione delle Vaccinazioni: Un Manifesto Civico Contro la Disinformazione

Nel panorama attuale, dove la disinformazione sanitaria corre più veloce dei virus, parlare di vaccinazioni non è solo una questione medica: è un atto di responsabilità sociale. Ecco perché, nel 2016, nacque la Carta per la promozione delle vaccinazioni, un’iniziativa del gruppo TeamVaxItalia che, pur non più attivo, ha lasciato un documento ancora oggi valido e utile per chi vuole fare advocacy vaccinale in modo consapevole.

Un progetto che resiste al tempo

Il sito ufficiale del TeamVaxItalia non è più online, e il progetto sembra essersi ritirato su un blog semi-abbandonato. Ma la Carta è ancora disponibile in formato PDF presso fonti autorevoli come l’Istituto Superiore di Sanità e viene citata da portali come e come riferimento per la comunicazione scientifica.

E questo è già un segnale: la Carta non è morta, è semplicemente passata di mano — da un progetto strutturato a uno strumento libero, disponibile per chiunque voglia usarlo.


I principi della carta: diritto alla prevenzione, responsabilità sociale, informazione, contrasto alla disinformazione, comunicazione, qualità

Cosa contiene la Carta?

La Carta propone sei principi fondamentali per promuovere le vaccinazioni in modo etico, scientifico e inclusivo. Non è un manifesto ideologico, ma una guida pratica per chi vuole fare divulgazione sanitaria senza cadere nella retorica o nella polarizzazione.

Parla di diritto alla prevenzione, di responsabilità collettiva, di comunicazione basata su evidenze, e di contrasto attivo alla disinformazione. È pensata per operatori sanitari, cittadini, giornalisti, insegnanti — chiunque voglia contribuire a ricostruire la fiducia nei vaccini.

Perché è ancora utile oggi?

Perché il problema non è sparito. Anzi, si è evoluto. Oggi non abbiamo solo il classico antivaccinista da commento Facebook, ma anche l’utente disorientato, sommerso da contenuti ambigui, pseudoscienza e influencer sanitari improvvisati.

In questo contesto, la Carta può diventare uno strumento di educazione civica, da stampare e distribuire, da usare nei corsi scolastici, nei centri vaccinali, nei gruppi di genitori. È una forma di attivismo informativo, che non richiede budget né permessi: solo volontà.

Il valore dell’azione individuale

Spesso si pensa che un singolo non possa fare la differenza. Ma è proprio il contrario. Se mille persone stampano la Carta e la consegnano a chi ha dubbi, l’effetto cumulativo è enorme. È il principio della immunità informativa: più persone sono esposte a contenuti corretti, meno spazio ha la disinformazione.

E sì, anche se il progetto TeamVaxItalia non è più operativo, il suo spirito vive in chi decide di non restare a guardare. Perché contrastare l’ignoranza non è inutile. È necessario.


Fonti Verificate

Domande Frequenti

Cos’è la Carta per la promozione delle vaccinazioni?

È un documento nato nel 2016 per guidare la comunicazione scientifica sulle vaccinazioni, basato su sei principi fondamentali.

Chi può usare la Carta?

Chiunque: operatori sanitari, cittadini, insegnanti, giornalisti. È uno strumento libero e gratuito.

Il progetto TeamVaxItalia è ancora attivo?

No, il sito ufficiale non è più online. Tuttavia, la Carta è ancora disponibile e utilizzabile.

Come posso contribuire alla promozione delle vaccinazioni?

Stampando la Carta, condividendola, parlando con chi ha dubbi e aderendo a iniziative locali di divulgazione sanitaria.

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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.