Caso Lombardi: Raccolta firme contro cure mediche necessarie?

Si sente spessissimo di campagne per il salvataggio di animali di vario tipo, ma stavolta si è un attimo invertita la rotta, anche se con qualche distinguo: in questo caso la campagna è per il salvataggio di un animalista, Filippo Lombardi regista teatrale di Milano. Sembra che a seguito di una lite condominiale e alcuni tristi episodi sia stato sottoposto a TSO e ricoverato in una struttura, così i suoi pari hanno aperto una raccolta firme per liberarlo dal "manicomio".

Centro di igiene mentale.

In realtà si tratta molto probabilmente di un centro di igiene mentale, ma i giornalisti e un'intervistata lo hanno definito "manicomio", ma visto che i manicomi (purtroppo in alcuni casi) non esistono più credo, senza arroganza, di aver ragione io.

I fatti: cosa è successo

La vicenda risale al 2008, quando i condomini che stavano sopra l'appartamento del regista, teatrale quindi se non si è nell'ambiente non lo si conosce, hanno iniziano dei lavori per ristrutturare la casa.
Loro avevano promesso che i lavori sarebbero durati poco e la situazione si sarebbe risolta in pochi mesi, invece si sono protratti per anni.

Da qui partono le liti, visto che il famoso regista animalista soffre di insonnia notturna e deve dormire il giorno, quei fastidi erano quindi amplificati.

In una situazione simile effettivamente è facile perdere la pazienza, questo è comprensibile, ma i vicini parlano del comportamento del regista come fuori controllo e pericoloso.

Ma il comportamento dei Lombardi, a quanto emerge dalla denuncia dei vicini, è stato così esagerato che sono stati accusati di stalking e persecuzione.
La madre è stata condannata, lui è stato riconosciuto "incapace di intendere e di volere" e ricoverato in una clinica specializzata, anche tenendo conto del TSO cui era stato sottoposto nel 2011.

La petizione per "liberarlo"

Uno stuolo di intellettuali, musicisti e scrittori, definiti come il mondo della cultura di Milano, hanno sottoscritto una petizione per "liberare Filippo dal manicomio", che non è un manicomio ma sappiamo come lavorano i giornalisti.

Mille firme raccolte, anche se dopo il risalto mediatico iniziale non si è più parlato di nulla quindi non si sa che effetto abbia avuto questa raccolta firme. A parte il risalto mediatico e il forte messaggio che il "mondo della cultura" ha lanciato.

Una sorta di "difesa pubblica" di "un certo peso", anche se mi sono fatto un'opinione differente.

Figlio d'arte

Filippo Lombardi, regista animalista che pare rompere parecchi schemi classici, è figlio di un "noto musicista" di cui non è stato reso noto il nome, probabilmente è una persona schiva e che apprezza la vita privata, il nonno era Franco Lombardi persona molto influente nel mondo della filosofia con una lunghissima carriera come rettore, studioso, filosofo e così via.

Facile pensare che la raccolta firme sia stata più una mossa di immagine pubblica, un messaggio di "noi stiamo con loro", lanciato magari per via dell'influenza di quella famiglia nel "mondo della cultura milanese". Perché c'è da tenere in mente questo fatto:

Il TSO non è uno scherzo

Se quella persona è stata dichiarata incapace di intendere e di volere, i suoi condomini lo hanno descritto come personaggio con cui è impossibile avere a che fare ed è stato emesso un TSO nei suoi confronti significa che ha bisogno di aiuto.

Il giudice ha ritenuto che lo stalking, cioè i comportamenti persecutori, altro non fossero che l'espressione della sua patologia, che se non trattata può diventare distruttiva sia per chi ne soffre sia per chi gli sta attorno.

I Trattamenti Sanitari Obbligatori non vengono applicati a cuor leggero, anzi a volte arrivano anche tardivamente visto che le precauzioni sono molteplici.

Per questo motivo, che fosse per motivi nobili come difendere un conoscente o che fosse una manovra "politica" per tenersi aggraziata una famiglia influente, quell'appello è assolutamente inutile.
Quel ragazzo aveva bisogno di aiuto, una volta aiutato potrà vivere serenamente il resto della sua vita, e vista l'età non avanzata sono tanti anni.

Se si fosse rotto delle ossa nessuno avrebbe firmato per "liberarlo dall'ospedale"

Quella raccolta firme e la sua assurda richiesta suona come protestare per far liberare Pincopalla che non merita di stare imprigionato. Peccato sia caduto dal decimo piano e abbia bisogno di interventi chirurgici e terapie prolungate, e "imprigionato" in ospedale.

I problemi mentali non sono meno gravi di quelli fisici, e vanno trattati adeguatamente esattamente come malattie o ferite.
Chiedere di farlo uscire è irresponsabile e non farà che peggiorare la sua condizione.
Tanto di cappello agli "intellettuali" che firmano la petizione e spalleggiano l'irresponsabilità che o non si rendono conto di questo o se ne sono sbattuti e hanno tirato una bella "slinguazzata" ad una famiglia influente nel loro campo.

l'articolo di Repubblica.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.