Menù vegani in ristoranti e mense. E i diabetici?

Si fa tanto berciare di "salute", e chi lo fa di solito ha in mente di spacciare la dieta vegana come il toccasana e panacea di tutti i mali. Questi personaggi hanno scassato tanto che sono riusciti ad ottenere pure quello che vogliono in diverse sedi.
Ma è realmente importante?

Si sono dimenticati tutti dei diabetici

Parliamoci chiaro, io sono per la libertà di opinione finché questa non vada a ledere la libertà o gli zebedei altrui, per questo non sono contro i vegani in sé ma contro gli estremisti che fanno casino e spaccano i marroni a oltranza 24 ore su 24 e sette giorni su sette.
Per ottenere qualcosa che difficilmente è classificabile come utile.

Fino ad ora in molti ristoranti gli offrivano una spaghettata molto semplice al pomodoro, aglio olio peperoncino, verdure grigliate e insalate. Qualsiasi essere umano normale si sarebbe accontentato.
Ma loro no, anzi hanno urlato a destra e a manca alla discriminazione piangendo vittimismo e complotti in ogni dove.

La cosa diventa ulteriormente ridicola quando si vede nel dettaglio per cosa hanno "lottato": seitan e soia. Sul serio, i menù tradizionali non gli andavano a genio perché non c'erano queste due porcherie simili al cartongesso.

Mettiamo le carte sul tavolo e analizziamo i fatti concreti:

Sono costretti a mangiare vegano?
No, non c'è nessuna ragione medica per cui queste persone non possono mangiare quello che mangiano tutti gli altri. C'è chi brama una pizza "ignorante" ma non lo fa scaricando la sua frustrazione sugli altri, c'è chi smette di essere vegano e viene perseguitato peggio di una strega di Salem.

Sono costretti a mangiare tofu?
NO, come detto prima ci sono tantissimi piatti della tradizione italiana che sono composti da soli vegetali e non hanno nemmeno un pizzico di alimenti di origine animale.

Vogliono il tofu e il seitan!
Pare rischino di crepare male se mangiano roba normale.

Sono talmente convinti di avere chissà quale varietà di scelta che ti fanno un elenco con 200 varietà di seitan e tofu come se ad ogni nome corrispondesse qualcosa di diverso. Come se dicessi:
"Ma io non mangio solo patate! Mangio purè, gnocchi, al forno, lesse, al vapore, fritte, cartoccio, uno undici centoundici virgola pigreco elevato alla successione di fibonacci".

Per colpa di questa barriera psicopatica non riconoscono come "vegan" nessuna cosa che mangino anche i "mangia carcaße".



Sono costretti ad andare in una steakhouse a cercare verdura?
Nessuno li costringe e si tratta di un comportamento stupido. Non vado al polo per riscaldarmi, così come non si va in una "bisteccheria" a cercare verdura. 

Fra l'altro il doppio standard secondo cui i ristoranti normali sono obbligati a fornire alternative vegan per i vegani mentre se un ristorante vegano offre piatti di pesce o carne è un vile traditore infame ingordo che pensa solo ai soldi e deve chiudere subito è una tale cagata che non fa altro che sottolineare finemente quanto son fuori di testa questi fanatici.

Ora questi personaggi hanno ottenuto tanto e sono quattro gatti in croce.
Ma i diabetici? Adesso voglio farlo io un po' di sano benaltrismo: i diabetici cosa hanno ottenuto finora?
Praticamente niente!
Vediamo:

Sono costretti a mangiare in un certo modo?
Si, hanno una patologia e se non mangiano come il medico ha comandato rischiano di sentirsi male, finire in coma glicemico o morire nei casi più gravi.
Sono malati, non è una loro scelta, nessuno però dice niente sul fatto che praticamente nessun ristorante si prende la responsabilità di creare un menù per diabetici.

Hanno alternative nei ristoranti dove non hanno pensato a loro?
No, o almeno molto difficilmente. Un diabetico ha tantissimi problemi a mangiare fuori, è un'impresa praticamente impossibile farlo. Oggi con le nuove tecnologie forse può riuscire a tenere d'occhio la glicemia in tempo reale, ma si parla comunque di stare molto attenti tutto il tempo e interrompere il pranzo/cena a metà mentre tutti gli altri stanno mangiando.

Hanno locali dedicati a loro?
Si, ma sono pochi, e spesso quando sono fuori per lavoro o altro non hanno comunque la scelta libera, visto che magari sono troppo distanti.

Insomma, un diabetico che mangia fuori deve fare i salti mortali, facendo decine di domande e richieste ai camerieri, e non sempre si trova un servizio abbastanza gentile da assecondare le loro esigenze in tutto.

Quindi, ricapitoliamo:

Abbiamo due categorie di persone, anzi, una categoria di persone (diabetici) e una categoria di scimmie urlatrici (vegani invasati).
La prima ha immensi problemi con la salute ed è costretta ad una dieta particolare altrimenti ci lascia le penne ma a nessuno importa riguardo i ristoranti che non gli vanno incontro con menù adatti a loro.
La seconda non ha niente che non va, ma rompe i marroni a volontà per costringere il mondo a mettere il menù vegano, che non è affatto necessario alla loro salute o vita e ci sono locali esclusivamente per vegani.


Per concludere commento lo screen del buon Pasquale Veg "per amore", come si definiva lui:
Esistono migliaia di piatti vegan, tanto che i primi tre che elenca non lo sono.
Poi c'è la tagliata di seitan e le scaloppine di seitan. E' semplicemente seitan con una forma diversa.
Fantasie di patate con polpette di soia. Il secondo classificato: la soia. E' tutto soia e seitan.

E ci scommetto che per sostituire il formaggio delle lasagne hanno usato soia o seitan.
Insomma ha parlato di "migliaia" di piatti ma si traduce tutto in roba immonda a base di seitan o soia.