Manspreading: quando il femminismo diventa una farsa

Ormai ne avrai già sentito parlare, ma il manspreading è diventato da argomento di nicchia a qualcosa di molto discusso. Vediamo quindi come è nata questa degenerazione del dibattito pubblico e radicalizzazione del femminismo moderno.

Cos'è il manspreading

Semplicemente si tratta di uomini che, sedendosi in mezzi pubblici ad esempio, tengono le gambe leggermente allargate. In alcune città degli States è diventato reato: un centimetro di troppo e vieni multato, qualcuno che non aveva i soldi per la multa si è fatto un giorno in cella.

Benché secondo loro si tratta di "furto di spazio vitale nei mezzi pubblici" in realtà la motivazione leggermente meno sbandierata è l'astio verso gli uomini.

Infatti la seconda "motivazione" contro questo comportamento è un vero e proprio processo contro le intenzioni: secondo i detrattori si tratterebbe di un segno di dominio patriarcale degli uomini nei confronti delle donne, che divaricano le gambe mettendo in mostra i genitali per "segnare il territorio" ed intimidire le donne.

Mai sentito una serie di falsità così lunga...

Perché gli uomini allargano le gambe?

Domanda la cui risposta è semplicissima: i genitali.
Se dovessimo (mi ci metto in mezzo anche io) sederci con le gambe serrate, come qualche detrattore vorrebbe, andremmo incontro a numerosi problemi di salute come schiacciamenti dolorosi e piaghe.

Ma il fatto di dover giustificare il modo in cui ci si siede naturalmente mi suona come giustificare la propria esistenza. Davvero siamo arrivati a tanto?

L'ipocrisia galoppante di estremisti e politici

Vogliamo parlare dei posti rubati sui mezzi pubblici? Vediamo una bella scarrellata di fotografie di gentili signorine che con non chalance occupano due, tre, quattro e perfino cinque sedili da sole:






Però mai nessuno si è sognato di andare a criminalizzare queste signorine, nessuno si è mai sognato di andarle a multare e sbattere in galera qualora non avessero i soldi per pagare la multa.
Nessuna campagna mediatica martellante di demonizzazione. Nulla.

Nonostante per quanto un uomo possa allargare le gambe in modo scomodissimo non prenderebbe tutti i posti che occupano queste donne.

Una farsa totale

Siamo arrivati al punto in cui se un uomo occupa mezzo centimetro di spazio in più, nel proprio posto fra l'altro, commette un crimine in quanto uomo, perché se una donna fa di peggio non è un problema.

Questo estremismo farsesco appoggiato da media e istituzioni, infiltrati da frange di estremisti ideologizzati ad odiare il genere maschile, getta un'ombra ominosa sul futuro: fin dove si spingeranno?

Sui social stanno già parlando, da anni ormai, di "stare rape" e altre amenità. Stare rape sarebbe "violenza con lo sguardo", insomma si sono inventati che se guardi una donna le lasci un trauma simile alla violenza sessuale. Mai sentito niente di più irrispettoso sia verso chi vogliono demonizzare sia verso le vittime di violenza. Quelle vere.

E tutto questo come "vendetta" per una "oppressione" che è esistita forse nella loro propaganda deviata, visto che se analizziamo come se la passavano la maggior parte degli uomini nei periodi storici da loro denunciati troviamo coscrizione forzata, lavori massacranti e malpagati come nelle miniere, assenza di diritti generalizzati.

Eppure si concentrano solo sui problemi femminili, giustificando un odio malriposto.
E la gente ascolta, ipnotizzata dalla propaganda di goebelliana memoria.

Concludo con un po' di satira:

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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.