Pontida 2015: Animalisti provocano, cacciatori reagiscono

Pontida: un gruppo di cacciatori sta a farsi i fatti propri alla annuale fiera degli uccelli da richiamo quando un gruppo misto di animalisti (fronte animalista più gente del posto) è arrivato con il chiaro intento di distrubare i cittadini. Hanno infatti iniziato subito con fischi, insulti e spintoni. Una vera e propria aggressione sia verbale che fisica, gratuita e non provocata. Dopo mesi di vessazioni i cacciatori si sono alterati e hanno risposto per le rime:

Poveri animalisti, hanno solo insultato e aggredito!

Come dicevo mentre queste persone stavano normalmente godendosi la loro fiera annuale sono arrivati questi esagitati, ben noti alle forze dell'ordine ormai, a urlare insulti, sputare e spintonare la gente del posto.

La cosa peggiore però, che fa più infuriare, della faccenda non è tanto l'aggressione, a cui questi squallidi personaggi hanno ormai abituato (ma non a sopportare), tanto quanto il vittimismo spicciolo che sfoderano ogni volta.

Giocano a fare le vittime, teneri, dopo che hanno insultato, sabotato, spintonato, aggredito e pestato dieci contro uno cacciatori e allevatori (montando sopra pure un mare di balle colossale) e questo è quanto di più vile si possa fare.

Uomo si difende dall'aggressione degli animalisti

Io posso solo commentare: si è semplicemente difeso. Che a ricevere uno sganassone (da un anziano signore, non certo Mike Tyson ai tempi d’oro) sia stata una donna, mi importa poco. Sono per la parità dei sessi, dovreste saperlo: la violenza gratuita contro chiunque è da condannare, ma una donna non può farsi scudo del proprio genere per insultare, spintonare, sputare e colpire un uomo anziano, aspettandosi che lui resti lì a subire in silenzio.

Conoscendo il Fronte Animalista, posso solo pensare che sia stata lei a provocare per prima — cosa confermata anche dal video, nonostante i tentativi di censura. E aggiungo: è prassi del Fronte mandare avanti le donne a provocare con schiaffi, spintoni e insulti, per poi gridare al vittimismo con frasi come “state aggredendo una donna, vigliacchi!”, come se usare una donna come scudo mediatico fosse il massimo della cavalleria.

Come hanno provato a ribaltare le carte

Ma anche nella propaganda questi esimi "signori" falliscono miseramente, così come nel dialogo civile:
Infatti nel video, dopo i disordini e il pugno in faccia (tirato piuttosto bene, devo ammetterlo) uno degli "animalisti" che facevano casino dice ad un uomo che cercava di mettere ordine "guarda, ci stanno malmenando e noi abbiamo solo fischiato!!" e subito dopo un suo amichetto proprio lì a fianco parte a urlare una serie di insulti a raffica.

Della serie: "non ho preso io il gelato" mentre si ha il grugno insudiciato di gelato al cioccolato e ai pistacchi.

Il bello è che il video lo hanno girato, montato e pubblicato loro. Insomma in tutto quel tempo, si parla di ore o perfino giorni, non si sono accorti che le loro azioni stridevano tantissimo con le loro parole.
Ma come fanno ad avere un seguito? Ma chi non si rende conto della falsità e della menzogna che ha sotto gli occhi e crede alle loro vuote parole?

Propaganda e nessun dialogo

Questo tipo di "attivismo" è quanto di più distruttivo si possa immaginare, credo di averlo detto fin troppe volte ma repetita iuvant: cosa credono di aver ottenuto? Sicuramente un danno di immagine presso chiunque e una strizzata d'occhio da parte di un ristretto gruppo di estremisti.

Questo ci fa capire alcune cose: non si fermeranno finché potranno e non cercheranno mai il dialogo.
Non è quello che vogliono, quello che vogliono è distruggere.
Chiunque li supporti dovrebbe rendersi conto di questo, il loro fine non è nobile, se gli importasse così tanto degli animali li vedremmo impegnati a raccogliere le reti da pesca abbandonate, a disattivare trappole di bracconieri nei boschi, a salvare animali randagi e così via.

Invece sono sempre impegnati in manifestazioni violente. Fatti una domanda e dati una risposta.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.