La principale motivazione mossa contro la caccia è che si va a sparare contro "animali innocenti".
Ho sentito spessissimo questo concetto di "animali innocenti", e viene usato un po' da tutti gli animalisti che si scagliano contro il lavoro più antico del mondo (esatto, quell'altro è venuto fuori dopo il denaro). Ma è un concetto valido?
Ho sentito spessissimo questo concetto di "animali innocenti", e viene usato un po' da tutti gli animalisti che si scagliano contro il lavoro più antico del mondo (esatto, quell'altro è venuto fuori dopo il denaro). Ma è un concetto valido?
Innocenti di cosa?
La prima cosa che mi chiedo sempre: innocenti di cosa?
Che argomentazione è "sono animali innocenti"?
Anche gli erbivori non sono nuovi alla pratica dell'uccisione: i cervidi durante la stagione degli amori combattono scornandosi ripetutamente, e spesso uno dei cervi ci lascia la pelle. Ma se anche gli erbivori uccidono perché li definiscono innocenti?
Perché non si può avere una visione del mondo animale per ogni occasione come fossero dei completi da sera. Sostenere due tesi contrapposte nello stesso momento è da fanatici, e questo rende le obiezioni contro i cacciatori mosse dagli animalisti totalmente fallaci e senza senso.
Per cui no, la caccia non va a colpire animali "innocenti" e no, non riesci a farla vietare portando argomentazioni come "sono innocenti" o "uccidete bambi". Fra l'altro se dovessimo estendere il concetto di "innocenza" agli animali, dandogli in pratica valore giuridico, dovremmo incarcerare tutti gli animali che in un modo o nell'altro uccidono un altro animale?
La caccia non è mica una punizione, non si va a cacciare per punire o vendicarsi sugli animali. Li si uccide per la carne, come si è sempre fatto. A volte per programmi di selezione che puntano ad eliminare gli animali più deboli o vecchi per evitare i danni della sovrappopolazione.
In ogni caso l'animale muore sul colpo, nel minor tempo possibile, ed è vietato dalla legge prolungarne le sofferenze. Ad esempio in Italia la caccia con la balestra, che rischia di far soffrire l'animale, è severamente vietata, mentre quella con l'arco è minuziosamente regolamentata e solo personale addestrato e autorizzato la può praticare.
Affermare che sono "animali innocenti" è una baggianata concettuale.
Gli animali uccidono, anche i loro simili, in tante occasioni. Allora non sarebbero più innocenti?
Secondo quale punto di vista l'animale è innocente?
In base a cosa l'animale sarebbe innocente? Secondo la nostra metrica etica o giuridica?Gli animali uccidono, anche i loro simili, in tante occasioni. Allora non sarebbero più innocenti?
Anche gli erbivori non sono nuovi alla pratica dell'uccisione: i cervidi durante la stagione degli amori combattono scornandosi ripetutamente, e spesso uno dei cervi ci lascia la pelle. Ma se anche gli erbivori uccidono perché li definiscono innocenti?
Quindi la domanda rimane: secondo quale punto di vista questi animali sarebbero innocenti?
Lo so che è una definizione semantica studiata appositamente per suscitare empatia, ma analizzando i fatti rimane comunque una definizione fallace.
Dove è il confine?
Perché se un animale uccide un animale (anche per motivi futili come fanno i gatti che spesso giocano con l'animale poi lo lasciano buttato da una parte a soffrire) rimane comunque innocente, mentre se una persona uccide un animale gli animalisti insorgono?
Basti pensare appunto a quanto livore dimostrano verso cacciatori, allevatori o semplice gente che mangia un hamburger o una fiorentina. Rei, secondo loro, di aver provocato la morte diretta o indiretta di animali.
Anche in questo caso un bel cortocircuito logico nato da una definizione di "marketing"
Gli animali non hanno coscienza?
Infatti all'obiezione di sopra rispondono con una frase che genera più problemi di quanti ne dovrebbe risolvere: "ma gli animali non hanno coscienza, si muovono per istinto, non hanno colpa!"
E qua serve mettersi d'accordo con il cervello: o vai in giro a dire che gli animali sono pieni d'amore e sentimento, che sono meglio di noi e sono innocenti e per questo non è giusto ucciderli, oppure sostieni il contrario. Non puoi sostenere entrambe le cose allo stesso momento.
E qua serve mettersi d'accordo con il cervello: o vai in giro a dire che gli animali sono pieni d'amore e sentimento, che sono meglio di noi e sono innocenti e per questo non è giusto ucciderli, oppure sostieni il contrario. Non puoi sostenere entrambe le cose allo stesso momento.
Le due versioni non possono esistere allo stesso tempo perché si contraddicono fra di loro, è palese e innegabile.
Perché non si può avere una visione del mondo animale per ogni occasione come fossero dei completi da sera. Sostenere due tesi contrapposte nello stesso momento è da fanatici, e questo rende le obiezioni contro i cacciatori mosse dagli animalisti totalmente fallaci e senza senso.
Per cui no, la caccia non va a colpire animali "innocenti" e no, non riesci a farla vietare portando argomentazioni come "sono innocenti" o "uccidete bambi". Fra l'altro se dovessimo estendere il concetto di "innocenza" agli animali, dandogli in pratica valore giuridico, dovremmo incarcerare tutti gli animali che in un modo o nell'altro uccidono un altro animale?
La caccia è regolamentata da leggi stringenti
La caccia non è un capriccio, non è buttata lì tanto per.
La caccia è uno strumento che aiuta a mantenere la biodiversità e monitora il territorio.
La biodiversità ne giova perché vengono tenuti sotto controllo i numeri degli animali. Si evitano sovrappopolazioni di una o dell'altra specie a scapito delle altre e dell'ambiente stesso.
Sembra un concetto difficile da afferrare per chi non conosce bene la questione o peggio è stato disinformato dagli animalisti, ma è così.
Inoltre i territori abbandonati sono spesso soggetti ad attività illegali di ogni tipo o incendi devastanti. Da quelli che ci coltivano la marijuana ai piromani che devastano interi boschi.
Questi incidenti in un territorio visitato tutti i giorni sono più rari, e con conseguenze meno gravi.
Non è come il bracconaggio, che è illegale per un motivo ben preciso.
Fonti e approfondimenti
Per chi desidera approfondire il ruolo della caccia nella gestione ambientale e il dibattito etico sul concetto di “animali innocenti”, ecco alcune fonti affidabili:
- WWF Italia – Analisi del DDL sulla caccia: documento che evidenzia le implicazioni ambientali e legislative della caccia, distinguendo tra gestione faunistica e abuso venatorio.
- Referendum Stop Caccia – Iniziativa legislativa: proposta di legge popolare che mira a vietare l’attività venatoria, basata su principi etici e di tutela della biodiversità.
- Italia Che Cambia – Caccia e biodiversità: intervista al WWF e analisi delle conseguenze ambientali del disegno di legge sulla caccia, con riflessioni sul concetto di “fauna selvatica come patrimonio dello Stato”.
Nota: la caccia è regolamentata da normative stringenti e, se praticata correttamente, può contribuire al controllo della fauna selvatica e alla tutela degli ecosistemi. Il concetto di “animali innocenti” è spesso usato in modo retorico e non ha fondamento giuridico o biologico. La distinzione tra caccia legale e bracconaggio è fondamentale: la prima è soggetta a controlli e autorizzazioni, la seconda è un reato ambientale.