Complottisti e animalisti estremisti: discussioni impossibili

Che con queste due categorie di umani, complottisti e animalisti estremisti appunto come da titolo, sia assolutamente impossibile discuterci è noto ai più. Ma con quale meccanismo di difesa da fanatici discutono in modo da avere sempre e comunque ragione, o per lo meno l'illusione di averla?

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

Chi ci ha avuto a che fare sa già dove voglio andare a parare, perché succede veramente fin troppo spesso. L'attacco personale. Puro e semplice.
Non avendo argomentazioni valide, o meglio valide solo agli occhi di chi non sa di cosa si parla, e notando che le loro boiate non attecchiscono nella tua mente (chissà come mai eh) partono a insultare la tua persona.

Mi è capitato probabilmente nel 95% delle discussioni che ho avuto con personaggi simili, e non solo purtroppo è una piaga ben diffusa, è scaduta nell'insulto personale, nell'attacco alla persona e alla sua credibilità o apparente autorevolezza.

Ma sono due cose in particolare che fanno più inalberare:

Discuti di qualcosa di cui non hai approfondite e specifiche conoscenze tecniche? Del tipo quattro lauree e annessi corsi di specializzazione per un totale di cinquant'anni di studi approfonditi nelle migliori università del mondo?

Allora non sai di cosa stai parlando! E ti dicono che devi informarti! 
Loro invece sanno tutto, con la loro laurea in cretinologia su Youtube raggiunta dopo aver guardato mezz'ora di video campati per aria e senza fondamenti logici o scientifici.

Invece al contrario se hai studiato: sei un esperto oppure ci lavori attivamente? Sei pagato e indottrinato! Le università sono il ricettacolo della falsa conoscenza NWO o delle lobby, che possono essere big pharma, petrolifere o perfino "della carne" (ricordiamoci che parliamo anche di animalisti), quindi le tue nozioni non valgono niente perché viziate.

In ogni caso sanno comunque tutto loro, con il loro master in stracciascrotazione su Google immagini! La vera conoscenza che non è in mano al NWO, è in mano a Peppino Gazzaniga e il so canale YouTube.

Il paradosso

Che sia conoscenza resa accessibile da una multinazionale (Google), hostata da una multinazionale (sempre Google nel caso di youtube, oppure Facebook o Amazon), finanziata da una multinazionale accusata spesso di far parte del complotto, non c'entra un benemerito tubo.

O almeno così si evince, visto che loro sono si reputano i combattenti anonimi per la libertà che lottano contro il sistema usando gli stessi mezzi che il sistema gli offre.

Quindi a parte il fatto della immenso paradosso ipocrita del mondo animalar-complottardo, che mette radici e si nutre di quello che vanno a denigrare, il fatto più grave è di arrogarsi il diritto di sapere tutto sempre e comunque e rompere seriamente al prossimo, atteggiamento che serve unicamente a porre l'arrogante di turno nell'unica posizione sociale che può ricoprire: il bersaglio.

Come risolvere?

Esatto, una volta che il soggetto ti spara una delle due succitate cretinate (studia o sei un burattino) l'unica cosa che si può fare è sbeffeggiarlo, pubblicamente o privatamente non importa.
Tanto si sa come funziona: uno spettatore neutro si accorge subito chi si sta comportando come un macaco impazzito e ha perso il confronto civile e ha iniziato con l'inciviltà.

Chi è già schierato difficilmente vedrà la discussione per quello che è, quindi niente paura: sbeffeggialo tranquillamente e poi dimenticatene.

Il problema è che alcuni hanno una certa tendenza a comportamenti ossessivi e persecutori per cui anche se ce li mandi sono loro che continuano a cercarti. Mi è capitato meno spesso, ma è una eventualità.

Spesso la via migliore quando si vede una cosa simile è lascia perdere e non imbarcarti in una discussione senza nessuno sbocco. Non ne esci più istruito, non ne esce l'altro più istruito, è solo una perdita di tempo.

Perché convincerlo è impossibile, la sua limitata conoscenza, mista alla malcelata diffidenza, lo rendono restio al cambio di opinione. Ovviamente quando vede i video di Peppino è un altro discorso, perché conferma i suoi pregiudizi.

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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.