Edoardo Stoppa all'attacco della Sapienza e di Caminiti

Edoardo Stoppa colpisce ancora, e come al solito non ha detto mezza verità nemmeno per sbaglio.
A questo giro si è scagliato contro l'università La Sapienza e del professor Caminiti, reo secondo lui di praticare "la vivisezione", che ricordo essere illegale da ormai quarant'anni in questo paese:

La vivisezione che non è vivisezione

Nel "servizio" televisivo, che di certo non si può definire giornalistico, Edoardo Stoppa parte a tavolino con la mistificazione:

"Una prestigiosa università italiana pratica vivisezione in modo poco chiaro".
Come detto prima è impossibile che pratichino qualcosa che è totalmente illegale, specialmente essendo appunto una prestigiosa università sotto gli occhi di tutti. Inoltre ci tengo a precisare che la "vivisezione" è totalmente inutile oggi ai fini della ricerca.

L'intervista al supertestimone

Intervistano un tizio incappucciato e con la voce modificata, manco stessero testimoniando contro la più potente famiglia malavitosa del paese. Il novello "Adam Kallon" rivela "grandissimi segreti" ai buffoni di Striscia la Notizia: all'interno della struttura conducono "esperimenti cerebrali!".

Ma và! Ma che grande scoperta! In un centro di neuroscienze studiano il cervello! Ma ci voleva il "gola profonda", manco fosse un film di spionaggio di serie B, per dire un'ovvietà di pubblico dominio!
Sospetto sia tutta una farsa per influenzare lo spettatore satollo della cena buttato sul divano che si fa ben poche domande.

L'intervistato "misterioso" sostiene quindi di aver lavorato per anni (immagino la mansione fosse quella di prendere i cestini della spazzatura e svuotarli) afferma che le gabbie erano piccolissime e che sicuramente violavano qualche altra legge, di cui non conosce nemmeno la lettera iniziale.

Probabilmente parlava delle gabbie dove gli animali vengono tenuti momentaneamente, poche ore, sempre se abbia detto la verità.

Domanda di Stoppa, l'amico degli animali arrosto (non è una battuta ha pubblicato lui le foto dove mangiava alle grigliate): "ma cosa avviene di preciso?"
Il presunto bidello fa la rivelazione sconvolgente finale.
Pronti? Sicuri? Rullo di tamburi...
"Non lo so"

Che diavolo sarà mai andato a raccontare allora? Che fanno "esperimenti cerebrali" e hanno gabbiette di contenimento momentanee (che sono piccole, però poi tornano in quelle di dimensioni congrue)?

Cosa che sanno tutti? E li accusano di compiere reati come la vivisezione sulla base del nulla, come dalla fonte stessa ammette?

Ma questo non è tutto, tutta questa scena surreale mi ricorda tantissimo uno sketch di Zelig:

"Ma con questo cosa voglio dire... NON LO SO, ma i fatti mi COSANO!"

Uguale identico. Arriva questo e ciarla e straparla per qualche minuto per poi concludere con "non lo so, ma fanno reati". Accuse gravissime totalmente gratuite.

Salviamo i pazienti con patologie neurodegenerative

E' pieno di persone che si ammalano di Parkinson, Alzheimer e in generale ci sono tantissime malattie neurodegenerative che sono dei veri flagelli per chi ne soffre. E in questo scenario questi personaggi si inventano servizi farsa per screditare la ricerca.

E per cosa? Ancora non si sa, non hanno mai proposto alcuna alternativa viabile o paragonabile alla sperimentazione animale. Niente, semplicemente parlano. Ottenendo cosa?

Definirli irresponsabili è un eufemismo.

Lo zampino della LAV

Dopo aver intervistato l'informatore non informato Stoppa va dal suo grande grande amico: Felicetti della LAV. La stessa LAV che dopo i servizi di stroppa contro Green Hill ha raddoppiato il capitale: da 4 a 8 milioni, tutto consultabile online tramite i loro resoconti pubblici. A mio avviso chiaro segno che comparire in televisione è una grandissima pubblicità, come era facile immaginare.

Ma mi rimane una domanda in testa: che diavolo c'entrava Felicetti? Stava chiaramente lì a fare pubblicità alla sua associazione, non ha aggiunto niente di concreto a quanto detto nel servizio, che già era campato per aria.

Ma è legale disinformare in questo modo?

Mi domando se servizi televisivi simili, volti alla totale disinformazione e promotori di un punto di vista fallace, siano permessi dalla legge.

Perché andare a sparare baggianate al grande pubblico, mistificando la realtà, facendo allusioni simili, facendo chiudere attività lecite per delle incongruenze minori (ricordo un negozio di animali chiuso perché il soffitto era mezzo centimetro più basso della "norma di legge"), a parere mio non può essere tollerato.

Non parlavano di opinioni, parlavano come se fossero informati.

La trasparenza c'è sempre stata

Per la serie "parlavano come fossero informati" Felicetti sostiene che nessuno sa cosa avviene all'interno dei laboratori, e il "servizio" sostiene che si sono rivolti a praticamente tutti (mancava solo il panettiere sotto casa) e nessuno ha risposto, lasciando intendere ci sia un muro di omertà a protezione delle "pratiche" che avvengono all'interno dell'università.

Peccato che in due minuti trovi tutto scritto nero su bianco, pubblico, fruibile, gratuito su Pubmed...
Insomma non sanno cosa succede, l'unico che ha parlato non ha visto nient'altro che "gabbie piccole", che ricordo di nuovo essere gabbie momentanee dove gli animali sono tenuti per brevissimo tempo, ma tanto è bastato perché attaccassero l'università e il ricercatore pubblicamente.

Se stavano zitti facevano più bella figura.
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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.