Una infermiera spagnola, Teresa Romero, lavorava nell'Hospital Carlos III di Madrid, dove si offrì volontaria ad assistere due missionari infettati dall'ebola appena riportati dall'Africa. Purtroppo si ammalò lei stessa, e prima di scoprire di essere stata infettata si temeva avesse portato il virus a casa.
A casa da suo marito e il suo cane Excalibur.
Per questo motivo la decisione delle autorità spagnole di riportare i frati missionari nel paese, infettati dall'ebola, era stata aspramente criticata.
In Africa sono stati scoperti diversi esemplari di pipistrello infettati dall'ebola. Non ne mostravano i sintomi, ma il virus era presente nel loro organismo ed era attivo. La puntura di una zanzara da pipistrello ad una persona può portare ad una nuova infezione di ebola all'uomo.
Per questo motivo, insieme all'altissima mortalità, il cane è stato abbattuto: pur non soffrendo dei sintomi della malattia, poteva essere infetto. Basti pensare al modo di trasmissione della malattia e al vizio dei cani di leccare i padroni.
A casa da suo marito e il suo cane Excalibur.
Excalibur destinato alla soppressione
L'infermiera Romero e suo marito furono messi in quarantena (il marito risultò poi non infetto) mentre il loro cane, Excalibur, era destinato all'abbattimento.
La notizia ha immediatamente smosso l'opinione pubblica, una raccolta firme per salvare il cane raggiunse le 300 mila firme.
Gli animalisti proposero di mettere in quarantena il cane così come venne fatto con i proprietari, ma i protocolli non prevedono un'eventualità simile.
L'ebola: una malattia terribile
L'ebola è una terribile malattia che in pochi giorni può uccidere il malato. Spesso la mortalità è altissima e, dipende dal ceppo, ha circa dal 50% al 90% di mortalità.Per questo motivo la decisione delle autorità spagnole di riportare i frati missionari nel paese, infettati dall'ebola, era stata aspramente criticata.
Ma perché il cane è un rischio se la malattia non lo colpisce?
Perché può fare da vettore, o da riserva virale, contagiando più persone.
Perché può fare da vettore, o da riserva virale, contagiando più persone.
In Africa sono stati scoperti diversi esemplari di pipistrello infettati dall'ebola. Non ne mostravano i sintomi, ma il virus era presente nel loro organismo ed era attivo. La puntura di una zanzara da pipistrello ad una persona può portare ad una nuova infezione di ebola all'uomo.
Per questo motivo, insieme all'altissima mortalità, il cane è stato abbattuto: pur non soffrendo dei sintomi della malattia, poteva essere infetto. Basti pensare al modo di trasmissione della malattia e al vizio dei cani di leccare i padroni.
Inoltre limitarsi a metterlo in quarantena, come suggerivano gli animalisti, era comunque rischioso.
Non dimentichiamoci che la padrona, l'infermiera Teresa, si è infettata nonostante il suo paziente fosse in quarantena e in cura con tutte le precauzioni annesse, che la quarantena COVID ha reso familiari: tute, maschere, barriere, disinfezione.
Per cui visto l'alto rischio che comporta l'infezione da ebola si è optato per la soluzione più sicura, drastica ma sicura: l'abbattimento del cane. Del resto si fa uno sforzo enorme per tenere in vita una persona, sia umano che monetario, che non possiamo permetterci anche per ogni animale.
Per cui visto l'alto rischio che comporta l'infezione da ebola si è optato per la soluzione più sicura, drastica ma sicura: l'abbattimento del cane. Del resto si fa uno sforzo enorme per tenere in vita una persona, sia umano che monetario, che non possiamo permetterci anche per ogni animale.
Sentimento comprensibile, ma pericoloso
Pur comprendendo il sentimento di chi non voleva l'abbattimento del cane, e immaginando il dolore dei proprietari, non posso che definire la protesta troppo emotiva. Il pericolo che il cane avesse addosso l'ebola era immenso.
Qui non si parla solo del cane, qua si parla di salute pubblica e arginare una possibile epidemia di una malattia contagiosa e letale. È una scelta difficile, ma qualsiasi altra soluzione avrebbe comportato rischi enormi.