Grazie alla segnalazione di una gentilissima donzella sono venuto a conoscenza dell'esistenza del libro "le avventure di Fil" scritto (male) da "Pasquale veg". Credevo si fosse ritirato a vita privata, il buon vecchio Pasqualone, avendo constatato la cancellazione della sua pagina Facebook, ma in realtà è più in forma che mai! Ma vediamo in dettaglio la sua fantastica opera:
Una storia molto bella
Un libro non si giudica dalla copertina, ma questo in particolare la copertina proprio non ce l'ha.
O almeno, non ce l'ha su Lulu, in altre piattaforme c'è, anche se il dubbio è che quella sia un'immagine di cui ha ottenuto il consenso per l'utilizzo.
In ogni caso mi domando che razza di nome sia Fil, è orrendo, così come è orrenda la sinossi presente su lulu:
"Le avventure di un delfino di nome Fil, una storia per ragazzi molto bella"
UNA STORIA MOLTO BELLA!? Ma che sinossi è? Cominciamo molto bene.
Ma vabbè, andiamo ava... cosa? La sinossi l'ha messa sotto forma di recensione!?
Si preannuncia una giornatina niente male!
Però mente sgombra! Nessun pregiudizio e leggiamo il libro.
Nonostante il "libro" sia molto breve gli errori non sono affatto pochi, e anzi, non ci si imbatte solamente in numerosissimi refusi che erano facilmente evitabili con una veloce revisione del testo, ma anche e soprattutto in parole usate nel modo sbagliato. Come se il buon Pasqualone non ne conoscesse il reale significato.
Ma questi dialoghi sono fantastici! Sono scritti talmente male che l'autore verrebbe bocciato il primo giorno di scuola elementare, rispedito per direttissima all'asilo nido. Senza virgolette, senza punti di domanda, senza le maiuscole senza i PUNTI!
Immaginati 'sto diavolo di delfino, con il cervello ammuffito, che parla da solo dicendo "cosa fai, come stai, dove vieni, la testuggine non risponde". Perché così è scritto, lo puoi leggere questo è un copia incolla dritto senza modifiche.
Comunque grazie al razzo che stava morendo, le testuggini sono animali di terra, che diavolo ci fa in mezzo al mare?
Tutto questo solamente nella prima pagina, non credere che abbia saltato chissà quanti passaggi: è un concentrato di boiate assurde!
Ma cosa vorrebbe insegnare ai "ragazzi" se nemmeno riesce ad articolare a dovere una frase, una domanda, un dialogo e fallisce pure nel descrivere una situazione semplicissima che lui stesso ha ideato?
Fra l'altro la tartaruga divenne amica del deLFIno (credo abbia fatto una specie di anagramma macellato, il nome peggiore della storia) senza spiccicare nemmeno una parola, anche dopo liberata dalla plastica (o che diavolo era), nemmeno un grazie, niente.
Ma ne ho fotografato una per mantenerne la memoria:
La storia continua, fra virtuosismi quali "si girò a 360°", forse nel tentativo di sbrogliarsi il cervello, e i soliti errori grammaticali, ma voglio sottolineare l'estrema incongruenza del racconto: il delfino viene catturato nella baia di Taiji, un luogo famoso per l'annuale pesca di delfini, ma sta in Giappone.
Lezione di oggi, vangelo secondo vegano: un animale in cattività soffre perché sta in una vasca, ma un delfino in cattività in una vasca di animalisti sta una meraviglia perché "percepisce il cambiamento".
Bellissima fiaba si. Una storia molto bella.
Poi il delfino che salta per ringraziare è il top dell'alienazione dalla realtà: quello nemmeno sa che sei li, chi sei e se sei andato ai "delfinari brutti e cattivi", ma credo che spiegarlo a qualcuno che crede che un animale viva in eterno sia impossibile.
Purtroppo l'autore lo ha ritirato, io dovrei averne una copia da qualche parte in un hard disk disperso in territorio nemico, ma credo proprio che rileggere tale capolavoro sarà un'impresa.
In ogni caso mi domando che razza di nome sia Fil, è orrendo, così come è orrenda la sinossi presente su lulu:
"Le avventure di un delfino di nome Fil, una storia per ragazzi molto bella"
UNA STORIA MOLTO BELLA!? Ma che sinossi è? Cominciamo molto bene.
Ma vabbè, andiamo ava... cosa? La sinossi l'ha messa sotto forma di recensione!?
Eh si, non ha scritto la sinossi negli spazi appositi, ho pubblicato anche io con Lulu e posso confermare che è completo da quel punto di vista, è andato nella sezione commenti e ne ha lasciato uno per scriverci la sinossi. E che sinossi! Un vero tocco di classe.
Si preannuncia una giornatina niente male!
Però mente sgombra! Nessun pregiudizio e leggiamo il libro.
Si tratta di un racconto molto breve in cui degli animali, totalmente antropomorfizzati, subiscono immense sevizie da parte degli "umani brutti e cattivi che inquinano e distruggono tutto senza rimorsi", classico punto di vista dell'autore.
Tutti gli umani sono così, malvagi e distruttori. Non mi aspettavo chissà quale caratterizzazione della personalità e azioni, ma nemmeno nei cartoni animati per bambini i "cattivi" sono così tanto cattivi.
Gli unici buoni sono gli animalisti, e questa è una cosa molto interessante per comprenderne la psicologia e la "filosofia" che si annida nella mente dell'autore.
Nonostante il "libro" sia molto breve gli errori non sono affatto pochi, e anzi, non ci si imbatte solamente in numerosissimi refusi che erano facilmente evitabili con una veloce revisione del testo, ma anche e soprattutto in parole usate nel modo sbagliato. Come se il buon Pasqualone non ne conoscesse il reale significato.
Potrei tentare di spiegare meglio facendo il classico esempio del "capisce aglio per cipolla", ma è molto più efficace sottolineare che l'autore chiama con il termine "vettovaglie" l'argenteria. Lui non mangia il cibo, lui mangia i piatti e le posate.
Oltre i termini usati a caso il lettore viene letteralmente maltrattato mentalmente da tempi verbali che la buoncostume censurerebbe in due secondi, conditi con orrori come "ora fil è felice, nuotava libero...".
Una storia dalla banalità disarmante che si contraddice da sola
Nel complesso è un testo di una banalità disarmante, sia come racconto sia come scrittura: non si rivolge ai ragazzi, sembra scritto da un bambino di otto anni che si rivolge a bambini di quattro.Perfino il messaggio animalista viene completamente devastato dall'incompetenza e ignoranza dell'autore, che distrugge praticamente tutto il racconto affermando che il delfino in vasca soffriva fino quasi a morire perché nato per essere libero, ma magicamente il delfino stava benissimo nella vasca degli animalisti. Se sta male in una vasca perché nella seconda sta bene, solo perché è una "vasca animalista"?
I passaggi migliori
Andiamo a vedere alcuni dei passaggi migliori, sotto il punto di vista comico ovviamente:
"Nato nel mar Mediterraneo il piccolo Fil trascorreva il suo tempo a giocare con gli altri delfini piccoli. Il suo gioco preferito, rincorrersi fino alla massima velocità, andare sotto per poi uscire fuori con un mega salto"
Fantastico background, un carisma dominante! Sono già affezionato al personaggio! Parlando seriamente, Harry Potter era un romanzo destinato ai ragazzi. Si lo so che il paragone con un romanzo di successo mondiale è ingrato, ma serve a rendersi conto che "ragazzi" non significa "cerebrolesi", e che diavolo!
Bellissima poi la costruzione della frase degne di un anglo magrebino madrelingua sumera: "il suo gioco preferito andare sotto per poi uscire fuori con un mega salto" è semplicemente meravigliosa, non significa niente, sono due spezzoni che non si legano affatto bene fra di loro.
"Nato nel mar Mediterraneo il piccolo Fil trascorreva il suo tempo a giocare con gli altri delfini piccoli. Il suo gioco preferito, rincorrersi fino alla massima velocità, andare sotto per poi uscire fuori con un mega salto"
Fantastico background, un carisma dominante! Sono già affezionato al personaggio! Parlando seriamente, Harry Potter era un romanzo destinato ai ragazzi. Si lo so che il paragone con un romanzo di successo mondiale è ingrato, ma serve a rendersi conto che "ragazzi" non significa "cerebrolesi", e che diavolo!
Bellissima poi la costruzione della frase degne di un anglo magrebino madrelingua sumera: "il suo gioco preferito andare sotto per poi uscire fuori con un mega salto" è semplicemente meravigliosa, non significa niente, sono due spezzoni che non si legano affatto bene fra di loro.
Ma dopo essere uscito fuori riesce anche a uscire dentro?
Questo passaggio è fondamentale ai fini della trama e della comprensione di quanto è scritto male questo racconto:
"Una mattina il piccolo Fil incontrò una tartaruga, ma aveva qualcosa di strano, sembrava in difficoltà. Fil iniziò quindi a domandarle: come stai, dove vai, come ti chiami, ma nessuna risposta arrivò dalla testuggine."
Questo passaggio è fondamentale ai fini della trama e della comprensione di quanto è scritto male questo racconto:
"Una mattina il piccolo Fil incontrò una tartaruga, ma aveva qualcosa di strano, sembrava in difficoltà. Fil iniziò quindi a domandarle: come stai, dove vai, come ti chiami, ma nessuna risposta arrivò dalla testuggine."
Ma questi dialoghi sono fantastici! Sono scritti talmente male che l'autore verrebbe bocciato il primo giorno di scuola elementare, rispedito per direttissima all'asilo nido. Senza virgolette, senza punti di domanda, senza le maiuscole senza i PUNTI!
Immaginati 'sto diavolo di delfino, con il cervello ammuffito, che parla da solo dicendo "cosa fai, come stai, dove vieni, la testuggine non risponde". Perché così è scritto, lo puoi leggere questo è un copia incolla dritto senza modifiche.
Ma poi non è che gli chiede "Ma stai male? Cosa ti è successo?" no, gli afferma in faccia "come ti chiami". Ma tu vedi gente morire per strada e gli chiedi come ti chiami?
"L'esperienza della mamma fece comprendere al piccolo Fil che la tartaruga non poteva rispondergli, in quanto stava morendo."
L'esperienza del babbo invece in cosa aiuta? Il delfino aveva già capito che qualcosa non andava, come ha scritto (male) giusto una o due righe prima (ammazza che memoria ha) ma ci vuole la madre a confermargli che qualcosa non va, come se già non lo sapessero sia il personaggio mal pensato che il lettore.
"L'esperienza della mamma fece comprendere al piccolo Fil che la tartaruga non poteva rispondergli, in quanto stava morendo."
L'esperienza del babbo invece in cosa aiuta? Il delfino aveva già capito che qualcosa non andava, come ha scritto (male) giusto una o due righe prima (ammazza che memoria ha) ma ci vuole la madre a confermargli che qualcosa non va, come se già non lo sapessero sia il personaggio mal pensato che il lettore.
Comunque grazie al razzo che stava morendo, le testuggini sono animali di terra, che diavolo ci fa in mezzo al mare?
Tutto questo solamente nella prima pagina, non credere che abbia saltato chissà quanti passaggi: è un concentrato di boiate assurde!
La testuggine di mare
"Mamma delfino e Fil decisero di aiutare la tartaruga, con fatica e tanta volontà riuscirono a liberare la tartaruga"Cioè la madre non ha nemmeno un nome! E' fantastico il modo in cui descrive la liberazione: tanta fatica e volontà. Ma 'sta ceppa fatica e volontà, ma descrivilo come e cosa hanno fatto! Che spiegazione è?
Non ha descritto nulla, è fumoso, inconsistente, è messo li giusto per far andare avanti la storia. Che è successo? Cosa aveva la tartaruga che non andava? Era intrappolata nella plastica? Aveva ingoiato una busta? Aveva una cannuccia incastrata nel naso? Non si sa, l'hanno liberata. Potrebbe essere qualsiasi cosa, pure un esorcismo per quanto ne sappiamo.
Ma cosa vorrebbe insegnare ai "ragazzi" se nemmeno riesce ad articolare a dovere una frase, una domanda, un dialogo e fallisce pure nel descrivere una situazione semplicissima che lui stesso ha ideato?
Fra l'altro la tartaruga divenne amica del deLFIno (credo abbia fatto una specie di anagramma macellato, il nome peggiore della storia) senza spiccicare nemmeno una parola, anche dopo liberata dalla plastica (o che diavolo era), nemmeno un grazie, niente.
La testuggine più ingrata del mediterraneo!
Si girò di 360° e altre perle
Salto le parti in cui il cervello del lettore viene letteralmente annientato da dialoghi scritti talmente male da non fare nemmeno ridere, sia grammaticalmente che sostanzialmente, che sono in realtà un susseguirsi di virgole e forse alla fine (per generosità eh) si concludono finalmente con un punto interrogativo, che rende ancora più incomprensibile l'intera frase.Ma ne ho fotografato una per mantenerne la memoria:
La storia continua, fra virtuosismi quali "si girò a 360°", forse nel tentativo di sbrogliarsi il cervello, e i soliti errori grammaticali, ma voglio sottolineare l'estrema incongruenza del racconto: il delfino viene catturato nella baia di Taiji, un luogo famoso per l'annuale pesca di delfini, ma sta in Giappone.
La baia di Taiji
Come ha fatto questo benedetto "defilno" a finire laggiù, dal Mediterraneo al Giappone?
L'autore non lo spiega, immagino abbia buttato lì la cosa perché andava di moda parlare di quella pesca nel mondo vegano animalista.
Sarebbe da definire un buco di trama, ma la storia si presenta già come un colabrodo.
Fra l'altro questo è proprio l'ultimo dei problemi narrativi di questa "opera".
La cattività che distrugge un racconto già debole
Il delfino dopo la cattura viene portato in una piscina dove lo fanno esibire, un acquario con spettacoli, e qui si presenta il problema narrativo più grosso in assoluto:
Il delfino fa le stesse identiche cose che faceva in mare aperto, ma l'autore afferma che lui stava male perché era in cattività, tanto da lasciarsi morire. Peccato che nella baia di Taiji si peschino i delfini dal naso a bottiglia, o tursiopi: sono delfini che resistono e vivono bene in cattività, una delle rare specie fra l'altro.
Una cosa del genere non ha senso, è come se descrivessi le avventure di un cane randagio che viene "catturato da orrendi umani sadici" che lo imprigionano in un grande giardino con acqua pulita, una cuccia calda, cibo a volontà e tante coccole, descrivendo come lui rimpiangesse la strada fra fame, malattie e rischio di finire sotto una macchina.
Sarebbe completamente ridicolo. Però il delfino no, il delfino è diverso, secondo l'autore!
La vasca è nociva per il delfino, ma la vasca "animalista" è benefica!
Ma il bello è questo: dopo aver affermato che in cattività il delfino si lascia morire e non si diverte più a saltare, ecco che dopo l'intervento degli "animalisti" ritrova la felicità e mangia, salta e gioca felice come prima. Ma sta ancora in CATTIVITA' in una vasca uguale identica a quella precedente!
Come spiega questa cosa? Il delfino percepisce il cambiamento! La vasca magica! La vasca mistica! La piscina delle fate solo perché è di proprietà degli animalisti!
Lezione di oggi, vangelo secondo vegano: un animale in cattività soffre perché sta in una vasca, ma un delfino in cattività in una vasca di animalisti sta una meraviglia perché "percepisce il cambiamento".
Bellissima fiaba si. Una storia molto bella.
La ciliegina sulla torta
Come ciliegina sulla torta vediamo il finale, il dessert di questo piattino di follie mal scritte:
Nessun delfino o quasi ha un lieto fine, dopo una vita passata a far divertire gli uomini i delfini muoiono. Invece se stanno in mare vivono in eterno, alla faccia degli "hunza".
Nessun delfino o quasi ha un lieto fine, dopo una vita passata a far divertire gli uomini i delfini muoiono. Invece se stanno in mare vivono in eterno, alla faccia degli "hunza".
Poi il delfino che salta per ringraziare è il top dell'alienazione dalla realtà: quello nemmeno sa che sei li, chi sei e se sei andato ai "delfinari brutti e cattivi", ma credo che spiegarlo a qualcuno che crede che un animale viva in eterno sia impossibile.
Purtroppo l'autore lo ha ritirato, io dovrei averne una copia da qualche parte in un hard disk disperso in territorio nemico, ma credo proprio che rileggere tale capolavoro sarà un'impresa.
Approfondimenti
-
NOAA Fisheries – Bottlenose Dolphins in Captivity
Informazioni sulla specie tursiope e la sua adattabilità:
fisheries.noaa.gov -
Baia di Taiji – Documentazione e controversie
Approfondimento sul contesto reale della cattura dei delfini:
seashepherd.org.uk