La verità sulle cure per il cancro

L'informazione sulle cure per il cancro non è delle migliori. Fortunatamente ogni tanto nei telegiornali e giornali parlano di qualche novità come le nuove cure basate su mRNA o gli anticorpi monoclonali che promettono molto bene. Colpiscono anche le metastasi, che spesso sono infide, nascoste e si manifestano quando si abbassa la guardia.

Ma ancora oggi ci sono tantissime persone rimaste indietro con l'informazione. Sono convinte che le cure anticancro non servono a niente e che sempre più gente muore.

Alcuni addirittura credono che non tireranno mai fuori una cura perché "non gli conviene".
Facciamo chiarezza:

Non è vero che la ricerca sul cancro non serve a nulla:

Con le nuove scoperte e tecnologie negli ultimi anni le percentuali di persone che guariscono dal cancro sono di circa il 50%  per le donne e il 40% per gli uomini. In media.

Nello specifico, per esempio, di tumore al testicolo si guarisce nel 94% dei casi, mentre per tiroide e melanomi in genere si supera l'85% di probabilità di guarigione.

I peggiori tipi, come il cancro al pancreas, sono sempre molto pericolosi ma si sono fatti passi avanti anche in quegli ambiti.

Il cancro al pancreas aveva una mortalità del 98% in passato, mentre ora è del 85% di possibilità di essere mortale. Insieme a quello al polmone, esofago e fegato.

Piccoli passi anche sulle bestie peggiori, e questi sono dati di due anni fa (2020), attendiamo con ansia appunto i risultati con i vaccini mRNA che promettono molto bene.

Quindi arriviamo al seguente mantra ignorante:

I soldi dati alla ricerca sul cancro sono soldi buttati

Come abbiamo appena visto la ricerca sta portando risultati tangibili e concreti. E' impossibile negare che tutto questo è frutto della ricerca.

Come hanno scovato queste nuove cure e tecnologie? Raccogliendo asparagi?

La prevenzione

Alcuni personaggi, fra cui tristemente Beppe Grillo diversi anni or sono, hanno contribuito a diffondere la diceria secondo cui la prevenzione, sia attiva che tramite controlli periodici, sia inutile e solamente una mangiatoia per i soliti corrotti.

Peccato che quei controlli inutili abbiano aiutato a portare le percentuali di guarigione ai livelli che abbiamo appena visto. Perché la tempestività aiuta tanto quanto trovare nuove terapie.

Uno stile di vita sano indicato per ridurre il rischio di ammalarsi di almeno un terzo. I fattori di rischio principali sono alcol, fumo, obesità, sedentarietà, inquinamento. L'inquinamento non sempre lo possiamo evitare, ma tutto il resto si! Specialmente la sedentarietà: è la più mortale fra tutti i fattori di rischio.

Dovremmo tutti donare per la ricerca e la prevenzione.