Eleonora Brigliadori e la bufala dell’asilo “vaccino free”: quando la satira smaschera la disinformazione

Qualche tempo fa, la pagina Facebook Ipotesi con Brodo, nota per la sua satira pungente e mirata a smascherare le svariate teorie complottiste, ha pubblicato un’immagine volutamente assurda: la promozione del primo asilo per bambini non vaccinati, chiamato “Paradiso Svegliacampo”. Il contenuto, chiaramente ironico, era un concentrato di nonsense pseudoscientifico, ma ciò non ha impedito a molti utenti di prenderlo sul serio.

Tra coloro che hanno abboccato alla provocazione c’è anche un nome noto: Eleonora Brigliadori, attrice e personaggio pubblico da tempo vicina a posizioni antivacciniste.

La satira di Ipotesi con Brodo e la reazione di Brigliadori

L’immagine, ripostata inizialmente da un avvocato noto per le sue posizioni contro i vaccini, è stata rilanciata da Brigliadori sul proprio profilo Facebook, accompagnata da un commento entusiasta: > “Il mio pieno sostegno a questa bella iniziativa che restituisce la libertà di scelta alle famiglie e ai bambini…”

Peccato che si trattasse appunto di una bufala satirica, creata appositamente per evidenziare l’assurdità di certe posizioni no-vax. Il presunto asilo “vaccino free” offriva ambienti sterilizzati con argento colloidale e zenzero, spirali di “ighina” nelle aule, e un piano d’emergenza in caso di epidemia gestito da un omeopata e un maestro reiki. Il tutto condito da frasi come “ogni bambino è un paziente zero” e “nessun vaccino di Big Pharma pieno di brutte cose chimiche”.

Satira della pagina "Ipotesi con brodo"

Il riferimento a Wakefield e la critica implicita

Il nome “Svegliacampo”, tradotto in inglese, richiama ironicamente Andrew Wakefield, il medico radiato che pubblicò una ricerca fraudolenta sul presunto legame tra vaccini e autismo. La satira, quindi, non era solo grottesca: era anche mirata a smascherare la disinformazione antivaccinista e i suoi riferimenti pseudoscientifici e di certo non mascherata da informazione. Gli indizi erano numerosi.

Quando la satira diventa realtà per chi non la comprende

Il caso Brigliadori dimostra quanto sia facile, per chi è immerso in certe narrazioni, confondere la satira con la realtà. Il suo tentativo di giustificarsi, affermando che “la satira viene usata per dire la verità”, ha solo peggiorato la situazione. In realtà, la verità è che chi ha condiviso quel contenuto come se fosse autentico ha mostrato gravi lacune nella comprensione dell’ironia e del linguaggio satirico.

Difesa ideologica della bufala da parte di Eleonora Brigliadori


Una riflessione sulla disinformazione e il pensiero critico

Questo episodio è solo uno dei tanti che mostrano quanto sia urgente promuovere l’educazione al pensiero critico e alla lettura consapevole dei contenuti online. Le fake news sui vaccini, spesso veicolate da personaggi pubblici o pagine pseudoscientifiche, trovano terreno fertile proprio dove mancano strumenti per distinguere il vero dal falso, la satira dalla realtà.


Ultimo aggiornamento: Giugno 2025