Salasso ad una pasticceria: il modo giusto di far rispettare gli lgbt?

Stavolta voglio far partire una discussione, perché ho una mia idea in merito ma sappiamo che nessuno ha la verità in tasca e che il mondo è fatto da punti di vista (checché ne dicano gli altri).
Hanno multato una pasticceria per 135 mila dollari perché non hanno fatto una torta ad una coppia di spose.

135 mila dollari di risarcimento per una torta nuziale


Il fatto è successo nel 2013 quando una coppia di donne è andata alla pasticceria "Sweet cakes by Melissa" per farsi fare la torta nuziale. I proprietari hanno rifiutato di far loro la torta perché essendo cristiani duri e puri non volevano avere nulla a che fare con un matrimonio omosessuale, che molti religiosi non vedono di buon occhio.

Le due hanno denunciato i pasticceri e hanno ottenuto un risarcimento danni di 135 mila dollari, 60 mila a Laurel e 75 mila a Rachel.
Secondo la legge del Oregon è vietato rifiutare servizi basandosi su discriminazioni di alcun tipo.


Ora la mia domanda è questa: è il modo giusto di far rispettare la comunità LGBT?
Dal mio punto di vista un "risarcimento danni" del genere è un'immensa cagata.
Primo la torta nuziale potevano farsela fare da qualcun altro.
Secondo non era un servizio essenziale, anzi tutt'altro: nessuno è morto perché non gli hanno fatto una torta nuziale.
Terzo discrimina contro le persone religiose. Perché credo fermamente che se avesse rifiutato chiunque altro oltre ad un cristiano si sarebbe urlato all'imposizione contro un credo religioso.
Quarto: seriamente un tizio che ti dice che essendo cristiano non vuole avere nulla a che fare con un matrimonio gay ti offende tanto? Tanto da rovinargli la vita? Perché è cristiano? Magari un po' troppo fanatico, ma sono fatti suoi, no? Come sono fatti dei gay che vogliono sposarsi.
Non gli ha impedito nulla, solo non voleva avere a che fare con il matrimonio.
Certo, poteva pure farsi gli affari suoi di chi gli aveva chiesto la torta, ma mi domando perché la libertà personale e di credo di qualcuno è garantita a scapito della libertà personale e di credo di qualcun altro.
Quinto: non è nemmeno paragonabile alla situazione degli ebrei in epoca nazi-fascista (tanto lo so che qualcuno farà il paragone). Non gli impediscono di entrare, non li trattano a pesci in faccia e non gli negano il servizio TRANNE quello della torta nuziale. Per il loro credo religioso.

Secondo il mio parere questa è una di quelle cagate che invece di aiutare la tolleranza e la comprensione apre nuove voragini di distanza e diffidenza. Se per un capriccio rovinano la vita a qualcuno perché i loro diritti sono valutati più importanti dei diritti degli altri per non si sa quale di motivo valido il risultato ottenuto non potrà che essere negativo.



Quei pasticceri continueranno ad essere totalmente religiosi, e chi guarda dall'esterno vede punizioni spropositate a fronte di un torto minimo.
Non conosco la storia oltre agli articoli letti, ma se i pasticceri avessero insultato le due donne lo avrebbero riportato sicuramente, ma non vedendo nulla riportato posso solo immaginare che il loro rifiuto fosse stato quanto meno civile.

La pasticceria è, come da copione quando un gruppo di imbecilli si scatena, stata inondata da recensioni false, boicottaggi e cattiva pubblicità. Ora ha chiuso. Altro modo secondo me completamente negativo di mostrarsi e porsi verso il prossimo. Non è così che si ottiene rispetto e tolleranza, si ottiene il contrario. Come i vegardi che minacciano di morte e perseguitano poi piangono che vengono presi per il culo.

Questa è la mia impressione e immagino che qualcuno abbia un punto di vista diverso,
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