Dire a una donna incinta non bere è sessista

Qualche tempo fa vedemmo come a New York una masnada di mentecatti riuscì ad ottenere l'obbligo per legge di servire alcol alle donne incinta, perché non farlo sarebbe stata "discriminazione".
Ora hanno fatto il salto di qualità, e addirittura consigliare alle donne incinta (e già dicendo donne incinta stiamo commettendo blasfemia) di non bere è sessista.

Sessismo ed esclusione sociale


Adesso uno "senior accademic" avrebbe suggerito che suggerire ad una donna di non bere durante la gravidanza è sessista e causa "ansietà non necessaria". Da un po' di tempo infatti ci sono un po' di illuminati dalla sapienza misandrica che sostengono che riguardo la sindrome fetale alcolica c'è troppo "allarmismo" e le linee guida ufficiali sono troppo restrittive, stigmatizzando le donne ed escludendole dalla società.

Ora se non bevi sei escluso dalla società? Adesso si capiscono molte cose riguardo la murrica, altro che russi!

Addirittura il Chief Medical Officer, credo una specie di ministro della salute, è stato accusato di allarmismo quando ha consigliato agli uomini di dimezzare la quantità di alcol bevuto e alle donne incinta di non berne affatto. Eh, non ci sono mica prove che ubriacarsi una volta sola, o che basse quantità di alcol possano deformare il feto!11!!


Una dottoressa (e qua ci mettiamo le mani nei capelli) ha perfino affermato che vietare l'alcol alle donne con la sola scusa della prevenzione è sessista. Certo, non lo si fa per tutelare il nascituro, magari femmina, lo si fa per discriminare la donna. Ovvio no! E' per questo che esistono i gender studies: per vedere sessismo pure nel cesso che esplode intonacando di diarrea il soffitto!

Secondo loro queste linee guida hanno fatto passare le donne incinte che bevono alcol come donne che stanno commettendo qualcosa di gravissimo, quindi ovviamente patriarcato.
Non mi sembra che quando si dica al babbo di non fumare vicino alla propria compagna incinta si sia urlato all'esclusione, alla limitazione delle libertà personali, al sessismo o altre menate diarroiche da filosofia dei deficienti.

Spiegazione facile facile sul perché l'alcol è sconsigliatissimo alle donne incinta:
Non si sa quale quantità e con quale frequenza viene assunto l'alcol danneggi il feto, non si è ancora riusciti a capirlo. Non si sa quindi se berne poco è diverso dal berne poco, non si sa se berne una volta ogni tanto è diverso dal berne sempre, non si sa se berne anche solo una volta causa danni.
E non sapendo nulla, per preacuzione, si consiglia di non berne affatto.

Poi arrivano le squilibrate sfornate dai "gender studies" a berciare boiate, a vedere sessismo nella medicina e nella prevenzione, e via a dire che è "duddo un gombloddo".
Fossimo stati come i cavallucci marini e gli uomini avessero portato avanti la gravidanza, tutte queste menate non ci sarebbero state. Sicuro al 100%.

Fra l'altro parliamo di alcol, che può farti piacere bere in compagnia ma non è un bene di prima necessità, anzi è una vera e propria droga, e non vedo perché infuriarsi tanto se per un po' non ne possono bere. Si può benissimo fare a meno, a meno che non siano alcolizzate ma a quel punto il feto può dire buonasera salute mentale e fisica con estrema sicurezza.

Ma il timore è che al solito la tendenza sia a deresponsabilizzare la donna: la donna deve poter fare tutto quello che vuole, senza responsabilità e senza pagarne le conseguenze, sempre e comunque, anche quando le conseguenze si traducono sulla salute del nascituro o di chi le sta attorno.
L'estremismo vuole trattare le donne come fossero bambini di 5 anni, e sinceramente in tutto questo non ci vedo né rispetto, né "empowering", né emancipazione ma solo il continuo piagnisteo di gente viziata.

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