Femminicidi e patriarcato

La storia del "femminicidio" sta superando ogni limite di decenza, ormai la teoria del complotto che di mezzo ci sta il "patriarcato" dilaga e si sta infiltrando anche nelle istituzioni. Ma la gente uccide il partner per gelosia quando ha problemi di mente o perché il patriarcato? I fatti suggeriscono tutt'altro.
Prima di tutto bisogna dire che la storiella che "gli omicidi scendono ma i femminicidi sono rimasti gli stessi" è una boiata. Muoiono meno uomini perché sono finite le guerre di mafia e camorra, così la percentuale di uomini uccisi è scesa, mentre quella di donne uccise no.
Perché la violenza domestica è ovunque ed "endemica", non diminuisce perché non risponde a fattori esterni, anche se qualcuno insiste a dire che sono causati dal "patriarcato".

Non risponde a fattori esterni, per questo motivo anche le donne uccidono i loro compagni, li sfregiano e li stalkerano. A proposito di stalking c'è da dire che è un comportamento prettamente femminile ma sembra passare come figlio del patriarcato pure quello...

C'è gente, col cervello più flaccido delle chiappe, che viene a raccontare che gli uomini uccidono le compagne che li vogliono lasciare per un motivo o per l'altro siano "patriarcali" e vedono la donna come una proprietà, e se gli chiedi se le donne che uccidono i compagni lo fanno perché sono "patriarcali" e "vedono la donna come una proprietà" rispondono addirittura di si: è sempre colpa del patriarcato e le assassine hanno "interiorizzato il maschilismo".
Insomma se lo fanno gli uomini è maschilismo ma se lo fanno le donne è sempre maschilismo.
Ragionamento che fila liscio come l'olio no?
Ora già la cosa è particolarmente ridicola di per sé, ma analizziamo qualche altro dato:

I paesi del nord Europa sono quelli più rinomati al mondo per la parità di genere.
Ebbene i "femminicidi", cioè donne uccise dai loro compagni, esistono anche lì, e in percentuali simili rispetto alle nostre, e costanti nel tempo.
Questo perché, appunto, le influenze esterne non c'entrano, ma chi uccide il compagno ha, come dice qualche psicologo criminologo, gravi disturbi della personalità e altri problemi mentali.

Come mai altrimenti, nei paesi più rispettosi al mondo verso la figura femminile ci sono comunque  omicidi con questo preciso movente? E in numeri rilevanti fra l'altro, come già detto simili (o più alti) rispetto al nostro paese.

Se cerchi violenza domestica su google il 99% delle immagini che trovi ritraggono donne vittime di uomini, eppure il fenomeno di uomini vittime di donne è altrettanto vasto. Classico esempio di realtà deformata dai media

Presente le coppie omosessuali? Quelle coppie tanto denigrate dal mondo intero perché non tradizionali, contro tradizioni e costume, troppo diverse, completamente diverse.
Ecco appunto: diverse. La comunità LGBT è quanto di meno "patriarcale" si possa trovare al mondo, giusto?

Come mi spiegano allora la presenza di omicidi, "femminicidi" e violenza fra coppie omosessuali, uomo-uomo e donna-donna? Li influenza il "patriarcato" di cui non fanno parte?
Negli USA nel 2014 ci sono stati 15 omicidi all'interno di coppie omosessuali (20 l'anno prima), cifre importanti se paragonate al resto (circa 100 donne e 75 uomini) e tenendo a mente che si parla di percentuali di popolazione assolutamente inferiori.
Probabilmente anche nelle coppie omo c'è una percentuale maggiore di omicidi con quel movente (uccidere il partner perché sta andando via o semplice violenza domestica) rispetto all'incidenza di quella della "famiglia tradizionale", ci vorrebbero dati più completi per dirlo con sicurezza ma se l'1% circa della popolazione (ma nemmeno, non tutti sono sposati o "uniti civilmente) ha 15-20 omicidi contro 175 del restante 99% si capisce benissimo che le famiglie non tradizionali lontanissime dal patriarcato sono addirittura maggiormente violente.

Sarà che ha ragione quel criminologo che sostiene che c'entrano problemi relazionali e di personalità, problemi mentali dell'individuo, e non fantomatici fantasmi, complotti o l'uomo nero?
Sarà che gli uomini tendono alla violenza mentre le donne allo stalking, ma sempre di reazioni malate si parla? Oppure vogliamo continuare a combattere contro i mulini a vento, sprecando energie e risorse contro qualcosa che non risolve il problema ma lascia che il problema rimanga come è?

Sempre se è possibile risolverlo, magari studiando il comportamento e individuando gli eventuali segnali d'allarme che un individuo malato di mente e portato all'omicidio della compagna, la violenza domestica è già un segnalino d'allarme ma non dice tutto (ci sono molti più casi di violenza domestica che di omicidio della compagna), in modo che venga seguito da qualche psichiatra e lo si tenga calmo e buono, o lo si allontani per tempo.

Di certo non fermi gli omicidi "passionali" politicizzando la cosa per portare avanti la tua agenda di odio divisorio.
Un centinaio di donne vengono uccise dai compagni ogni anno? Basta un centinaio di malati mentali o semplici infami a screditare 30 milioni di uomini italiani?
Se provassi a screditare l'intero genere femminile usando come esempio un centinaio di serial killer non verrei ascoltato, i media non mi darebbero ragione e nessuno mi prenderebbe sul serio.
A parti inverse invece ci si diverte parecchio.