Crafting with feminism, il libro "brillante"

L'autrice del libro si introduce così già dalle prime righe: "Hi, my name is Felicia, i have a vagina and i make crafts", roba che suona come "Ciao, mi chiamo Felicia, ho la vagina e faccio cose".
Concorderai con me che già a leggere le prime righe si sente l'olezzo di feroce pazzia, ma devo anche aggiungere che questo non è che un blandissimo inizio.
Il libro insolente e brillante che non sapevi averne bisogno

A grandi linee è il titolo del "articolo" pubblicato da Huffington Post, probabilmente prezzolato, che ne ha reso l'ignobile esistenza di pubblico dominio.
Il libro propone 25 "craft" che, secondo l'autrice, danno potere alle donne. Non ho comprato il libro, preferisco usare i miei soldi in modo migliore come buttarli nella tazza del water o regalarli al primo ubriacone che vedo.

Quello che ho visionato è il filmato promozionale, "l'articolo" del Huffington e l'anteprima di Amazon.
A giudicare da quanto è breve il libro credo di averne visto per lo meno tre quarti se non di più.
E non è un bello spettacolo.

A parte l'introduzione dell'autrice che afferma di avere la vagina, che oltre a non capire cosa dovrebbe importarmene se mi presentassi io a qualcuno dicendo "ho il pene" mi internerebbero con quaranta TSO coatti, vediamo cosa sono queste idee artigianali femministe:

Sacchetto del pranzo "pizza, non patriarcato" 

Prendi un pezzo di plastica, cucilo a forma di spicchio di pizza, attaccaci sopra o disegna la scritta "pizza, non patriarcato" e hai ottenuto un "porta pranzo femminista".
Credo sia meno inutile del 99% delle baggianate fatte dalle estremiste negli ultimi dieci anni, ma rimane comunque un accrocco inutile di per sé

Corona di fiori della regina
C'è poco da aggiungere, è una corona di fiori da mettersi in fronte. Dove sarà il femminismo lo sa solo l'autrice perché ha la fessa. O così dice lei. Deve aver offerto tanti dindi a quelli dell'Huffington per farsi elogiare una patacca di libro simile.

Le patacche onorifiche femministe.
Patacche le chiamo io, in realtà dovrebbero essere distintivi, ma sono d'una tristezza che perfino chiamarle patacche è un complimento. L'idea sarebbe di creare queste robe, scriverci sopra col ricamo qualche cretinata aberrante come "i peli delle gambe non contano", e attaccarsela addosso e andare in giro fieri della cosa, noncuranti di apparire come emeriti imbecilli.

Ma c'è da auspicare che le estremiste seguano il consiglio, così da poter efficacemente evitare tali individui riconoscendo tali patacche. Anche se la cosa mi ricorda un certo periodo storico tedesco.

Pupazzi da dito di eroi del femminismo.
Prendi un po' di roba a caso, cucila insieme, metti l'unibrow ad una e gli occhiali all'altra e hai ottenuto i pupazzi da dito degli eroi, o eroine, del femminismo. Chi siano non si sa, l'utilità nemmeno  sinceramente.

Spero che quella gente non si sia rincretinita al punto da aver bisogno dei giocattoli come gli infanti, ma a ben vedere la cosa spiegherebbe molte cose.
Però riconosciamo la "brillante insolenza" facciamo un applauso allo schermo e mandiamoli tutti a quel paese col sorriso.

L'utero abbracciabile

No, non ho sbagliato. Uno dei "craft", a sto punto era meglio la Kraft, è proprio un pupazzo a forma di utero fatto apposta per essere abbracciato. Ora non voglio essere volgare, ma se dovessi preparare un pupazzo di uno scroto e mi trovassero abbracciato ad esso dubito che il testimone di cotanta cretinaggine mi considererebbe "brillante" ma mi porterebbe sul Taigeto e mi butterebbe di sotto come facevano gli spartani.

Ma se lo fa Felicia, che ha la vagina ricordiamolo, non è pazzia è attivismo! 

Candele da preghiera di donne forti
Questa è facile: prendi una candela con un santino raffigurato sopra, prendi da una rivista l'immagine di una donna forte, ritaglia la faccia e appiccicala al posto del santo. Meglio se la candela raffigura un santo uomo perché così elimini una figura patriarcale.
Hai ottenuto le candele da preghiera delle donne forti.
Una di queste donne forti è Buffy l'ammazzavampiri.

Immagino l'autrice non abbia trovato niente di meglio se non un personaggio non solo di fantasia ma perfino fantasy. Del resto l'intera sua ideologia sembra essere di molto fantasiosa e basata su miti e leggende metropolitane di stampo cospirazionista.

La collana NOPE

Nope significa "no", cioè prendi quattro pezzi di legno, un po' di spago o rafia, scrivi NOPE sui pezzi di legno, ci fai una collanina cercando di mettere in ordine le lettere (sembra scontato ma parliamo di gente che reputa 'sta roba come "brillante") e hai fatto la collana "femminista". Femminista di cosa non si sa, ma non è nemmeno la cretinata peggiore della serie.

Ah, il risultato finale è molto diverso da quello nella foto... perfino l'autrice stessa ha creato una versione peracottara della cosa, quando si dice marketing fuorviante...



I tacchi sono dolore

Prendi una scarpa col tacco e infilaci un cactus. Finito. Questo secondo l'autrice fa parte di quelle cose che "fanno pensare o fanno sorridere".
Devo essere sincero: non mi fa di certo sorridere e men che meno pensare.
Non c'è la polizia morale che rincorre le donne e le costringe a mettere i tacchi come nei paesi "femministi", quindi non le vanno bene non le usa. Punto.

Mutande del potere
Che non sono le mutande di He Man. Prendi un paio di mutande e scrivici, o cucici sopra, "girl power". Tutti chineranno il capo e saranno muti di fronte tale dimostrazione di potere, che non vedrà mai nessuno a meno che non sia proprio un disperato che vuole mettersi in una brutta posizione.

Tutine della prossima generazione di femministe
E qua c'è da disperarsi se simili catorci intellettivi siano in grado di riprodursi. Il "craft", comunque, consiste nel prendere le tutine (onesie in inglese) e cucirci sopra "questa principessa si salva da sola".

Che è una cretinata immensa delle estremiste che vede come "le principesse rapite da salvare sono sessiste". Sarà, ma se ti rinchiudono in una stanza puoi essere femminista quanto vuoi che da lì non ne esci tanto facilmente.

In ogni caso anche qua utilità non pervenuta.

La fascia "kill joy"
Ti fai una fascia, tipo quella delle miss, e ci scrivi sopra "kill joy", stampato o cucito perché è un "craft". Fatto! Killjoy significa "guastafeste", facile da intuire, e penso siano le uniche al mondo ad andare fiere di essere delle rompiscatole da competizione olimpionica. Anche qui il femminismo latita, così come l'utilità intrinseca della cosa.

Gli amici assorbenti
Anche qui non si tratta di un errore, il "craft" consiste nel prendere degli assorbenti interni e farci dei pupazzetti. E' femminista perché usa assorbenti e perché il mestruo fa schifo agli uomini brutti e cattivi. 

Decorazioni arboree vaginali
In pratica dovresti decorare gli alberi, forse alberi di Natale, con delle vagine.
Prendi la creta, o il DAS, gli dai la forma vulvare, lo colori e lo appendi agli alberi.
Credo che l'autrice sia rimasta turbata dallo scoprire che sull'albero di natale ci si mettono le palle e che gli uomini hanno fra le gambe degli organi chiamati palle.
Un danno devastante per quella piccola, debole, fragile psiche.

Altre cose sono completamente dimenticabili, come la polsiera femminista, il poggia pentole femminista, tazze con scritto sopra "uomini brutti e cattivi", portassorbenti, portafogli nascosto nel reggiseno (forse l'unica cosa utile di tutto quello spreco di carta ma è facilmente acquistabile per pochi spicci) e siamo già a 18 creazioni su 25 ma visto l'andazzo dubito che le incognite siano degne di nota.

Beh, lo smacco finale è che questo mare di cretinate stampato su buona carta costa 12 dollari. Perfino la versione digitale costa fin troppo: 11 dollari.
In Italia costa 10,30 euro, mentre il cartaceo perfino 13 euro.

C'è stata gente che mi ha urlato contro che il mio libro su cui ho lavorato mesi costava troppo, prezzo 3 euro. Chissà come prenderebbero il prezzo di questo cumulo fumante di materiale marrone che non ha richiesto il benché minimo sforzo per essere messo assieme.

Che dire, definirla una perdita di tempo è un complimento, ma c'è gente che la recensisce pure in maniera positiva. Sospetto sia gente dal cervello non ben sviluppato.

L'autrice con le sue creazioni...